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“Insetti a tavola. La rivoluzione è servita!”

“Insetti a tavola. La rivoluzione è servita! Novel Food e le frontiere dell’alimentazione umana e animale,” questo il titolo dell’importante giornata formativa ed esperienziale organizzata il 18 marzo presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse naturali e Ingegneria (DAFNE) dell’Università di Foggia, in collaborazione con il Master in Controllo Ufficiale e Sicurezza Alimentare (CUASA) (https://insettiatavola.okomedia.it/).  

L’obiettivo principale è stato quello di stimolare una riflessione più profonda sui Novel Food con particolare riferimento all’impiego degli insetti come fonte proteica alternativa per l’alimentazione umana e animale, grazie al loro potenziale come soluzione sostenibile nel quadro delle sfide alimentari future. L’incontro ha registrato una notevole partecipazione, con un’audience assai diversificata, composta da ricercatori, docenti, studenti, esperti del settore agroalimentare, professionisti del mondo sanitario e accademico, ristoratori, semplici cittadini.

L’evento si è aperto con gli indirizzi di saluto della Prof.ssa Donatella Curtotti, Prorettrice dell’Ateneo foggiano, del Prof. Agostino Sevi, Direttore del Dipartimento Dafne e della Prof.ssa Antonella Santillo, Presidente del Corso di Laurea in Cultura e Sostenibilità della Enogastronomia.

Gli organizzatori, i professori Annunziata Giangaspero, Salvatore Germinara e Antonella Di Palma dell’Università di Foggia, hanno aperto la giornata con un’introduzione generale sui Novel Food, nella quale si è evidenziato come l’uso degli insetti nell’alimentazione umana (entomofagia) abbia radici profonde in molte culture del mondo, dalla preistoria, alla civiltà assira, quindi a quelle greca e latina, restando una pratica ampiamente diffusa fino a oggi in oltre 113 Paesi, principalmente dell’Africa, dell’Asia, dell’America Latina. La prospettiva demografica relativa alla presenza nel 2050 di 9,7 miliardi di persone sulla Terra deve porci di fronte a problemi globali urgenti come la sicurezza alimentare, il cambiamento climatico e la diminuzione delle risorse. Pertanto, in tale contesto il ruolo degli insetti come valida fonte proteica diventa sempre più interessante e urgente.

I vari Relatori, prendendo le mosse da diverse prospettive, hanno illustrato i diversi ambiti condividendo le conoscenze, con l’obiettivo anche di per sfidare i punti di vista tradizionali sulla produzione e sul consumo di cibo. Claudio Venturelli, (già entomologo AUSL, Romagna) si è soffermato sia sulle specie di insetti edibili che attualmente l’Unione Europea ha approvato per il consumo umano, favorendo così la loro diffusione anche nel mercato occidentale, tradizionalmente più restio a questo tipo di alimento -, sia sulla composizione nutrizionale, il valore proteico, la sostenibilità ambientale, il ridotto impatto ecologico rispetto alle fonti proteiche tradizionali.

Le Proff.sse Rosaria Viscecchia e Biagia De Vitiis, economiste dell’Università di Foggia, hanno poi affrontato diversi aspetti che vanno dalla percezione del consumatore italiano rispetto al consumo di insetti alle prospettive di mercato, mentre la Prof.ssa Rosaria Marino, tecnologa dell’allevamento dell’Università di Foggia, ha presentato le reali possibilità di impiego degli insetti nell’alimentazione degli animali da reddito come promettente alternativa ai mangimi tradizionali. Gli eventuali rischi per i consumatori e quindi gli aspetti di sicurezza alimentare sono stati affrontati dal Prof. Giovanni Normanno, ispettore degli alimenti dell’Università di Foggia, mentre Sara Ruschioni, entomologa dell’Università Politecnica delle Marche, ha affrontato il tema delle pratiche di allevamento degli insetti per l’alimentazione fornendo l’esperienza di alcune Aziende operanti in questo settore in Italia.

Infine, il Dr Emilio Calligaris, dopo aver illustrato la normativa che ha portato all’attuale approvazione della produzione e commercio di insetti anche in Italia, ha presentato il difficile ma assai soddisfacente percorso nella creazione di un’Impresa, la Healthy Proteins Srls (https://healthyproteins.it/) con sede a Roma, per la produzione e commercializzazione di snack proteici e pasta a base di polvere di insetti.

