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Attività di lavanderia a norma di legge

“Attività di lavanderia a norma di legge” è il Position Paper di Assosistema Confindustria dedicato al corretto svolgimento dei servizi di lavanderia e all’attività di lavaggio svolta nelle strutture sanitarie riguardante il tessile. Una ricognizione delle normative vigenti per sensibilizzare gli organi di controllo e “sgombrare il campo” da operatori improvvisati e dallo svolgimento improprio di attività all’interno dei presidi ospedalieri.

Il recente Position Paper redatto da Assosistema Confindustria  fa luce sul corretto svolgimento delle attività di lavanderia in conformità a norme di legge, autorizzazioni, requisiti ambientali e certificazioni specifiche. Insomma, un vero e proprio vademecum per svolgere l’attività nel perimetro delle normative, sotto ogni aspetto.

 A chi si rivolge

Il Position Paper si rivolge agli operatori economici del mercato, ma anche ai Direttori Sanitari, ai responsabili amministrativi, ai RUP e al personale adibito al controllo dello svolgimento dell’attività interna o affidata in appalto, fornendo strumenti utili per inquadrare l’attività di lavaggio del tessile ospedaliero nella sua complessità, anche alla luce dalle numerose norme -anche ambientali- a cui è necessario attenersi.

Una presa di posizione a tutela delle aziende serie

Lo scopo è fornire un quadro di sintesi sui requisiti di base per l’espletamento del servizio di lavanderia a norma di legge, anche quando viene svolto in house, al fine di sensibilizzare le autorità di controllo sulla necessità di effettuare le necessarie verifiche. Finalità delle verifiche è anche l’emersione di attività di lavaggio non a norma all’interno dei presidi ospedalieri, fornendo anche un supporto alle stazioni appaltanti per indirizzare i controlli. Ciò a tutela delle aziende più serie, che investono al fine di operare secondo la legge e le migliori prassi. Una finalità che rientra appieno nei compiti istituzionali di Assosistema Confindustria, l’associazione di categoria che rappresenta a livello nazionale le imprese che erogano servizi integrati di noleggio, sanificazione e sterilizzazione dei dispositivi tessili e medici utilizzati in ospedali, case di cura, case di riposo, cliniche private e comunità socio assistenziali.

Gli obblighi legali e la giurisprudenza

Il documento, 16 pagine corredate da schemi, tabelle, indicazioni, checklist e una serie di significative pronunce giurisprudenziali sull’argomento, offre una panoramica normativa compiuta di tutti i principali obblighi legali per il corretto svolgimento dell’attività di lavanderia, nella quale è ricompresa l’attività di lavaggio di tutto il tessile ospedaliero, incluso quello relativo al ricondizionamento igienico dei panni utilizzati per le procedure di detersione ed igienizzazione delle superfici.

Uno strumento pratico e utile

Il perimetro normativo rappresenta un primo quadro di sintesi rispetto alle norme oggi vigenti e vuole essere, al tempo stesso,  uno strumento utile anche per orientare l’attività degli uffici preposti al controllo dei requisiti legali e delle autorizzazioni specifiche per l’attività di lavanderia e ricondizionamento del tessile: a partire dalla semplice autorizzazione all’utilizzo dei locali e dalla relativa agibilità per finalità di lavanderia, per finire con la dichiarazione unica ambientale (sia per la parte degli scarichi delle acque, sia per le emissioni in atmosfera). È significativo che fra le tematiche principali su cui si sofferma il documento ci sia quella legata all’uso della risorsa idrica, un tema che sta assumendo grande rilevanza alla luce dei sempre più evidenti cambiamenti climatici.

Pulizia, sanificazione e Criteri Ambientali Minimi

Nell’ambito del rispetto delle leggi e delle buone pratiche in materia di sicurezza igienica, il documento non tralascia l’importanza degli standard microbiologici dei tessili utilizzati per l’attività di pulizia e sanificazione degli ambienti in ambito sanitario, attraverso il rispetto della norma UNI EN 14065 e delle Linee Guida RABC (Risk Analysis Biocontamination Control System), come ribadito sia nel Report n.20/2020 Rev.2 dell’Istituto Superiore di Sanità, recante “ Indicazioni ad interim per la sanificazione degli ambienti interni nel contesto sanitario e assistenziale per prevenire la trasmissione di SARS-CoV2”, redatto dal gruppo di lavoro ISS Prevenzione e Controllo delle Infezioni, sia dal DM 9 dicembre 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale S.G. n. 2 del 4 gennaio 2021, contenente i Criteri Minimi Ambientali per il servizio di lavanderia, redatti dall’allora Ministero dell’Ambiente.

Un quadro completo

Si traccia dunque il quadro, pur in maniera sintetica, delle numerose norme attualmente in vigore sul controllo sull’attività di lavaggio, semplificando così l’attività dei dirigenti di ospedali, RSA, case di cura; per la componente ambientale il ruolo dell’Associazione è centrale, dal momento che il  DPR 227/2011, sull’ammissibilità dei reflui industriali agli scarichi domestici, prevede esplicitamente che il monitoraggio sull’applicazione di quanto previsto dal medesimo Regolamento venga effettuato anche con il coinvolgimento delle associazioni imprenditoriali, con la finalità di evitare elusioni della normativa vigente.

Nuove e più ampie garanzie costituzionali

Una tutela ambientale, relativa agli scarichi e alle emissioni, che oggi viene rafforzata a seguito della modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione, all’interno dei quali la stessa viene contemperata con l’attività economica, dando origine a una rinnovata garanzia costituzionale orientata anche alle generazioni future.

 

 

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