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TERZA PAGINA LA VIA DELLA PULIZIA “una cosa vista con i propri occhi ha più va- diverse aziende, abbiamo ascoltato molte te- sensibili e disponibili alle esigenze degli altri. lore, cento volte tanto e più, di una cosa udi- stimonianze, abbiamo partecipato alle attivi- Nelle aziende migliorano i prodotti e i servi- ta solamente con le orecchie”. Proprio per tà di pulizia a fanco di maestranze giappo- zi, migliorano la qualità e la sicurezza come non limitarsi alle cose udite o lette, nel me- nesi e ci siamo resi conto che realmente la pure l’effcienza, il clima tra il personale e il se di ottobre 2013, su invito dello stesso Ka- pulizia cambia l’atteggiamento delle persone, rispetto per l’ambiente. I quartieri delle città giyama, con un gruppo di manager italiani cambia le imprese, cambia le scuole, cambia sono più vivibili, meno deturpati dai sedicen- siamo andati in Giappone, abbiamo visitato il volto delle città. Gli individui diventano più ti artisti dei muri, più sicuri e con una crimi- nalità in diminuzione. C’è un grande bisogno di umiltà “Non è diffcile riconoscere come la puli- zia aiuti a diventare onesti e umili. E di one- stà e umiltà c’è molto bisogno tra gli uomini d’oggi, soprattutto fra coloro che dirigono le aziende o amministrano la cosa pubblica. La pulizia allora, soprattutto se eseguita in grup- po, è un mezzo potente per accorgerci degli altri, per metterci in sintonia con loro e far- ci diventare dei compagni di viaggio solleciti e generosi dell’umanità. Il messaggio di Ka- 48 giyama è che, mediante la pulizia, il cuore e la mente degli esseri umani si trasformano, MAggio le persone cominciano a provare la dovuta ri- 2014 conoscenza per tutto quanto hanno ricevuto e sono più disponibili a donare, vivendo così una vita felice, perché in grado di apprezza- re quanto di buono e di bello c’è sulla Terra. La bontà, ingrediente essenziale “E proprio la “bontà” è un ingrediente essen- ziale e indispensabile, oggi più che nel pas- sato, della società civile e delle organizzazio- ni. In giapponese le“buone aziende” – yoi kigy – non sono semplicemente le imprese che fanno buoni prodotti, capaci di arricchire imprenditori e azionisti, ma sono quelle che operano per il bene comune, sapendo che soltanto in questo modo possono assicurare un successo duraturo per sé e per i propri di- pendenti. Certo, per avere risultati immediati, per arricchirsi in breve tempo, basta farsi fur- bi. È suffciente vivere di sotterfugi e aggirare le norme del vivere civile. Alla lunga, però, si sperimenterà anche personalmente le con- seguenze del male generato in questa manie- ra”. L’appuntamento è dunque a Brescia, con un incontro che si annuncia entusiasmante e soprattutto arricchente. L’incontro è aper- to a imprese, università, mondo del volonta- riato e cittadinanza. La partecipazione è gra- tuita, basta iscriversi online a info@cmst.it.
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