(Tratto da “GSA” n. 11, novembre 2011)
A Forum Pulire, la “due giorni” di incontri, dibattiti, tavole rotonde e convegni promossa da AfidampFab e in programma a Milano il 21 e il 22 marzo 2012, ci sarà l’occasione per parlare di ospitalità e catering. Anzi, per l’esattezza due occasioni: il 21 si parlerà degli scenari futuri, mentre il 22 della situazione presente, con l’intervento delle imprese e delle associazioni di categoria.
Si vanno via via definendo, man mano che si avvicina l’appuntamento del 21 e 22 marzo, i contenuti di Forum Pulire, primo Congresso nazionale del settore, promosso da AfidampFab in collaborazione con le Associazioni di filiera e con GSA come media partner in programma a Milano, nella bellissima cornice del Palazzo delle Stelline. “Si tratta –ha sottolineato l’Ad Afidamp Servizi Toni D’Andrea – di una prima assoluta, e non solo perché vedrà riunito, per la prima volta, l’intero sistema dei servizi integrati. E’ anche la prima volta che il momento di riflessione congressuale si stacca da Pulire e si incentra su tematiche che vanno ben al di là dei consueti argomenti di dibattito nel settore per aprirsi a problemi di grande attualità”. A testimoniarlo è, in primo luogo, il titolo scelto per l’evento: “Pulizia coma valore assoluto. Società, sostenibilità, competenza, qualità, salute, economia, futuro”. E in un ventaglio di temi e argomenti tanto ampio, non poteva certo mancare il settore dell’ospitalità e del catering, un comparto strategico per l’intera economia italiana e dal quale è lecito attendersi un impulso positivo per superare la crisi.
Il programma generale, tra l’oggi e il domani
Forum Pulire prevede due giornate di lavori: la prima dedicata al futuro e la seconda al presente, durante le quali si svolgeranno due sessioni plenarie in forma di talkshow, la mattina, dedicate a temi di carattere generale e 10 workshop, al pomeriggio, focalizzati su tematiche specifiche dei settori mobilità e trasporti, ho.re.ca, edilizia e città, salute e prevenzione, lavoro e formazione. Interlocutori primari saranno imprenditori, produttori, distributori, manager, amministratori pubblici e imprese di servizi. Nel talkshow sul ‘Futuro’ si analizzeranno le prospettive socio/economiche dei prossimi decenni e l’evoluzione della domanda di servizi integrati. I workshop pomeridiani discuteranno lo sviluppo di nuovi servizi e il valore della pulizia per il settore mobilità e trasporti, le necessità del comparto ho.re.ca. in relazione ai nuovi stili di vita e le soluzioni proposte, le esigenze e gli strumenti per una formazione qualificata, le nuove tendenze costruttive e la necessità di coniugare il binomio design/servizi, la progettazione e la gestione dei servizi in sanità. Il talk show sul ‘Presente’ evidenzierà lo stato dell’arte del sistema economico/sociale e dei servizi integrati. I workshop pomeridiani si focalizzeranno sulle criticità dei servizi di igiene nei trasporti, su casi d’eccellenza in ambito formativo, sulla gestione della città, sulla pulizia come valore aggiunto e non come costo nel sistema ho.re.ca, sui servizi in sanità.
In due appuntamenti presente e futuro della terziarizzazione in hotel
Due, più nello specifico, saranno i workshop dedicati all’HO.RE.CA, uno per ognuna delle giornate di lavori: il 21 si parlerà degli scenari futuri, e in particolare di quali saranno, o si immagina che potranno essere sulla scorta delle attuali tendenze, le nuove esigenze della ristorazione e dell’ospitalità. Il 22 marzo, invece, sarà la volta dello stato dell’arte nel presente, e qui si parlerà soprattutto delle attuali potenzialità (e criticità) legate alla terziarizzazione dei servizi nell’ospitalità e nel catering. Interverranno, fra gli altri, un rappresentante del mondo delle imprese e uno di Federalberghi, che si confronteranno proprio sulle esigenze del mondo alberghiero e su quanto le imprese di servizi stanno facendo e possono offrire agli hotel e alla ristorazione collettiva. Anche perché molte cose stanno cambiando, come dimostrano i più recenti dati relativi all’importanza attribuita dai clienti alla pulizia delle strutture ricettive e dei luoghi in cui si mangia. Una recente indagine condotta su interviste online a 500 consumatori-campione, e appena presentata a Host 2011, ha evidenziato che il prezzo non è più una variabile prioritaria: ad essa si è sostituito il rapporto prezzo-qualità, laddove in quest’ultima è compreso anche l’aspetto igienico, ormai in primo piano in prospettiva di fidelizzazione della clientela. Si tratta di elementi di valutazione importanti per tutti gli operatori del comparto, anche perché il potenziale di crescita si aggira intorno ai 3,7 milioni di persone che ancora mangiano sul posto di lavoro perché non riescono a trovare un’offerta adeguata alle loro esigenze. E quante volte, aggiungiamo noi, ci sentiamo dire frasi del tipo “Là ci andrei anche, ma è così sporco…”. Insomma, la fiducia del cliente passa anche, e soprattutto, attraverso il grado di pulizia e la capacità di far sentire chi mangia a proprio agio. E chi meglio di professionisti del settore è in grado di svolgere al meglio il servizio di pulizia? Oltretutto, a ben guardare, affidandosi alle imprese si “rischia” anche di risparmiare!
