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SPECIALE 31 con Gianmaria Martini dell’Univer- servizi di igiene, e trarne le conclusioni sità degli Studi di Bergamo. “Da valu- sulle implicazioni di politica sanitaria”. tazioni dell’Organizzazione Mondiale MAggio 2014 della Sanità” –ha esordito Vittadini – I numeri nel 90% dei casi i metodi di disinfezio- La ricerca ha riguardato 30 aziende ospe- ne sono ancora fermi al secolo scorso: daliere pubbliche in Lombardia, per un si disinfetta manualmente e a ciò si ag- totale di 40 reparti con presenza di in- giunge il problema dell’eventuale incu- fezioni registrate sul biennio 2011-2012. ria del personale. Il risultato è che ogni Le osservazioni sono state 986, con 53 anno centinaia di milioni di pazienti nel variabili considerate (con informazioni mondo contraggono infezioni ospeda- su ricoveri ospedalieri, infezioni per re- liere: in Italia, nel triennio 2008-10, si parto, spese per i servizi di igiene per sono registrati quasi 2.270.000 casi, con azienda ospedaliera, caratteristiche e sta- 22.691 decessi. Nella UE, ogni anno, 4 to di salute dei pazienti, caratteristiche milioni e 700 mila pazienti sono colpi- dell’azienda ospedaliera). I dati, forni- ti da infezioni ospedaliere, con 37 mi- ti da Regione Lombardia, registrano le la morti, 16 milioni di giorni di degen- infezioni avvenute durante il ricovero e za extra e 7 miliardi di euro di costi ag- permettono di valutare l’impatto delle giuntivi per le strutture sanitarie”. infezioni per presenza nel reparto e per ospedale”. Le motivazioni che hanno animato la ricerca I risultati e il dibattito Perché, dunque, ha preso vita questo Lasciando agli appositi approfondimen- progetto di ricerca? “Innanzitutto si vo- ti un’analisi dettagliata dei risultati del- levano analizzare gli effetti della com- la ricerca che è stata distribuita in oc- plessa organizzazione ospedaliera e casione del convegno, si può dire che della sua fliera sulla qualità delle cu- ad ogni punto percentuale di spese per re. In secondo luogo fare un focus sul- l’igiene (sia per letto, sia per reparto), le imprese che erogano servizi per l’i- corrisponde una riduzione della pre- giene in questo settore. Quindi un’ana- senza di infezioni ospedaliere che va lisi statistica-quantitativa della relazio- da – 0.2 a – 0.52% a seconda dei mo- ne tra tassi di infezione e risorse per i delli. “La ricerca – ha concluso Vittadi-
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