HomeArticoliIl cleaning professionale cresce nel 2023, trainato da chimici e carta

Il cleaning professionale cresce nel 2023, trainato da chimici e carta

Il cleaning professionale cresce nel 2023 secondo l’ultima edizione dell’indagine di fatturato AFIDAMP realizzata da Cerved Marketing Intelligence e presentata lo scorso luglio. Dati incoraggianti sotto diversi aspetti: imprese e HORECA i mercati di maggior interesse. Visione positiva per produttori e distributori anche per il 2024.

Il settore del cleaning professionale, sebbene i tempi e le congiunture non siano certo i migliori possibili, dimostra di saper addirittura indirizzare e dominare il mercato, crescendo anche nel 2023 e va lutando in maniera positiva i primi mesi del 2024 per quanto concerne gli aspetti qualitativi dell’indagine (ne parleremo). La ricerca, molto articolata, fotografa sia per l’ambito dei produttori sia per quello dei distributori un andamento positivo, caratterizzato da una particolare crescita del settore chimici e carta.
“Essenziale la collaborazione delle aziende
In apertura dei lavori, il direttore AFIDAMP Stefania Verrienti ha mostrato grande soddisfazione per una “survey” che, ormai, è diventata un appuntamento molto atteso e una vera e propria cartina di tornasole del mercato. “È molto importante -ha tenuto a sottolineare- continuare a sensibilizzare gli attori del settore e soprattutto trovare la collaborazione e la partecipazione delle aziende, per riuscire a offrire un servizio sempre accurato e puntuale.”
Indagine quantitativa e qualitativa
L’indagine, come ormai d’abitudine, comprende una parte quantitativa e una qualitativa, e dà continuità all’attività di ascolto delle aziende del settore approfondendo le attuali dinamiche settoriali. Tra i principali obiettivi: rilevare l’andamento del mercato in termini dimensionali; identificare l’offerta e le caratteristiche delle aziende che operano nel settore; identificare i punti di forza e quelli di debolezza del comparto cleaning; individuare trend e comportamenti; raccogliere spunti sulle previsioni future delle aziende attive in questo particolare segmento di mercato.
I numeri del campione: i produttori
Sul fronte dei produttori le interviste sono state somministrate a un campione di 200 aziende estratte a partire dal multiforme universo delle realtà di fabbricanti di prodotti per la pulizia professionale. Omogenea la distribuzione dimensionale, con aziende che vanno da meno di 6 a oltre 50 addetti (il campione lievemente più rappresentato è quello 16-50, ma anche questa è, di fatto, una fotografia del mercato), come anche la distribuzione per fatturato complessivo, con la maggior parte delle aziende concentrate nelle fasce 1-5 e 5-15 milioni di euro/anno.
E i dealers
Per ciò che riguarda i distributori, la caleidoscopica “costellazione” di riferimento conta circa 1700 aziende, e le interviste sono state somministrate a un campione di 250 dealers del comparto. Dal punto di vista geografico, la maggior parte delle aziende coinvolte ha sede nel Nord-ovest (34%), seguito da Nordest (25%), poi Sud-isole (23%) e Centro (18%), con la maggior parte delle realtà attive a livello provinciale o regionale.
Prodotti, macchine e attrezzature
Di queste aziende, quasi il 90% si occupa della vendita di prodotti per la pulizia professionale, tre quarti delle attrezzature e quasi il 70% anche della vendita di macchinari. Poco più della metà delle aziende ha un fatturato annuo che non supera il milione e mezzo di euro. Più del 60% del valore complessivo del mercato è fatto dal 20% delle aziende, con una lieve crescita della fascia 0,5-1 milione e una diminuzione delle aziende oltre 1,5 milioni.
Interviste via web e telefoniche
Per ciò che concerne la metodologia operativa, le interviste sono state condotte con due
distinte modalità: C.A.W.I. (con interviste via web agli associati) e C.A.T.I. (con interviste
telefoniche). La rilevazione è stata condotta nel periodo febbraio-maggio 2024. Il questionario è stato somministrato al titolare o al responsabile vendite, al responsabile commerciale, al responsabile amministrativo, al responsabile marketing.
Entrambi i mercati a segno “più”
Ma ora è il momento di entrare nel vivo dei risultati: diciamo subito che in entrambi i casi, fabbricanti e distributori, le aziende intervistate hanno segnalato risultati in crescita per l’anno 2023 e previsioni ottimistiche per l’anno in corso, grazie anche a una maggiore fidelizzazione dei clienti abituali e alle strategie di nuove acquisizioni messe in atto.
In particolare per le aziende produttrici l’andamento del 2023 è stato positivo in termini
di fatturato e, in base alle stime del primo semestre 2024 oltre il 50% delle aziende è
ottimista circa la crescita del fatturato, specie le aziende produttrici di attrezzature (70,8%).
Grande impegno nella fidelizzazione
Tutto questo è anche il frutto di un grande lavoro fatto dalle aziende per fidelizzare la
propria customer base e anche per implementare strategie di acquisizione di nuovi clienti. Tra le azioni indicate come fondamentali lo scorso anno, in essere anche quest’anno, l’80% degli intervistati ha dichiarato di avere investito in acquisizioni e il 77,3% in strategie di fidelizzazione. Tra i settori di maggiore interesse spicca l’Horeca, da sempre importante mercato di riferimento, insieme alle Imprese.
Ottime strategie di marketing e comunicazione