Terziarizzare: una scelta strategica, anche nell’ospitalità
Del resto, che la terziarizzazione sia nel settore dell’ospitalità e del catering un’ottima carta da giocare è cosa che i nostri lettori sanno bene, anche perché GSA è sempre molto attenta a questi scenari: ad esempio lo scorso 28 marzo, in un convegno a Palermo in Confindustria a cui eravamo presenti (“Outsourcing nelle strutture alberghiere” il titolo della giornata di lavori), è stata tracciata un’interessante analisi del mercato. Sono stati messi in evidenza, fra l’altro, i vantaggi dell’esternalizzazione sul gradimento delle utenze, e le modalità per conciliare flessibilità, qualità e risparmio economico. Sembra proprio, insomma, che la prassi di esternalizzare anche in ambito alberghiero sia destinata, in futuro, a guadagnare sempre più terreno, a patto che lo si faccia bene e che ci si rivolga ai giusti soggetti, naturalmente.
Il cleaning come attitudine sociale
Ma il “taglio” che sarà dato a Forum Pulire non è esclusivamente tecnico: la scommessa è proprio quella di sensibilizzare non solo gli addetti ai lavori, ma anche l’imprenditoria, la società civile e le istituzioni sul concetto di pulizia come valore assoluto. In quest’ottica personaggi illustri dell’economia e del mondo accademico, imprenditori, sociologi e opinionisti analizzeranno il presente e il futuro della società, dell’economia, delle risorse, in relazione alle nuove prospettive economiche del comparto. Non mancheranno, naturalmente, le aziende leader della produzione, della distribuzione e dei servizi integrati che si confronteranno sul cambiamento delle esigenze e della richiesta e sulle soluzioni che gli operatori del settore saranno in grado di offrire. D’Andrea è piuttosto chiaro in proposito: “Afidamp, che è nata nel 1981, ha seguito in modo attento, nell’arco di trent’anni, il percorso che la società ha compiuto anche al di fuori del settore: il cleaning, infatti, è legato ad attitudini sociali, e proprio per questo riteniamo che il nostro mondo possa fare molto per contribuire a superare l’attuale momento di difficoltà, anche con iniziative come Forum Pulire”.
L’organizzazione
D’accordo, ma con l’organizzazione a che punto siamo? “A buon punto direi; quasi tutti gli argomenti sono già definiti e abbiamo un plateau di relatori di alto livello tra cui si segnalano Emiliano Brancaccio, professore di economia politica; Domenico De Masi, professore di sociologia del lavoro; Roberto Vacca, professore di ingegneria dei sistemi e divulgatore scientifico, Marco Vitale, professore ed economista d’impresa; Gianni Silvestrini, direttore scientifico Kyoto Club, Renato Mannheimer, professore di analisi dell’opinione pubblica, Gianfranco Pasquino, politologo; Pierluigi Celli, direttore generale Luiss, Alessandro Rimassa, scrittore, Irene Tinagli, economista, più altri invitati d’eccellenza. In questo momento siamo in una fase evolutiva, e stiamo cercando di raccogliere consensi soprattutto nel mondo delle imprese. Abbiamo presentato l’iniziativa a Roma, nella sede Fise, il 4 ottobre scorso, poi siamo intervenuti al Congresso Fiden di Napoli del 13 ottobre e organizzeremo in seguito un roadshow a Milano”.
Un’occasione da non perdere
“Gli imprenditori avranno l’occasione, unica, di avere accesso a una visione globale, in una prospettiva “terza”, di ciò che succederà da qui a 20 anni. Potranno insomma avere un osservatorio privilegiato sulla pulizia non solo sotto l’aspetto tecnico ma anche sotto quello strategico. La pulizia, insomma, sarà vista come un luogo di benchmark, come punto di partenza, dicevo, per tentare una ricostruzione di questo paese straordinario, ma indubbiamente in difficoltà. Occorre innanzitutto, a mio parere, cercare di recuperare quella cultura dell’eccellenza che l’Italia ha saputo esprimere in passato e che adesso, per gran parte, sembra essersi smarrita. Anche nel nostro settore: ma è possibile, mi chiedo io, che se entro nelle toilette di qualsiasi aeroporto estero trovo mediamente una situazione igienica migliore rispetto all’Italia? La sensibilizzazione non è che il primo passo, primo ma ineludibile. Siamo su un piano completamente diverso rispetto ai precedenti programmi convegnistici integrati in Pulire. Qui, infatti, stiamo parlando di un momento totalmente non profit in cui fermarsi e riflettere sui temi del presente e del futuro in una prospettiva davvero seminariale, senza interferenze commerciali. Va da sé, però, che investimenti di questo genere sono possibili soltanto se c’è intervento finanziario da parte di soggetto/sponsor che in forma diretta e indiretta supportano l’iniziativa. Per soggetti diretti intendo produttori legati al mondo Afidamp, mentre per quanto riguarda i soggetti indiretti penso ad esempio a banche, aziende di comunicazione o enti più o meno istituzionali che comprendano l’importanza, anche strategica, di iniziative come questa. Il mio è un auspicio ma al contempo un invito, perché ritengo che la costruzione del futuro passi anche attraverso momenti di riflessione intelligenti e di alto livello”.
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