Page 52 - Gsamaggio
P. 52
TERZA PAGINA LETTURE rifuti che parlano all’anima di Guido Viale Discariche, topi e blatte sono l’u- a casa, aprirlo e incominciare la sua analisi. niverso di questo romanzo che rac- “L’apertura di una busta della spazzatura ha conta la vita di una disinfestatrice un suo rituale. Anche questa volta, come ossessionata dai rifuti e alla ricerca sempre, mi lavo le mani, inflo i guanti di del senso della sua esistenza. lattice e, stando attenta a sciogliere il nodo di chiusura senza rovinarlo, apro il sacchet- to. Il contenuto sembra disporsi sul tavolo “Troppa trama” era scritto su un biglietto che da solo, pronto per la mia ispezione: un con- accompagnava un mazzo di rose gialle av- tenitore per diapositive vuoto, una lattina di volte nel cellophane che dà il titolo all’ulti- birra rossa, tre fette di pane in cassetta am- mo romanzo di Cinzia Leone (Cellophane, muffte. Sparpagliati sul fondo, mozziconi di 52 Bompiani, 2013). Quel mazzo Aurora, la pro- sigaretta e una cinquantina di frammenti di tagonista del romanzo, che da piccola amava foto strappate con dettagli di corpi di don- MAggio frugare in questo modo nella vita degli altri, ne nude. Li pulisco con un pennello di mar- 2014 lo aveva trovato nel secchio della spazzatura tora e li allineo su un foglio di carta come i di una pittrice-scrittrice dai modi strani che tasselli di un puzzle: prima tutti i frammenti abitava nel suo stesso condominio. dei seni, poi quelli di braccia e gambe…”. Per anni aveva continuato a frugare nei sec- La “troppa trama” di questo romanzo comin- chi dei vicini; poi aveva smesso, per ripren- cia così. Aurora vuol sapere qualcosa di più za, Messina; e che ha come protagonisti, il dere poi le sue vecchie abitudini quando, sulla vita di un suo aitante e giovane vicino vecchio, che è un usuraio legato alla malavi- ormai adulta era ormai una giovane impren- che tutte le mattine sgomma a bordo di una ta; un veterinario incaricato di far abortire la ditrice: aveva ereditato una ditta di disinfe- motocicletta, ma non riesce a capire se il sac- sua cagnetta, che invece porterà a buon fne stazione dai genitori morti prematuramen- chetto che ha appena preso, sostituendolo al la sua gravidanza; Stavros, un greco compa- te in un incidente automobilistico (“Lo spor- suo, è quello dell’uomo che vuol conoscere gno di prigionia del padre di Aurora duran- co per noi è vita” gli aveva insegnato il padre meglio. Oppure quello di un vecchio, anche te la guerra, che lo ha poi seguito in Sicilia quando era ancora bambina, portandola a lui suo vicino di casa e padrone di una ca- avviando insieme a lui, e poi separandosi e esaminare i secchi della spazzatura dei vici- gnetta che Tito, il cane di Aurora, ha appe- facendo fortuna, un’impresa di raccolta rifu- ni). Aurora non doveva nascere. È venuta al na coperto ingravidandola contro la volontà ti; un giovane pianista solitario e misantropo, mondo per rimpiazzare la sorella inghiottita del vecchio, che adesso pretende da lei un che abita in una villa ormai circondata dal- da un’onda. Una vita da sostituta. Da rifuto. risarcimento perché la cagnetta è malata e la discarica gestita da Stavros, dove di notte Ora la raccolta dei rifuti nella sua città av- non reggerebbe un parto multiplo. Ma giun- la malavita dell’isola scarica, ovviamente in veniva in modo differente, con i cassonet- ta a casa, Aurora scopre nel sacchetto che ha modo abusivo, rifuti tossici e radioattivi; un ti stradali, e Aurora aveva inventato un si- appena prelevato, avvolto nella segatura, un intraprendente dipendente di Aurora che è stema ingegnoso per studiare le abitudini dito mozzato. Lo ripulisce, lo deposita nel stato compagno di scuola del pianista e mol- dei suoi vicini, soprattutto attraverso l’ana- freezer dentro una scatoletta di tonno, e si ti altri personaggi ancora. Insomma, tutta la lisi della frazione organica. Usciva con il suo mette in testa di risolvere quel rebus: chi è trama non si può raccontare, non solo per- sacchetto dei rifuti, lo posava dentro il cas- stato a buttare quel dito nella spazzatura? Il ché è molto complessa, anche se per nulla sonetto dell’organico, prendeva quello che vicino vecchio o quello giovane? E perché? “troppa”, ma soprattutto perché questo ro- era stato appena gettato dal vicino che l’a- E di chi è quel dito? Così, intorno a quel di- manzo è un noir, e del noir non si può rac- veva preceduto, e che lei aveva potuto ve- to mozzato si dipana la vicenda di una storia contare la fne, ma nemmeno la trama, per- dere dalla fnestra della sua casa sulle colli- di rifuti e di malavita che ha per teatro la cit- ché si fnirebbe per togliere il piacere a chi ne; poi, fngendo un ripensamento, si allon- tà siciliana dove abita Aurora, che non viene ha intenzione di leggerlo. tanava con il nuovo sacchetto per portarselo mai nominata, ma che è, con tutta eviden- Fatto sta che qui ne parliamo perché, ac-
   47   48   49   50   51   52   53   54   55   56   57