Il dinamismo, già segnalato nel 2022, continua a caratterizzare anche per l’anno successivo l’attività delle aziende del settore, che investono molto anche in programmi di marketing e promozione. Gli strumenti più importanti per l’intero settore si confermano essere il sito internet, le fiere e gli eventi e i contatti commerciali diretti. In termini di vendite cresce il fatturato dei prodotti 4.0, mentre l’incidenza del green è ancora contenuta. Le aziende però, consapevoli del cambiamento in atto, continuano a investire nella sostenibilità, dato confermato anche dal fatto che 1 azienda su 5 produce un bilancio conforme per la relazione di aderenza ai criteri ESG.
Il mercato dei produttori 
In termini di cifre, il mercato complessivo dei produttori del settore del cleaning è valutato per l’anno 2023 intorno ai 4 miliardi di euro, trainato in particolare dal comparto chimici e carta. Gli associati AFIDAMP rappresentano oltre 2,2 miliardi di euro di fatturato e hanno fatto registrare una crescita del 6% rispetto al 2022. Scendendo nel dettaglio dei singoli ambiti, l’indagine Cerved permette di monitorare l’andamento di ogni singolo settore, sia in Italia sia all’estero.
Il traino della Carta
Ora, se si considera il fatturato generato in Italia e all’estero dalle aziende associate, il comparto che ha registrato il fatturato maggiore è quello della Carta che segna un incremento dell’8% per un totale di 827,1milioni di euro. Segue il comparto Macchine, con una crescita del 2% per 602,6 milioni di euro. I Chimici fanno registrare la crescita più alta, del 9%, raggiungendo un fatturato 2023 di 398,3milioni di euro. Stabili il settore Attrezzature con 78,7 milioni di euro e Fibre e Panni con 28,6 milioni di euro. Crescono invece Accessori e Ricambi Macchine (+2%) e Altri Prodotti (+4%).
Anche nei mercati stranieri
Sui mercati stranieri la quota di fatturato più importante viene registrata dal comparto Carta, con un +23%, seguito dal comparto Chimici, che cresce del 16%. La propensione all’esportazione dei produttori del cleaning professionale resta in generale molto alta, incidendo per il 51% sulle imprese dei soci AFIDAMP, trainata come sempre dalla quota del 70% del comparto macchine, che resta di gran lunga il segmento a maggiore vocazione per l’export.
Il mercato della distribuzione
Come dicevamo, l’indagine ha analizzato anche il comparto dei Distributori, definendo un settore formato da circa 1.700 aziende, che ammonta a 2,8 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2022, in particolare grazie alla vendita di prodotti chimici, che si confermano come la linea di prodotto che determina la maggior quota media di fatturato. Seguono la vendita di macchinari, i prodotti di consumo (in crescita rispetto al 2022) e le attrezzature.
Non solo vendita
Altri dati molto interessanti sono quelli che riguardano i servizi offerti oltre alla vendita: sotto questo aspetto, la consulenza si conferma come il servizio offerto con maggior frequenza ai propri clienti seguito dalla formazione e dal servizio di manutenzione: quanto a questi ultimi, sono soprattutto quelli che riguardano le macchine per pulizia. Per questo servizio, le aziende sono quasi equamente distribuite tra chi lo offre per tutti i marchi del mercato e tra chi solo per i marchi trattati. Più di 7 aziende su 10 hanno organizzato corsi di formazione nel 2023 soprattutto sulla sicurezza, di tipo tecnico/operativo o di tipo commerciale.
Un mercato in buona salute
Il settore segnala una situazione generale decisamente positiva. Per circa la metà delle imprese il fatturato nel 2023 è cresciuto, in particolare per le aziende medio-grandi e grandi. Circa un’azienda su tre prevede una crescita del proprio fatturato, di contro solo il 3% si attende una riduzione. Inoltre, quasi un’azienda su 5 ha visto migliorare la performance finanziaria della propria azienda intesa come puntualità nell’incasso, percentuale di insoluti e scoperto. E non è nemmeno il caso di ricordare l’importanza della “catena della distribuzione” per la salute dell’intero settore.
Previsioni ottimistiche
Per questo fanno ben sperare le previsioni ottimistiche che, sulla base delle stime del primo semestre, i dealers hanno espresso anche per il 2024. Un risultato dovuto anche alla crescita della quota di clienti continuativi e all’incremento di nuovi, dovuto anche agli investimenti sui canali digitali e in e-commerce.
Sostenibilità driver sempre più importante
Per ciò che concerne i nuovi “driver” di acquisto, appare rilevante segnalare che, sebbene la tendenza debba ancora “decollare”, circa il 10% del fatturato del campione è generato dalla vendita di prodotti green. Un altro settore che genera opportunità di business importanti è quello delle macchine lavapavimenti/lavasciuga pavimenti che, insieme agli impianti centralizzati di aspirazione, alta pressione, vapore, rappresentano le più elevate prospettive di crescita.
Un settore florido e dinamico
In sintesi, possiamo ritenerci molto soddisfatti per un settore che non solo “tiene”, ma da qualche anno ha anche ripreso a crescere a buoni ritmi: complessivamente si può concludere che l’indagine scatti l’istantanea di un comparto florido, in costante movimento e, di conseguenza in crescita, sia sul mercato nazionale, sia su quelli esteri, con margini di crescita e di cambiamento che mostrano prospettive positive anche per l’anno in corso.

 

ULTIMI ARTICOLI