MOCA, tutti gli aggiornamenti in merito agli adempimenti obbligatori per i distributori per l’utilizzo dei Materiali e Oggetti a Contatto con gli Alimenti. Un webinar di AFIDAMP chiarisce tutti i passaggi da rispettare.
La salute del consumatore è il principio primario che guida tutti gli obblighi e gli adempimenti legislativi necessari nella realizzazione e distribuzione dei MOCA – Materiali e Oggetti a Contatto con gli Alimenti. Anche per questo motivo la regolamentazione relativa è in continua evoluzione e coinvolge in maniera diretta non solo i produttori dei materiali stessi, ma anche i distributori, responsabili di verificare e di rispettare la normativa in materia, in modo tale da non generare pericoli per gli utilizzatori finali.
L’argomento è stato trattato nel corso di un webinar organizzato da AFIDAMP per i propri associati tenuto dal Dottor Luca Campisi, PhD Toxicology and Pharmacology, Executive Director di Flashpoint. Nel corso del webinar sono state approfondite le indicazioni della normativa italiana ed europea, soffermandosi in particolare sul Regolamento Quadro 1935/2004 che stabilisce norme comuni per l’immissione sul mercato dei materiali e degli oggetti destinati a contatto con prodotti alimentari, incluso imballaggio alimentare, stoviglie, servizio da tavola e impianti di produzione alimentare, che sono destinati o possono entrare in contatto, o trasferire i loro componenti (sostanze che tali costituenti possono contenere) nei prodotti alimentari.
Scopo primario è quello di tutelare la salute e gli interessi dei consumatori. Il regolamento si applica a prodotti già a contatto con gli alimenti o anche destinati a essere a contatto o che probabilmente saranno messi a contatto, con l’obiettivo di evitare pericoli per la salute, modifiche delle proprietà dei prodotti stessi o deterioramento. Inoltre esistono dei materiali che potrebbero essere oggetto di misure specifiche, tra questi per esempio la ceramica, le gomme naturali, il vetro, i turaccioli, la carta e il cartone.
Fondamentale è anche l’etichettatura dei prodotti, della quale sono responsabili sia i produttori, sia i distributori, qualora avvengano modifiche rispetto alla confezione originale. L’etichettatura deve garantire riconoscibilità e non deve in nessun modo fornire informazioni fuorvianti al consumatore. La normativa, come spiegato da Campisi, è molto chiara in tal senso ed evidenzia come l’etichettatura si associ alla tracciabilità del materiale. Inoltre le etichette devono riportare informazioni ben visibili, indelebili e scritte in una lingua comprensibile al mercato di riferimento. E’ anche importante segnalare che i materiali e gli oggetti devono essere corredati di una dichiarazione scritta che attesti la loro conformità alle norme vigenti.
Il webinar ha poi fatto chiarezza in merito alle buone pratiche di fabbricazione dei materiali e degli oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari, che hanno come riferimento normativo il Regolamento CE n.2023/2006, che stabilisce le norme relative alle buone pratiche di fabbricazione (good manufacturing practice, GMP) dei materiali e degli oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari (contenitori, imballaggi, carta, cartone, inchiostro e adesivi), le combinazioni di tali materiali e oggetti nonché di materiali e oggetti riciclati impiegati per produrli. Il regolamento si applica a tutte le fasi di produzione, trasformazione e distribuzione, interessando l’intera filiera e richiedendo quindi una garanzia di rispetto degli standard qualitativi in tutte le fasi, fino a quella di controllo.
Campisi è entrato poi nel merito di tutti gli adempimenti a cui i distributori del settore del cleaning devono ottemperare al fine di essere in regola con la normativa europea e i suoi recenti aggiornamenti del 2023, e per non incorrere in sanzioni severe in caso di ispezione dei NAS. Tra questi, importante la realizzazione del Manuale MOCA Standard la cui redazione è stata affidata da AFIDAMP a Flash Point a favore degli associati che dovranno poi soltanto customizzarlo. Questa operazione si inserisce in un più ampio contesto di collaborazione che l’associazione ha concordato al fine di fornire assistenza e supporto agli associati.