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TECNOLOGIE VESPA VELUTINA calabrone asiatico, la minaccia viene dall’oriente di Umberto Marchi E’ arrivato in Italia, dalle remo- te, nel luglio 2013, il professor Mar- te propaggini orientali, il temuto co Porporato del Dipartimento di calabrone asiatico vespa velutina, scienze agrarie, forestali e alimenta- una minaccia per gli alveari no- ri (Disafa) dell’Università degli studi strani. Ecco come riconoscerla e di Torino ha certifcato il ritrovamen- to di un nido di calabrone asiatico in monitorarla. Purtroppo ineffcaci, provincia di Imperia, e precisamen- fno ad ora, le tecniche di trappo- te in località Vallecrosia. Originario laggio (cattura massale). del sud-est asiatico, questo imenot- tero è ampiamente diffuso in Indo- Ne parlammo già nel 2012, metten- cina, Cina e Giava, e alle nostre lati- 62 do in evidenza i rischi che un possibi- tudini la prima segnalazione risale al le arrivo in Italia del calabrone asiati- 2004, quando la sottospecie nigritho- MARZO co (allora giunto in Francia) avrebbe- rax, molto simile al comune calabro- pa centro-orientale diverrebbero a ri- 2015 ro potuto comportare all’apicoltura di ne, è stata introdotta nella Francia del schio. E infatti la vespa è stata segna- casa nostra. E ora, a poco più di due Sud. L’ipotesi più accreditata è che lata lo scorso anno a Albenga e poi anni di distanza, eccoci alle prese con l’imenottero sia stato introdotto ac- in molte altre zone di Liguria e Pie- un “caso” che è addirittura approdato cidentalmente nel porto di Bordeaux monte, tanto che le due Regioni han- in Parlamento. da un nido occultato in un container no scelto di muoversi per tempo per di vasellame cinese. non cadere nell’errore di superfcia- Come anticipato, lità già commesso in Francia. eccolo tra noi… Una vera invasione Ebbene sì: il temutissimo calabrone Da quel momento è stata un’escala- La ricerca dell’Università asiatico, al secolo Vespa velutina Le- tion senza interruzione: negli anni di Torino peletier (per i più esigenti, ecco la de- successivi, la specie esotica ha inva- Così è stata finanziata una ricerca scrizione linneana in versione comple- so ben 35 dipartimenti francesi, e già affidata al dipartimento di Agraria ta: Hymenoptera: Vespidae: Vespinae), nella seconda metà del 2010 la sua dell’Università di Torino in collabo- è in Italia. I ricercatori del Disafa-Uni- presenza era assodata nel dipartimen- razione con il Politecnico per quel versità di Torino hanno documentato to delle Alpes-Maritimes, al confne che riguarda gli aspetti “ingegneri- per la prima volta la riproduzione del con il ponente ligure. Nel 2011 è sta- stici” e gestionali. Uno studio di cui calabrone asiatico in Italia, con gran- ta avvistata negli apiari di Nizza. In si cominciano a vedere i risultati. L’o- de preoccupazione per gli apicoltori, Italia, e sempre in Liguria, si era già biettivo è individuare le velutine gra- già colpiti ultimamente da numerose avuta una prima segnalazione nel no- zie a radar e sensori applicati sul cor- minacce “esotiche” (su tutte il coleot- vembre 2012, a Loano. Precisamen- po di quelle che si riescono a catturare tero degli alveari, o Aethina tumida, te quella di cui parlammo su queste e che fungono da guida per raggiun- di cui ci siamo occupati sul numero pagine. Ed eccoci al 2013, ma c’è di gere gli insediamenti delle compagne. di gennaio). peggio: stando agli attuali modelli di E così si è scoperto, notizia tutt’al- idoneità ambientale, la maggior par- tro che incoraggiante, che nonostan- Era solo questione di tempo. te del territorio italiano sembra esse- te le precauzioni e i monitoraggi l’in- E ora? re a rischio di insediamento della spe- vasione non si è affatto fermata: negli In effetti, l’arrivo di questa nuova mi- cie nelle condizioni climatiche attua- ultimi mesi la presenza del calabro- naccia per l’apicoltura italiana era so- li, ed in uno scenario di riscaldamento ne asiatico è stata testimoniata anche lo questione di tempo. E puntualmen- globale anche ampie aree dell’Euro- ben lontano dalla Liguria. Per esem-