Dalle tecniche di pulizia rudimentali ai servizi green: una lunga storia di evoluzione che ha portato le imprese a cercare sistemi sempre più evoluti nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente. Grazie anche a produttori capaci di evolversi e offrire detergenti in linea con le più attuali esigenze di efficacia e sostenibilità: è il caso dei prodotti e delle gamme conformi ai Criteri Ambientali Minimi, attivi anche per i servizi di pulizia e sanificazione.
In principio fu… la segatura. Tempo ci fu (e non immaginiamoci un passato così remoto) in cui le imprese la utilizzavano, debitamente imbevuta di detergente, per la pulizia dei pavimenti.
L’evoluzione nel tempo Ma era solo la prima di molte soluzioni rudimentali (e, ammettiamolo, a volte poco professionali): nel corso del tempo le imprese di pulizia, servizi integrati e multiservizi hanno attraversato una lunga evoluzione, sia nell’utilizzo degli strumenti di lavoro, sia nella gestione aziendale. Dalla segatura si è passati allo straccio a nido d’ape, poi al mop, e solo successivamente alle prime macchine lavasciuga, alle frange piane in microfibra impregnate fino ad arrivare ai robot e cobot lavasciugapavimenti, strumenti sempre più autonomi ed efficienti. E quest’ultima è storia recente.
Un settore oggi all’avanguardia Di pari passo anche la gestione aziendale ha seguito un percorso di crescita e innovazione, tanto che molte imprese del settore si trovano oggi all’avanguardia rispetto ad altri comparti produttivi. A testimoniarlo, fra l’altro, è la loro particolare attenzione alla sostenibilità: un tema sempre più centrale nelle scelte strategiche di queste aziende. La clientela, sia pubblica che privata, richiede infatti standard sempre più elevati in termini di certificazioni ambientali e utilizzo di prodotti ecosostenibili, soprattutto per quanto riguarda i detergenti. Ormai si tratta di principi fatti propri non solo dalla crescente sensibilità dell’opinione pubblica, ma addirittura fissati per legge, almeno per ciò che concerne i rapporti con le committenze pubbliche.
La “rivoluzione” CAM Arriviamo così ai CAM, acronimo che sta, come è noto, per Criteri Ambientali Minimi. Si tratta dei requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato. Ora, i servizi di pulizia possono essere considerati attività con elevato impatto ambientale, in cui l’esperienza nella gestione ambientale consente di ridurli considerevolmente.
Il “Green public procurement” I CAM-Criteri Ambientali Minimi sono le linee guida stabilite dal Ministero della Transizione Ecologica (MiTe) per favorire l’adozione di prodotti e servizi a basso impatto ambientale e rappresentano il recepimento in Italia delle direttive del GPP-Green Public Procurement emanati dall’Unione Europea nel 1996 (da allora molte sono state le evoluzioni). Sono definiti nell’ambito di quanto stabilito dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione e sono adottati con Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.
I prodotti “ambientalmente preferibili” La loro applicazione sistematica ed omogenea consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili e produce un effetto leva sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi a investire in innovazione e buone pratiche per rispondere alle richieste della pubblica amministrazione in tema di acquisti sostenibili. Proprio l’aspetto dell’effetto-leva ci interessa qui particolarmente, in quanto le imprese di pulizia possono giocare un ruolo importante in tale direzione.
Nel Codice dei contratti In Italia, l’efficacia dei CAM è oggi assicurata grazie alle previsioni contenute nel Codice dei contratti. In ultimo, il dlgs 36/23 prevede all’art. 57 l’obbligo di applicazione, per l’intero valore dell’importo della gara, delle “specifiche tecniche” e delle “clausole contrattuali”, contenute appunto nei CAM. Lo stesso comma prevede che si debba tener conto dei CAM anche per la definizione dei “criteri di aggiudicazione dell’appalto” (art. 108). Obiettivo è promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili, “circolari” e nell’ aumento del numero di occupati nei diversi settori delle filiere più sostenibili.
I CAM per i servizi di pulizia Per questo i Criteri sono periodicamente e costantemente aggiornati dal Ministero. Va detto che dal 2021 sono attivi i CAM per il complesso dei servizi di pulizia e sanificazione: precisamente con l’entrata in vigore del Decreto 29 gennaio 2021 del Ministero dell’ambiente, pubblicato sulla GURI n. 42 del 19 febbraio 2021, che adotta i nuovi Criteri Ambientali Minimi per i servizi di pulizia e sanificazione di edifici e ambienti ad uso civile, sanitario e per i prodotti detergenti. Fra le categorie prese in considerazione: servizi di pulizia di edifici e di altri ambienti ad uso civile; detergenti per le pulizie ordinarie delle superfici; detergenti per le pulizie periodiche e straordinarie delle superfici.
Sostenibili ed efficaci Fatta questa debita premessa, occorre dire che tutti i principali e più strutturati produttori di detergenti per la pulizia offrono formulati e intere gamme e linee di prodotti-sistemi conformi e rispondenti ai Criteri Ambientali Minimi, e anche qui si tratta di prodotti in continuo aggiornamento. Anche perché (un po’ come accade per i marchi di sostenibilità, su tutti l’Ecolabel – che nei fatti è un requisito preferenziale previsto nei CAM) la vera sfida è rientrare nei criteri di sostenibilità assicurando efficienza ed efficacia nelle performance dei prodotti.
L’intero ciclo di vita Senza addentrarci eccessivamente nei dettagli tecnici, possiamo dire che la valutazione della sostenibilità coinvolge l’intero ciclo di vita dei prodotti. Si parte dunque dall’estrazione e lavorazione di materie prime, per arrivare alla distribuzione e all’utilizzo. Attraverso l’impiego di detergenti conformi ai CAM è dunque possibile contribuire alla tutela ambientale riducendo l’impiego di sostanze inquinanti e incentivare la crescente sensibilità ambientale dei consumatori. Detergenti ecologici per i pavimenti, detergenti ecologici per il bagno, detergenti ecologici per le superfici e altro: il mercato offre soluzioni complete per tutte le esigenze. La parola ai protagonisti del mercato.