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Zanzare, una lunga storia e qualche curiosità…

Le zanzare creano da sempre problemi all’uomo. Gli studi su questi ditteri sono diventati sempre più approfonditi, dalla loro biologia, alle malattie che causano. Rimangono insetti affascinanti, infatti sono protagonisti di un nodo fondamentale della trama di un libro, oltre che di un film, dallo straordinario successo: Jurassic Park.

Testo e foto di Gaia Venturelli

Lo studio approfondito della vita e del comportamento delle zanzare ha origini recenti. Gli scienziati hanno scoperto che le zanzare sono davvero moltissime, non solo come numero ma anche come quantità di specie differenti. Esistono infatti 3500 differenti specie di zanzare! In Italia ne abbiamo 70, e solo una decina di queste ci pungono. Soltanto alcune femmine, quindi, si cibano del nostro sangue, ma la maggior parte di loro e tutti i maschi sono molto golosi di nettare e banchettano sulle corolle dei fiori. Per questo, proprio come le api e le farfalle, le zanzare svolgono un importantissimo ruolo: trasportano il polline da un fiore all’altro. Il fastidioso prurito delle punture dipende da un liquido, un anticoagulante, che le zanzare ci iniettano spremendo le loro ghiandole salivari, allo scopo di rendere più fluido il nostro sangue per poterlo succhiare meglio.

Per pungerci le zanzare non utilizzano un pungiglione, come le api, ma la loro bocca. Il loro apparato boccale è infatti composto da sei stiletti, di cui uno è in realtà un sottilissimo tubicino attraverso il quale riescono a raggiungere un vaso sanguigno e ad aspirare fino a 2,8 milligrammi di sangue. Dal sangue traggono le proteine necessarie alle loro uova per maturare. E mamma zanzara mette al mondo anche fino a 1000 uova nell’arco della sua breve vita. I maschi delle zanzare sono invece “vegetariani” e si nutrono solo di sostanze zuccherine, come il nettare dei fiori.

Fin da quando l’uomo è comparso sulla Terra, la zanzara gli ha creato problemi. A dire il vero anche l’uomo ha creato problemi alle zanzare prosciugando gli stagni dove essa viveva e uccidendola con le disinfestazioni, ma questa è un’altra storia. Dall’VIII secolo a.C. l’Anopheles, la zanzara che trasmette una malattia molto pericolosa, la malaria, miete vittime e condiziona la vita di molte popolazioni che spesso hanno dovuto abbandonare territori fertili dove avrebbero potuto vivere tranquillamente.

Le zanzare hanno influenzato e modificato il corso della Storia

Secondo alcuni studi il declino della civiltà greca può essere collegato alle febbri malariche che colpirono le popolazioni del Peloponneso e dell’Attica. Ma pare che anche gli antichi Romani abbiano difeso la loro città chiudendo le porte e aspettando che l’esercito nemico, accampato fuori dalle mura, fosse indebolito e decimato dalla malaria. Ai tempi dei Romani la malattia veniva definita “Mala Aria” proprio perché colpiva le popolazioni che vivevano vicino alle paludi dove si respirava una cattiva (mala) aria. Basti pensare che ben 21 papi (tra cui Gregorio VII, Leone X e Sisto V) sono morti di malaria. Ma anche poeti, artisti e validi condottieri furono vittime di questa malattia. In francese la stessa malattia si chiama Paludisme: un nome molto esplicativo.

Solo nei primi anni del Novecento uno scienziato italiano, Grassi, scoprì che a trasmettere la malaria era proprio la zanzara. Fino a sessant’anni fa la malaria era presente anche in Italia. Ancora oggi nei Paesi africani, in Asia e in alcuni Stati del Sud America provoca ogni anno più di 400 mila morti e quasi 230 milioni di ammalati. I più colpiti sono i bambini e per capire quanto sia grave questa malattia è necessario ricordare che oggi, nel mondo, muore un bambino sotto ai cinque anni ogni 30 secondi. La malaria da oltre 2500 anni colpisce le popolazioni umane.

Jurassic Park: un libro e un film di enorme successo

Gli studi effettuati e le scoperte fatte sulla biologia delle zanzare e di altri animali hanno influenzato e affascinato anche chi non lavora in questi campi. Nel 1990 lo scrittore, Michael Crichton, immaginò uno scienziato in grado di clonare i dinosauri grazie al sangue ricavato da una zanzara imprigionata nell’ambra. Dal libro  Steven Spielberg trasse un film, tre anni dopo la sua uscita, destinato a diventare un grande successo: il famosissimo Jurassic Park. I protagonisti di Jurassic Park sono i dinosauri, non ci sono dubbi. Ma se non fosse stato per la zanzara nell’ambra, la storia avrebbe perso la sua chiave iniziale. Quanto c’è però, di reale, nel processo che porta alla clonazione dei dinosauri?

Secondo gli scienziati, non tanto.

I motivi sono svariati. Poter ricavare il DNA da sangue fossile negli anni Novanta sembrava una teoria percorribile. Oggi, tale teoria è stata confutata. Anche volendo provare, si dovrebbe utilizzare l’opale (il predecessore dell’ambra), che però non mantiene il DNA più vecchio di diecimila anni. Il Giurassico, invece, risale a 150-200 milioni di anni fa.

Ma c’è di più! La zanzara rappresentata nel film non è una femmina, che si nutre di sangue per maturare le proprie uova e riprodursi, ma un maschio. Questo si può notare dalle antenne pelose, tipiche del maschio della zanzara. Peccato che le zanzare maschio non pungano. Inoltre, la zanzara maschio è anche di una specie, la Toxorhynchites rutilus, che non punge. Tale specie, non ha bisogno di sangue per procreare, come quelle che abbiamo qui in Italia (ad es. la Culex pipiens o la zanzara tigre). Si limita a nutrirsi di succhi di frutta e nettare. Il regista, Steven Spielberg, si è giustificato utilizzando un motivo “scenico”: ha utilizzato la Toxorhynchites rutilus solamente perché, essendo più grande, sarebbe risultata più visibile e rilevante nel film.

A prescindere da questi errori, però, c’è un’ultima cosa da aggiungere.

I dinosauri si sono estinti circa 65 milioni di anni fa, mentre le zanzare ematofaghe (cioè che si nutrono di sangue) sono comparse solamente 46 milioni di anni fa. Recentemente sono stati ritrovati ditteri (ordine di insetti a cui appartengono anche le zanzare) più antichi, anche contemporanei ai dinosauri, simili alle zanzare, ma non ci sono prove che si nutrissero di sangue.

Nulla di tutto ciò ha impedito al film di diventare un cult dall’enorme successo, o di dare inizio a una saga ancor oggi molto seguita. Gli errori non gli impediscono di affascinarci ancora oggi, nonostante siano passati ventotto anni dall’uscita in sala.

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