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una gara da 100-200 milioni chiedendo so alle gare pubbliche alle Pmi, ma che fatturato nel facility, ecco che mi tagli a tutt’oggi sono ancora ignorate dalle fuori. E sa qual è la cosa assurda? Che centrali d’acquisto nazionali e regionali mentre i requisiti d’accesso si concen- che continuano ad indire gare con lot- trano soprattutto sul fatturato in faci- ti di grandi o grandissime dimensioni. lity management, molto spesso poi si Questo signifca che non abbiamo an- scopre che la stragrande maggioranza cora abbastanza peso politico, in altre del lavoro è rappresentato dai servizi di parole che non sempre riusciamo a far- pulizia. A questo punto le nostre impre- ci sentire e rappresentare le nostre esi- se sono doppiamente penalizzate, per- genze. Quello che Fnip vuole fare, può ché si vedono escluse da un servizio fare e ha già incominciato a fare, è ap- che hanno tutti i titoli e le competen- punto colmare questo vuoto di rappre- ze per svolgere bene. Proprio perché sentanza. Ad esempio, abbiamo appena la specifcità del lavoro, all’interno dei avuto un incontro con Consip proprio singoli lotti, è concentrata sulle opera- su questi temi, e continueremo a sot- zioni di pulizia. A questo punto le Pmi, tolinearli anche in altre sedi: e non si a cui è preclusa la partecipazione alle parla solo di accesso alle procedure di gare, hanno due soluzioni: o rinunciare gara, ma anche di oneri amministrati- a una fetta importante del loro merca- vi, rapporto qualità/prezzo, puntualità to storico, o cercare di rientrarvi attra- dei pagamenti: tutte criticità che met- verso il subappalto, riducendosi, quan- tono in ginocchio molte Pmi, che anzi- 59 do va bene, al ruolo di meri esecutori ché avere terreno fertile per crescere con le diffcoltà che tutti conosciamo fniscono stritolate”. MAggio 2014 rappresentate in alcuni casi da un mark up del 20% sull’appalto trattenuto dal- Cosa serve, nel concreto? la società di facility management aggiu- “L’intento di Fnip è innanzitutto quel- dicatrice della convenzione. E ricordo lo di restituire una precisa identità alle che siamo in un settore in cui il costo Pmi. Crediamo che sia necessaria una della manodopera arriva a incidere f- rete omogenea e uniforme di imprese no all’85-90% sul valore del servizio”. che condividano idee, persone e risor- se, con il comune obiettivo di garanti- E qui entra in scena Fnip re continuità alle aziende di cui abbia- “Certo, perché riteniamo che in questo mo parlato: e questa si raggiunge in- momento le Pmi del settore abbiano bi- crementando il peso politico, facendosi sogno di una maggiore rappresentanza portavoce a livello territoriale e nei ta- e tutela nelle sedi istituzionali. In que- voli di concertazione nazionali. In que- sto momento tutti i dati mettono in lu- sto momento, anche attraverso la par- ce un crescente aumento della dispari- tecipazione attiva al processo di rinno- tà di condizioni fra le grandi imprese di vo del Contratto nazionale collettivo di facility e le Pmi, a tutto vantaggio delle categoria, abbiamo avviato una serie di prime. E questo, lo voglio sottolineare, trattative fnalizzate al sostegno, alla tu- nonostante importanti istituzioni euro- tela e al riposizionamento nel mercato pee e nazionali abbiano assunto posi- delle Pmi di settore. In uno scenario zioni favorevoli alle Pmi, ad esempio at- non certo dei più semplici, in cui molte traverso l’emanazione di Direttive co- aziende piccole sono costrette a “man- munitarie come lo Small business act e giarsi” l’una con l’altra semplicemente lo Statuto delle imprese (legge 180/11), per prendere un subappalto, vogliamo o il Dl 95/12, convertito in legge 135/12, portare avanti valori come condivisio- o ancora il Dl 69/13, meglio noto come ne, collaborazione e volontà di cresce- Decreto del fare, convertito nella leg- re e far crescere. Credere e sostenere ge 98/13. Tutti provvedimenti che an- il nostro progetto signifca dare iden- davano verso la facilitazione dell’acces- tità e dignità al mondo delle pulizie e