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PRODOTTI dei prodotti: se si considera che un’altis- La “concentrazione operativa” e la requisiti essenziali. E anche qui i metodi sima percentuale del peso trasportato, e concentrazione del principio attivo sono svariati: tra i più usati i faconi con dell’ingombro, è determinata dall’acqua, Il prodotto concentrato ha infatti, come dosatore che riducono gli sprechi e i pro- è facile capire cosa ciò signifchi. E non accennavamo, una concentrazione di blemi per le imprese. L’uso dei super- solo in termini di risparmio economico, ma materie prime superiore rispetto ai pro- concentrati presuppone in ogni caso una anche come organizzazione del lavoro e dotti normali. Quando si parla di con- certa formazione da parte degli operatori, impatto ergonomico: gli imballaggi, più centrazione operativa ci si riferisce alla che devono essere abituati a dosare bas- piccoli e leggeri, sono più facilmente ma- quantità di prodotto che si va ad utilizzare se quantità di prodotto. Tra i sistemi di più neggevoli. Oltre a ciò c’è il minore spazio in diluizione: se un prodotto ha una con- facile impiego ci sono quelli con pompet- occupato in magazzino e la riduzione de- centrazione di utilizzo all’1%, signifca più ta dosatrice che si avvita sulla tanica, poi gli imballi vuoti, anche perché in molti casi banalmente che, diluendone un centili- ci sono facone e vaschetta dosatrice, per questi prodotti esistono delle ricariche tro in un litro d’acqua, otterrò il formulato fno ad arrivare alle centraline di dosag- in busta, e un costo in uso più abbordabi- da utilizzare. La concentrazione, d’altra gio che funzionano, per lo più, sulla base le. Inoltre le concentrazioni di utilizzo molto parte, si può anche indicare segnalan- del sistema Venturi. Si tratta di sistemi più basse permettono all’utilizzatore una do quante volte il principio attivo è stato che, in genere, lavorano con un ampio maggiore autonomia. concentrato rispetto al prodotto base: se ventaglio di concentrazioni: da 0,25% il principio attivo è concentrato due, tre, circa a 33% circa. Su scala più ampia si Costi preventivabili, attenzione quattro, cinque volte, vorrà dire che per possono installare “postazioni di ricari- all’ambiente ottenere il mio formulato da usare dovrò ca”, cioè stazioni di ricarica di soluzione Dal pronto all’uso al concentrato con si- dosare la metà, un terzo, un quarto, un detergente, dotate di ugelli di vari colori, stemi di dosaggio manuali, fno al super- quinto rispetto al prodotto di partenza. corrispondenti a diverse concentrazioni concentrato che si utilizza con sistemi di del prodotto. Una frontiera che sta sbar- dosaggio più complessi, il mercato of- La diluizione cando anche nel domestico, suscitando fre davvero l’imbarazzo della scelta. Un Facile dirlo? Un po’ meno metterlo in pra- un’attenzione sempre maggiore, è quella aspetto importante di sistemi come questi tica per il personale delle imprese. Ecco delle capsule idrosolubili. è quello relativo all’effettiva possibilità, per perché questi prodotti, all’atto della for- chi li utilizza, di una preventivazione dei co- nitura, sono sempre accompagnati con sti. Del resto, la ricerca dei produttori si sta sistemi di diluizione che consentano agli orientando nella direzione della massima operatori di lavorare meglio e all’impresa resa qualitativa che si possa sposare con di evitare inutili sprechi. Produttori e distri- il minimo danno ambientale e anche col butori sono concordi nell’affermare che, risparmio. Non è da sottovalutare, anche se non accompagnati da un effcace si- alla luce delle normative europee in mate- stema di diluizione, i formulati concentrati ria, negli ultimi anni sempre più stringenti, e superconcentrati sono destinati a non la questione della biodegradabilità delle incontrare successo. La facilità e l’imme- materie prime presenti nei formulati. diatezza del dosaggio sono, insomma, Ecolabel, green e altro Ma i concentrati non sono certo l’unica frontiera della detergenza. Termini come detergenti biodegradabili, certifca- zione Ecolabel, Green cleaning, Pan Gpp, Cam sono ormai entrati nell’uso comune. Ormai quasi tutti i produttori dispongono di linee Ecolabel, la margherita amica dell’ambiente, lo strumento volontario comunitario che certifca i prodotti ambientalmente compatibili in tutto il loro ciclo di vita. Quanto al green cleaning, il concetto è ancora più ampio e non riguarda solo la detergenza la riduzione dell’uso di fosfati, di tensioattivi non biodegradabili e di sostanze nocive per l’uomo e per l’ambiente è ormai un trend consolidato anche nel professionale. Che coinvolge anche la pubblica amministrazione, con le disposizioni del Pan Gpp (Piano d’azione nazionale del Green public procurement) per gli acquisti verdi. Basta dare una lettura ai Cam, criteri ambientali minimi per i servizi di pulizia, per rendersi conto che quella del green è ormai una tendenza consolidata. GSASPECIALEPMI 43