«La pulizia, insieme ai vaccini, è ciò che più in assoluto ha contribuito a ridurre le malattie». Questo il punto di vista del professore di Igiene e Medicina preventiva dell’Università Cattolica e membro dell’Executive Board dell’OMS: «Ci aspettano momenti drammatici, dobbiamo capire che igienizzare equivale a salvare delle vite». Nel corso dell’ultima giornata, dedicata al tema Progettare per il pulito, sono intervenuti anche Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva e Patty Olinger, Executive Director del Global Biorisk Advisory Council.
In conclusione dell’edizione del Forum PULIRE 2020 sul tema Progettare per il pulito è intervenuto il professore Walter Ricciardi: «Pulire e igienizzare significa salvare delle vite. La distanza di sicurezza, le mascherine e la ventilazione dei luoghi chiusi sono presìdi fondamentali che vanno utilizzati insieme alla pulizia per combattere il virus. Gli strumenti di sanificazione sono centrali già in tempi ordinari, in questo momento ancora di più. Anche perché non dobbiamo dimenticare che le vaccinazioni hanno fatto sparire solo il vaiolo, ciò che contribuisce a ridurre le malattie è l’igiene». Ricciardi ha tracciato un quadro della situazione in questo momento di emergenza. “Siamo in una situazione in cui si può evitare un lockdown generale, ma per riuscirci servono lockdown locali su base metropolitana o a livello provinciale, per arrestare l’aumento dei casi. Questo virus ha mostrato una crescita lineare, con un’impennata brusca che porta al raddoppio improvviso dei casi in due o tre giorni. Se si arriva a quel punto diventa impossibile tracciarli”.
Ricciardi ha poi allargato il campo d’analisi: “Quello che è accaduto in questi mesi non ci ha insegnato l’importanza della pulizia; dopo il periodo acuto abbiamo dimenticato tutto. Ci vuole maggiore consapevolezza da parte della gente nell’affrontare il virus”
A seguire l’intervento di Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva il quale riprendendo il discorso di Ricciardi ha spiegato l’importanza di non tornare alla situazione pre-Covid-19 e che questa emergenza ha evidenziato la mancanza di interventi strutturali sulla prevenzione dei rischi. Le politiche adeguate necessitano di una precisa rendicontazione. Basti pensare che nel Servizio Sanitario Nazionale sono stati investiti 2,5 miliardi di euro tra servizi territoriali ed emergenza Covid-19. Il Ministero voleva rendicontare i servizi, poi si è deciso di procedere all’erogazione rapida a causa dell’emergenza, ma in questo modo non sappiamo cosa sia accaduto una volta erogati i fondi – ha proseguito Gaudioso -. Sulla gestione delle risorse va prestata molta attenzione, anche in riferimento al Recovery Fund: sarà un debito che peserà sui nostri figli, quindi anche in quel caso andranno rendicontate le spese che serviranno per migliorare i servizi. Intanto il Covid-19 ha esaltato le differenze tra amministrazioni efficienti e altre che lo sono meno. L’esempio arriva dal Lazio, dov’è stato fatto un accordo per far analizzare i tamponi anche da soggetti privati a prezzi accettabili; in altre regioni, invece, è inaccettabile che per questo tipo di analisi si arrivi anche a oltre 80 euro. Così si mette in condizione il cittadino di dover scegliere tra il risparmio e un’azione diligente».
In conclusione, Patty Olinger, Executive Director – Global Biorisk Advisory Council (GBAC) divisione di ISSA, ed esperta di bio sicurezza e salute pubblica ha illustrato il programma di accreditamento GBAC STAR progettato per aiutare le strutture che ogni giorno accolgono un pubblico numeroso. ” Il programma GBAC STAR ha, infatti, come obiettivo quello di fornire alle strutture gli strumenti e le conoscenze per stabilire e mantenere nel tempo dei programmi di miglioramento continuo delle procedure di pulizia, disinfezione e prevenzione di malattie infettive come il Sars-COV2.”
Al termine della sessione è stato illustrato anche il case study di Copma.
La scelta della piattaforma multimediale di Forum Pulire Digital Event ha permesso di abbattere i confini geografici e linguistici, eliminando anche il limite di presenze legato agli spazi fisici in cui finora si erano svolte le precedenti edizioni. E così alla conclusione dell’ultima giornata di Forum Pulire 2020 Toni D’Andrea, CEO ISSA Pulire Network, ha fornito qualche dato su questa prima edizione digitale: 26 i paesi da cui si è connesso il pubblico, 12 mila invitati e più di 600 follower, 90 espositori e 40 tra vip e stampa. Sfida superata!