La mattinata si è conclusa con un’esperienza gastronomica, che ha visto il Sous Chef Francesco Campese (del gruppo di Federico della Vecchia, Milano) – con il supporto dei docenti e degli studenti dell’Istituto Einaudi di Foggia, impegnati nella preparazione di piatti gourmand: “Pasta di semola di grano duro con larve di Tenebrio molitor (larva gialla della farina) in polvere con due diverse presentazioni: al “cacio e pepe” e con “cime di rapa” e mollica fritta. Scenografica è stata anche la presentazione della focaccia barese preparata con farina di Acheta domesticus (grillo domestico). A disposizione dei più curiosi e sperimentali c’erano anche i grilli essiccati.

I tavoli del buffet sono stati letteralmente presi d’assalto: alcuni si sono avvicinati con estrema curiosità e istinto sperimentale, altri con qualche reticenza. Il successo si è misurato dall’esaurimento di tutte le proposte culinarie!

Dopo questa interessante Giornata informativa ed esperienziale, i punti chiave emersi in relazione al consumo degli Insetti possono essere così sintetizzati: Cultura e tradizione – Per oltre 2 miliardi di persone nel mondo (Asia, Africa e America Latina), gli insetti fanno già parte della dieta quotidiana. Il numero di specie di insetti edibili è valutabile in circa 2000. Alto valore nutrizionale – Gli insetti sono ricchi di proteine altamente digeribili, grassi sani, vitamine (come la B12) e minerali (ferro, zinco, calcio, potassio, magnesio, rame, sodio, fosforo, selenio, manganese). Crescita demografica – è ampiamente accettato che entro il 2050 il mondo ospiterà 9.7 miliardi di persone. Per soddisfare le esigenze alimentari di tali numeri, la produzione alimentare attuale dovrà quasi raddoppiare. Sostenibilità ambientale – L’allevamento di insetti richiede meno acqua, cibo e spazio rispetto agli allevamenti tradizionali di carne e contribuisce alla riduzione di emissioni climalteranti. Efficienza nella conversione del cibo – Gli insetti trasformano il cibo in proteine in modo molto più efficiente rispetto al bestiame, producendo meno scarti. Varietà e versatilità – Gli Insetti possono essere consumati interi, in polvere o trasformati in farine proteiche utilizzabili per prodotti alimentari. Autorizzazione in Italia – Dopo diversi Paesi europei, dal 29 dicembre 2024 anche in Italia è autorizzato l’acquisto e il consumo di 4 specie di insetti: il grillo domestico (Acheta domesticus) parzialmente sgrassato, le larve del verme della farina minore (Alphitobus diaperinus), le tarme della farina (Tenebrio molitor) essiccate e la locusta migratoria (Locusta migratoria).  La Scienza va avanti – Come per tutti i cibi è importante garantire costantemente sicurezza, qualità e sostenibilità degli insetti destinati al consumo per rassicurare il consumatore.  Nuove frontiere occupazionaliPer i giovani si intravedono nuovi orizzonti, nuovi percorsi lavorativi nella costituzione di aziende di allevamento e trasformazione, nello sviluppo di competenze per i controlli sanitari e in molti altri ambiti. Barriere psicologiche – È necessario liberarci di preconcetti, di pregiudizi nel campo dell’entomofagia. Fondamentale è, quindi, il ruolo della corretta informazione e della divulgazione scientifica. 

IMPORTANTE!!! Il consumo di questa tipologia di Novel Food va propriamente intesa come dieta integrativa e NON sostitutiva della nostra normale dieta mediterranea!

L’evento si è concluso con un dibattito aperto tra i partecipanti, che ha evidenziato sia il grande interesse per il tema, sia la presenza di sfide ancora da affrontare per una più ampia accettazione degli insetti nella nostra alimentazione. È ad esempio emerso che hanno più successo i prodotti trasformati; il consumatore cioè gradisce di più il prodotto in cui gli insetti non sono visibili, piuttosto che il consumo dell’insetto tal quale. L’incontro ha fornito, inoltre, spunti preziosi per ulteriori studi e collaborazioni, con l’intento di approfondire la sicurezza e la qualità di tali prodotti alimentari. L’iniziativa è stata realizzata grazie al sostegno logistico dell’Istituto Einaudi (e in particolare dei docenti, degli allievi e delle loro attrezzature) e al supporto economico dell’Università di Foggia, della Fondazione Monti Uniti Foggia, della Healthy Proteins Srls, Roma, della Levanchimica, Bari, di BioplasticardAD, Bari.

 

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