Page 37 - Gsamaggio
P. 37
SPECIALE stabile il mercato del cleaning italiano (stando alle previsioni) Mercato del cleaning stabile, cre- la pulizia professionale e l’igiene ambien- sce del +2% (soprattutto grazie tale si mantiene stabile. Le macchine, in all’export, che vale il 70% per mac- termini di fatturato, rappresentano il 33% chine e attrezzature). Restiamo sul del totale produzione, i prodotti chimici il “podio” del mondo con Usa e Ger- 14%, le attrezzature il 5%, la carta, setto- re tissue destinato all’uso professionale, mania. Un moderato ottimismo è il 30%, le fbre e panni il 2%, gli accessori possibile. Così suggeriscono i pri- e ricambi macchine il 5%, la categoria al- mi dati previsionali sul 2013, dira- tri prodotti il 11%. Lombardia, Veneto ed mati a Milano a Forum Pulire 2014. Emilia Romagna guidano la produzione, come storicamente avviene da sempre. la Cina. Seguono in maniera meno rilevan- 37 In occasione di Forum Pulire 2014, se- Composizione aziende: le Pmi te Canada e Stati Uniti. Considerando la conda edizione del Congresso nazionale ancora il nerbo (quasi il 90%) possibilità di crescita, i Paesi con le mag- MAggio 2014 dei servizi integrati, AfdampFab ha for- Le piccole e medie imprese continuano a giori potenzialità di sviluppo per i prossi- nito in anteprima i dati previsionali rela- rappresentare il nerbo del settore. Pur te- mi anni sono la Russia e il Brasile, men- tivi al mercato della pulizia professionale nendo conto delle oscillazioni fsiologiche tre l’India, nonostante la sua crescita, ri- nell’anno 2013. In attesa del documento tra domanda e offerta, l’Italia si conferma vela potenzialità minori rispetto al settore. completo, che l’associazione dei fabbri- uno dei primi produttori al mondo, insie- canti elabora ogni anno, qualche antici- me a Germania e Stati Uniti. Relativamen- E in Italia? Il mercato interno pazione si può dare. Con lieve, saggio e te alla dimensione delle imprese, il 36% soffre ancora moderato ottimismo. sono piccole imprese con fatturato fno Il mercato interno è guidato dai prodot- ai 4 milioni di euro, il 52% medie impre- ti chimici, la cui produzione rappresen- Arriva la ripresa? se con fatturato dai 4 ai 30 milioni di eu- ta il 25% del fatturato totale Italia. A cal- Stabilmente moderata (un + 2% comun- ro a carattere familiare, che tuttavia ope- do, l’Amministratore Delegato Afdamp que superiore, si noti, alla stentatissima rano con successo a livello internaziona- Servizi Toni D’Andrea ha commenta- ri-crescita del Pil) la crescita del mercato le, il 12% grandi gruppi, di capitale italia- to:” Il mercato si mantiene stabile gra- italiano del cleaning. Afdamp stima che no con fatturato oltre i 30 milioni, alcuni zie all’export, che per le macchine rap- nel 2013 abbia registrato un complessi- quotati in borsa, in grado di competere presenta il 70% della produzione. A volu- vo +2%, soprattutto grazie all’esportazio- con le più importanti multinazionali del me i quantitativi sono stabili ma la mar- ne, che per macchine e attrezzature vale settore. L’82% delle aziende è presente nel ginalità si è drasticamente ridotta. Il 50% il 70%. I mercati più dinamici, a tale ri- Nord, il 13% al Centro il 5% al Sud. 10.000 delle esportazioni è destinato all’Europa, guarda, sono quelli “nuovi”, soprattutto sono gli addetti occupati direttamente dal l’altro 50% ai mercati globali dove inci- Medio Oriente e Sudafrica, paese in cui comparto produttivo e salgono a 30.000 de anche il cambio del dollaro. L’Italia l’Italia è diventato il secondo esportato- con l’indotto. risente anche di un minor tasso di ester- re dopo la Cina. nalizzazione dei servizi rispetto a Paesi Mercati esteri come la Spagna, il Portogallo e l’Irlan- I dati AfdampFab Il mercato europeo è il maggior destina- da, dove è aumentato anche il merca- I dati relativi alla produzione 2013 indica- tario dell’export, in particolare Francia e to dei consumi. Troppe aziende in Ita- no un fatturato di 1,5 miliardi di Euro, che Germania. Tra i mercati extra europei, i lia svolgono il servizio di pulizia anco- sale a 2,3 miliardi di Euro con l’indotto, più importanti sono il Far East, il Medio ra internamente”. per un totale di 30.000 addetti. La produ- Oriente e il Sudafrica, paese in cui l’Italia zione di macchine, prodotti e attrezzi per è diventato il secondo esportatore dopo