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L’aggiornamento dei prezzi di riferimento ANAC: cosa cambia?

L’ANAC ha di recente aggiornato i prezzi di riferimento in ambito sanitario dei servizi di pulizia, sanificazione e ristorazione, invero mai aggiornati nell’ultimo decennio.

Come riportato nel comunicato dell’Autorità, con riferimento ai servizi di ristorazione il prezzo di riferimento rispetto ai dati pubblicati nel febbraio 2022 è stato rivalutato del 3,18%, sulla base dell’indice dei prezzi Istat “NIC classe ECOICOP 11.1.2”, pubblicato dall’ISTAT lo scorso mese di maggio.

Importanza dei prezzi di riferimento Per quanto riguarda, invece, i servizi di pulizia e sanificazione, il relativo prezzo di riferimento è stato rivalutato del 4,64%, con riguardo all’ultimo indice dei prezzi alla produzione dei Servizi di pulizia e disinfestazione pubblicato da Istat (giugno del corrente anno), in ottemperanza alla delibera di settore n. 213/2016.

Ma cosa si intende quando si parla dei prezzi di riferimento? Si tratta in buona sostanza di uno strumento di razionalizzazione della spesa pubblica, che storicamente assume una forte valenza regolatoria in ottica di spending review delle pubbliche amministrazioni che stipulano contratti pubblici relativi all’acquisto di beni e servizi: come chiarito dall’art. 9, co. 7 del D.L. n. 66/2014 (norma generale istitutiva dei prezzi di riferimento) sono parametri “utilizzati per la programmazione dell’attività contrattuale della pubblica amministrazione e che costituiscono prezzo massimo di aggiudicazione, anche per le procedure di gara aggiudicate all’offerta più vantaggiosa”.

Meccanismo di fissazione e applicazione In ambito sanitario, la cornice normativa è costituita dall’art. 17 del D.L. n. 98 del 2011. Ed è proprio al fine di soddisfare gli adempimenti imposti da questa norma che l’ANAC si è adoperata per sviluppare una metodologia statistico-econometrica per la determinazione dei prezzi di riferimento in ambito sanitario, che, come visto, prende le mosse dagli indici dei prezzi Istat (il FOI per i servizi di lavanolo; NIC per i servizi di ristorazione; indice dei prezzi alla produzione dei Servizi di pulizia e disinfestazione per i servizi di pulizia).

Come chiarito dalla stessa Autorità, l’ANAC si occupa di individuare i prezzi di riferimento al fine di favorire la trasparenza del mercato e la vigilanza sull’operato dei soggetti che vi agiscono, in concreto consentendo tanto alle stazioni appaltanti quanto agli operatori economici di rendersi conto se il prezzo pattuito sia o meno ottimale: “per tale motivo, i prezzi di riferimento sono in grado di attivare un processo virtuoso di controllo incrociato tra i vari attori in campo, che diventa efficace strumento di prevenzione dei fenomeni corruttivi e fraudolenti, ma anche di comportamenti inefficienti” (dal portale ANAC, voce “Prezzi di riferimento”).

La fissazione dei prezzi di riferimento costituisce dunque una garanzia non soltanto per le stazioni appaltanti, ma anche per gli operatori economici, dal momento che tali parametri integrano un dato di certezza nei rapporti economici di natura pubblica, tendenzialmente vincolante, in primis in sede di determinazione delle basi d’asta. L’ANAC ha, infatti, stabilito che le amministrazioni hanno facoltà di discostarsi dai prezzi di riferimento soltanto se, sulla base delle conoscenze tecniche del mercato di riferimento, ritengano di poter porre a base di gara un importo inferiore, il cui calcolo sia dettagliatamente illustrato e fondato su valutazioni che non devono apparire né illogiche né arbitrarie, ma, al contrario, risultino analitiche e aderenti alle modalità di esecuzione del servizio, rendendo così giustificato lo scostamento (Delibera ANAC n. 499 del 25.10.2022).

Dal punto di vista degli operatori di mercato, la rilevanza di tale meccanismo travalica la fase di predisposizione degli atti di gara, per assumere rilevanza nella verifica dell’anomalia dell’offerta (art. 110 D.lgs. n. 36/2023), potendo i criteri e i parametri utilizzati in quella sede essere individuati dalle stesse stazioni appaltanti anche ai fini dell’individuazione delle offerte sospette di anomalia, dal momento che il nuovo codice non prescrive più un meccanismo automatico di individuazione delle offerte da assoggettare a verifica quando il criterio di aggiudicazione prescelto sia quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa secondo il parametro del miglior rapporto qualità/prezzo.

Ma la centralità dei prezzi di riferimento si riverbera anche sulla fase dell’esecuzione del contratto: un’eventuale variazione dei prezzi di riferimento in corso d’esecuzione, potrebbe infatti determinare uno squilibrio delle prestazioni e giustificare la revisione dei prezzi ovvero il riequilibrio delle prestazioni, in ossequio al principio della conservazione dell’equilibrio contrattuale innovativamente introdotto dall’art. 9 del nuovo codice, potendo certamente rientrare tra le circostanze imprevedibili che rendono necessaria la modifica ai sensi dell’art. 120 del codice, tra le quali figurano “nuove disposizioni legislative o regolamentari o provvedimenti sopravvenuti di autorità o enti preposti alla tutela di interessi rilevanti” (v. TAR Napoli, sentenza n. 3735 del 13.6.2024).

Conclusioni In conclusione, il ruolo dei prezzi di riferimento elaborati dall’ANAC, anche in quanto possibile estrinsecazione, sul piano pratico, del principio della fiducia, lungi dal riguardare esclusivamente le stazioni appaltanti, deve fungere da linea direttrice anche per le imprese operanti nei settori interessati, in tutte le fasi del contratto, sempre in ottica di concorrenza piena e trasparente. Resta la forte criticità dell’utilizzo dell’indice FOI, o degli indici dei prezzi alla produzione, laddove il riferimento all’indice NIC non solo per la ristorazione ma anche per i servizi di pulizia e sanificazione, avrebbe consentito una più efficiente attualizzazione dei prezzi all’incremento (anche) del costo del lavoro previsto in sede europea, cui invero fa riferimento il CCNL del settore delle imprese di pulizia, servizi e multiservizi, attualmente impegnate ad affrontare il tema in sede di rinnovo contrattuale.

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