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Pulizia “cobotica”, rivoluzione quotidiana in hotel

Anche nelle strutture alberghiere, come in molti altri settori, gli strumenti di automazione avanzati non sono più l’eccezione, ma la regola. Stavolta ci occupiamo delle soluzioni per il cleaning: per scoprirne le potenzialità anche in termini di “marketing esperienziale”.  

Cobot di pulizia, alleati strategici in hotel Si tratta di strumenti di automazione, basati su intelligenza artificiale, analisi dei big data, tracciabilità in tempo reale e sensori avanzati, nati per rispondere alla crescente domanda di efficienza e sostenibilità non solo nelle abitazioni, ma anche in ambienti commerciali e produttivi. Negli ultimi anni, complice la stagione pandemica che ha dato una bella “spinta” all’automazione in tutte le sue declinazioni (anche per una questione di sicurezza delle persone), la robotica collaborativa ha in effetti iniziato a trasformare numerosi settori, e il mondo dell’ospitalità non fa eccezione.

Fianco a fianco con l’operatore umano Ormai però non è più un fatto sporadico: i cobot per la pulizia stanno rivoluzionando la gestione quotidiana degli hotel, offrendo soluzioni innovative ed ampie possibilità di integrazione e sinergia con la forza-lavoro umana. Pensati fin dalla fase progettuale per collaborare attivamente con l’uomo, lavorano fianco a fianco con gli operatori “in carne ed ossa”, permettendo un miglioramento delle operazioni in termini di efficienza, sicurezza e sostenibilità.

Come ti cambia l’experience alberghiera… Ma c’è anche un altro aspetto che non dovrebbe passare inosservato in albergo, ed è quello dell’experience. L’utilizzo oculato e mirato della cobotica, infatti, si rivela una potente leva strategica per ridefinire l’esperienza dell’ospitalità, mettendo al centro la qualità del servizio e la soddisfazione degli ospiti. Mentre il settore si evolve, la collaborazione tra esseri umani e robot si prospetta come una partnership vincente per il futuro del settore, anche in termini di marketing.

E’ un fatto tecnico, ma ancor prima culturale Come abbiamo sottolineato più volte, si tratta di un’evoluzione culturale, prima ancora che di carattere squisitamente tecnico o tecnologico. E un altro dato di fatto è che “il futuro”, anche nel settore delle pulizie professionali in albergo, è già presente: tutti i maggiori produttori e distributori, infatti, hanno in catalogo soluzioni collaborative, che sono già pienamente in uso e operative un po’ ovunque e stanno trovando un progressivo successo nel mercato delle imprese di servizi e delle aziende che svolgono le pulizie in insourcing.

Non più solo il “fiore all’occhiello”, ma una presenza quotidiana Dunque i cobot non sono più l’eccezione, il “fiore all’occhiello” o il “gadget” di nicchia per dimostrare attenzione alle innovazioni, ma realtà operative nella quotidianità, anche nel comparto hospitality dove le esigenze di pulizia perfetta si combinano con la necessità di assoluta discrezione nel lavoro in ambienti spesso complessi: per questo vengono di norma preferiti ai “semplici” robot, più adatti invece in contesti meno difficili.

Un ampio ventaglio di applicazioni Nell’hospitality questi dispositivi vengono impiegati per una vasta gamma di attività, dalla pulizia dei pavimenti alla sanificazione delle superfici comuni: ad esempio un cobot può occuparsi di aspirare e lavare i pavimenti in modo continuo e silenzioso, garantendo un livello di igiene impeccabile senza interferire con gli ospiti: è anche una questione di sicurezza, come si può ben capire. Parliamo in effetti di soluzioni particolarmente utili in situazioni in cui l’interazione con l’uomo è frequente, come nelle pulizie di spazi con un flusso elevato di persone con abitudini, tempi, culture e stili di vita differenti.

Molte funzionalità avanzate Sono molte le funzionalità avanzate di cui le recenti innovazioni tecnologiche applicate alla pulizia possono ormai disporre. Tra questi spicca la navigazione autonoma o, appunto, collaborativa: sistemi di visione laser e sonar permettono di mappare e riconoscere l’ambiente circostante in tempo reale, evitando collisioni e ottimizzando il percorso per coprire tutte le superfici. Non secondari i piani di pulizia personalizzabili, con soluzioni avanzate che consentono di eseguire compiti specifici, adeguandosi a superfici diverse e a diverse condizioni dell’ambiente. Non solo: i sistemi collaborativi, automatizzati o semi-automatizzati, sono anche in grado di rilevare efficacemente (e rimuovere) la sporcizia, individuando le aree da trattare e adattando l’intensità del lavoro.

Apprenditivi e green A ciò aggiungiamo la capacità apprenditiva di queste soluzioni: le più avanzate, infatti, sono sviluppate in modo tale da poter autoapprendere e adattare il proprio lavoro a circostanze via via differenti, analizzando una grande mole di dati. Non ultimi i plus in termini di risparmio energetico e l’uso responsabile delle risorse. Molti modelli sono progettati per ottimizzare il consumo di acqua e detergenti, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale delle operazioni di pulizia.

Un tema cruciale: la sostenibilità Questo aspetto si allinea con la crescente attenzione degli hotel verso la sostenibilità, tema molto caro all’opinione pubblica insieme a quello della sicurezza: le moderne tecnologie di pulizia permettono un utilizzo più razionale di acqua e formulati chimici e su questo aspetto sono in cantiere importanti novità. La ricerca si sta inoltre concentrando sull’autonomia, proponendo batterie a durata sempre maggiore, il che rappresenta un significativo abbattimento anche dei costi operativi a medio-lungo termine. Le frontiere della ricerca sono aperte, e c’è da scommettere che siamo appena all’inizio del viaggio. 

 

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