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Il percorso di sostenibilità de L’Operosa SpA

A livello europeo e internazionale sono a disposizione delle imprese diversi strumenti di sostenibilità richiamati a diverso titolo dalle gare d’appalto pubbliche. Ne parliamo con Nicola Corbo, Presidente de L‘Operosa SPA.

L’Operosa ha deciso di dotarsi – in modo integrato-di diversi strumenti di sostenibilità (bilancio di sostenibilità, Certificazione ecolabel Ue del servizio di Pulizia, Certificazione ISO 14001 e registrazione EMAS): il perché di questa scelta?

Una realtà di dimensione come la nostra ha il dovere etico e sociale di fare impresa sostenibile. Perché ciò abbia pieno compimento, crediamo sia necessario porre il tema della Sostenibilità al centro della cultura aziendale. Da qui la nostra convinzione di perseguire tutte le azioni necessarie allo scopo di attuare una politica aziendale orientata a perseguire gli obbiettivi dell’agenda 2030 e quanto previsto dal PNRR. Perché tutto ciò sia possibile non basta per un’impresa definire una strategia sostenibile, o disporre unicamente degli strumenti di cui L’OPEROSA si è dotata in questi anni, piuttosto c’è bisogno di dare impulso a scelte responsabili, occorrono azioni concrete, consapevolezza e condivisione degli obbiettivi. Ed è proprio per dare la giusta propulsione a questa visione che abbiamo voluto istituire un Comitato di Sostenibilità per promuovere, attraverso tavoli di discussione e confronto, progetti di valori etico/sociali, da sviluppare nel medio lungo termine.

La scelta di utilizzare in modo integrato questi strumenti di sostenibilità che difficoltà ha determinato?

L’OPEROSA non ha riscontrato particolari difficoltà rispetto al tipo di approccio adottato, il sistema integrato ha determinato momenti di maggior confronto intersettoriale all’interno del nostro gruppo, generando le giuste sinergie per intraprendere un percorso sostenibile in continua espansione.  Crediamo che il tempo dedicato alle azioni sostenibili non solo sia necessario per distinguersi all’interno del nostro settore, ma è altrettanto una scelta responsabile in termini di operatività per garantire efficacia ed efficienza al contempo. La Dichiarazione Ambientale validata da un verificatore accreditato è uno strumento mediante il quale comunichiamo agli stakeholder le informazioni relative alle proprie prestazioni ambientali in modo trasparente, che dal 2020 è diventata il capitolo 3 del Bilancio di sostenibilità del Gruppo, secondo canoni riconosciuti e codificati a livello europeo e internazionale

Di tutti gli strumenti di sostenibilità adottati (bilancio di sostenibilità, Certificazione ecolabel Ue del servizio di Pulizia, Certificazione ISO 14001 e registrazione EMAS) qual è quello che sta generando i maggiori vantaggi nelle gare d’appalto pubbliche? 

Per lo più, nelle gare d’appalto vengono maggiormente riconosciute la certificazione EMAS ed ECOLABEL, ai fini del punteggio tecnico. Tali certificazioni, inoltre, assieme alla 14001 consentono importanti riduzioni nell’importo delle cauzioni come previsto dall’art. 93 del Codice dei Contratti.   La certificazione Ecolabel che include oltre ai criteri minimi per i prodotti , anche quelli premianti indicati dal CAM 2021 è ulteriormente qualificante attraverso l’assegnazione di un punteggio di 26 punti, come nel caso appunto de L’OPEROSA.  Vero è che tale casistica non è riscontrata nelle gare con l’attribuzione di un punteggio specifico.

L’Operosa è la prima impresa in Europa ad aver intrapreso una sperimentazione finalizzata a quantificare l’impatto ambientale di un cantiere certificato Ecolabel UE: ci potete spiegare di cosa si tratta?

Il grado di innovazione e distintività del progetto dipendono dal fatto che si è voluto valutare in modo scientifico l’efficacia e la riduzione degli impatti ambientali ed economici  associabili alla certificazione EU Ecolabel del servizio di pulizia

Nello specifico la nostra azienda, con il supporto di Punto 3, ha realizzato una valutazione comparativa economico-ambientale di tre protocolli di pulizia:

  • Protocollo BAU: non certificabile EU Ecolabel
  • Protocollo “ECO BASE”: certificabile EU Ecolabel con punteggio di poco sopra soglia minima (16 punti).
  • Protocollo “ECO TOP”: certificabile EU Ecolabel con punteggio di molto sopra soglia minima (30 punti).

Dallo studio – che è stato asseverato dall’ente di certificazione Kiwa – emerge che il Protocollo EU Ecolabel “TOP” determina una riduzione degli impatti ambientali significativa, in media dell’81,9%. Allo stesso tempo, la riduzione dei consumi comporta anche un vantaggio dal punto di vista economico con un risparmio pari al -9,6% rispetto al BAU.

di Paolo Fabbri, Cesare Buffone e Stefano SeccoPunto 3 (www.punto3.it)

 

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