Nell’ambito della manifestazione milanese H3i, AFIDAMP, in collaborazione con i propri partner Flashpoint e Chemsafe, ha organizzato un importante incontro formativo per approfondire le nuove disposizioni in materia di imballaggio ed etichettatura, introdotte dal Regolamento (UE) 2024/2865.
A introdurre l’evento il Direttore di AFIDAMP, Stefania Verrienti, che ha illustrato il ruolo e l’impegno dell’associazione in qualità di interlocutore tecnico e formativo, per accompagnare le aziende del settore del Cleaning Professionale, intervenendo anche a livello normativo. L’associazione opera anche attraverso Gruppi di Lavoro e Focus Team, dedicati a tematiche specifiche, con la volontà di essere sempre attenta e proattiva sui molti argomenti di interesse per il comparto.
L’evento ha visto la partecipazione di Francesca Fasano, Operation Director di Chemsafe, Cristina Gusto, Dangerous Goods & Reach & CLP Consultant di Flashpoint e Barbara Miliano, Reach & CLP Consultant di Flashpoint, che hanno illustrato le principali novità normative e le implicazioni pratiche per le aziende.
Molti i punti affrontati, che hanno permesso ai numerosi partecipanti, anche attraverso esempi concreti, di comprendere meglio come applicare le indicazioni europee relative alle etichettature dei prodotti secondo il regolamento CLP e la normativa PMC e come prepararsi ai cambiamenti richiesti, tenendo conto che le imprese dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni entro luglio 2026, con una deroga fino al 1 gennaio 2027.
Francesca Fasano ha incentrato il proprio intervento sulla revisione delle etichette CLP, spiegando che il regolamento 2024/2865 punta a migliorare la leggibilità e la chiarezza delle informazioni sui prodotti chimici, regolando anche la vendita di prodotti sfusi e l’uso dell’etichetta digitale. Cambiamenti che, in molti casi, comportano il rinnovamento totale delle etichette come ora sono previste sui prodotti chimici. Tra i temi affrontati la possibilità di utilizzare etichette pieghevoli (ancora in attesa di linee guida specifiche) e, come anticipato, l’uso di etichette digitali, che sono volontarie ma, in caso di utilizzo, dovranno riportare informazioni valide almeno 10 anni ed essere sempre accessibili sui siti delle aziende, in modalità immediata e senza registrazione da parte dell’utente. In ogni caso, come ha spiegato Fasano, le etichette non dovranno mai contenere informazioni fuorvianti e, anche tutti i materiali pubblicitari (btob e btoc) dovranno riportare le stesse informazioni contenute in etichetta.
Per quanto riguarda le miscele pericolose Cristina Gusto ha evidenziato come gli imballaggi, sia quelli del prodotto stesso, sia quelli esterni, debbano sempre essere sicuri, etichettati correttamente, robusti e con forme che rendano immediatamente chiaro il contenuto, ovvero un prodotto potenzialmente pericoloso. Gusto ha inoltre approfondito le novità relative alle stazioni di ricarica, illustrando come sarà necessario muoversi per la fornitura di sostanze e miscele pericolose sfuse. Diversi, anche in questo caso, gli obblighi specifici per i fornitori in termini di sicurezza, etichettatura e gestione del rischio. Dal momento in cui il prodotto viene erogato attraverso una stazione di ricarica, per esempio, le etichette che lo descrivono devono essere sempre ben visibili, sia sui contenitori, sia sulle pompe di erogazione. Nel caso in cui la stessa stazione fornisca prodotti diversi, è possibile che un’unica etichetta sulla stazione di ricarica si riferisca a più sostanze o miscele per le quali gli elementi dell’etichetta sono identici, a condizione che indichi chiaramente il nome di ciascuna sostanza o miscela cui si applica. Infine il regolamento stabilisce che il personale del fornitore del prodotto deve essere adeguatamente formato per la gestione dei prodotti.
L’ultimo intervento del convegno si è concentrato sui Presidi Medico Chirurgici (PMC), trai quali disinfettanti, insetticidi, kit di reagenti per anticorpi, topicidi, anch’essi soggetti ad aggiornamento in base al nuovo regolamento. Barbara Miliano ha illustrato le nuove regole, più restrittive rispetto al passato, con l’obiettivo primario di fornire indicazioni sicure al consumatore e di evitare diciture ingannevoli. Rispetto al provvedimento precedente, del 5 febbraio 1999, le nuove regole richiedono una migliore identificazione del prodotto in etichetta, con una chiara distinzione, in termini cromatici e testuali, delle informazioni. Il nome del prodotto, il marchio dell’azienda, la lista dei componenti e tutte le altre informazioni necessarie, dovranno seguire nuove regole in termini di dimensione del testo, colore prescelto, posizione in etichetta. Inoltre non potranno essere utilizzate in nessun modo parole che possano fare riferimento all’ambiente o al biologico, come green o bio. E ancora, accanto ad ogni sostanza attiva presente nel prodotto, dovrà essere indicato il rispettivo numero CAS, che in precedenza non era richiesto. Anche per i PMC è possibile apporre in etichetta un link o un QR Code che rimandi al sito e che dovrà essere sempre facilmente accessibile. Importante è ricordare che qualunque piccolo cambiamento in etichetta dovrà essere autorizzato dal Ministero della Salute. Per questo le aziende devono muoversi per tempo in vista delle scadenze.
L’incontro ha rappresentato un’opportunità fondamentale per le aziende del settore per prepararsi in anticipo ai cambiamenti normativi, non trovandosi in difficoltà ma anzi, anticipando i tempi nel rispetto delle nuove regole.
Fonte: Comunicato Stampa