(Tratto da “Hospital & Public Health” n.3, Settembre-Dicembre 2009)
Ogni sistema sanitario deve garantire la sicurezza globale del paziente, pertanto, è necessario un approccio sistemico e multidisciplinare. Il presente lavoro vuole mostrare come, per alcune realtà interne ad un sistema sanitario, tale approccio sia garantito da due importanti strumento: l’Health Technology Assessment (HTA) e il Risk Management. Essi rappresentano, da un lato, lo strumento per il monitoraggio delle performance, dall’altro, un valido supporto alle decisioni della Direzione Funzionale Gestione delle Attività Tecniche dell’A.O.R.N. A. Cardarelli.
Introduzione
La sicurezza degli ospedali e delle strutture sanitarie in generale è un obiettivo che oggi è imposto sempre di più in tutti i sistemi sanitari, anche dai recenti provvedimenti normativi che incentivano l’applicazione di metodologie di Risk Management, volte ad individuare tramite lo studio di tutte le possibili fonti di errore, le necessarie azioni preventive e correttive per la riduzione dei rischi, le cui conseguenze compromettono la capacità delle organizzazioni a raggiungere i propri obiettivi.
La Gestione del rischio deve essere intesa sia come una tecnologia sanitaria per aumentare la sicurezza dei processi assistenziali tramite la definizione di un insieme di principi, di comportamenti, di meccanismi organizzativi dell’azienda, sia come parte essenziale dei sistemi di qualità in quanto comporta benefici a tutti i servizi sanitari e valorizza il sistema in generale creando un ambiente di lavoro per il personale e una migliore assistenza per i pazienti (NHS, 1992).
Figure 1. Risk management paradigm. Audrey J. Dorofee, Julie A. Walker, and Ray C. Williams – Software Engineering Institute, Carnegie Mellon University
In ambito sanitario i fattori che concorrono a definire il “grado di rischiosità” del sistema oltre ad essere di tipo organizzativo – gestionale e legati alle condizioni di lavoro, legati ai fattori umani, legati alle caratteristiche dell’utenza, legati a fattori esterni sono anche di tipo strutturale – tecnologico.
Per fattori strutturale e tecnologici, si intende: la progettazione e la manutenzione del fabbricato sanitario – il “Padiglione” per l’A.O.R.N. A. Cardarelli – la sicurezza e la logistica degli ambienti, il funzionamento, la manutenzione e il rinnovo delle apparecchiature e delle strumentazioni, le infrastrutture, le reti, la digitalizzazione e l’automatizzazione.
Figure 2. Advanced Dynamics Risk
Management Capability Model ©
L’esperienza dell’attuale Direzione Funzionale Gestione delle Attività Tecniche dell’A.O.R.N. A. Cardarelli, diretta dall’Ing. Ciro verdoliva, a partire da…., dimostra che lo strumento più efficiente, efficace ed appropriato a supporto delle proprie attività risulta essere il Technology Assessment.
Il Piano Sanitario Nazionale 2006 – 2008 recita quanto segue: “La valutazione delle tecnologie sanitarie – Health technology assessment – (HTA) ha l’obiettivo di informare coloro che devono prendere le decisioni sulla scelta di tecnologie, usando le migliori evidenze scientifiche sull’impatto e le implicazioni mediche, sociali, economiche ed etiche degli investimenti in sanità. Tali metodologie sono indispensabili nella valutazione delle alte tecnologie, per gli alti costi e la difficile gestione connessi, al fine di consentirne una distribuzione razionale sul territorio, per evitare inutili sprechi (doppioni) o gravi carenze.” (Piano Sanitario Nazionale 2006-2008)
Figure 3. The steps of the health care technology assessment process (Goodman et al. 1996, Mäkelä et al. 1996), (Modified: Panelius et al. 1988, FinOHTA 1997).
Il contesto sanitario attuale impegnato nella soddisfazione di crescenti bisogni assistenziali con risorse limitate sia in termini economici, che di personale e di spazi, impone l’utilizzo del Technology Assessment al fine di compiere le scelte corrette relativamente all’introduzione di tecnologie, valutando l’appropriatezza delle procedure diagnostico-terapeutiche, delle tecnologie da utilizzare nell’assistenza e dei modelli organizzativi per ottenere una ottimale allocazione delle risorse.
Per “tecnologie” intese come applicazione pratica delle conoscenze scientifiche e di altro tipo predisposte a risolvere i problemi pratici (Office Technology Assessment, 1978) e quindi capace di prevenire, curare, e diagnosticare una malattia, si intendono sia gli interventi terapeutici e riabilitativi, sia gli strumenti, le apparecchiature, le procedure mediche e chirurgiche, che i farmaci, i protocolli di intervento e d’assistenza, le applicazioni informatiche come la cartella clinica elettronica ed i sistemi organizzativi e di supporto nell’ambito dell’assistenza sanitaria.
La valutazione delle tecnologie è sempre più legata al suo valore, al beneficio che scaturisce dal suo impiego per il miglioramento della salute e quindi per il miglioramento degli outcome dei pazienti, piuttosto che al costo.
Il Piano Sanitario 2003-2005 incoraggia strategie di miglioramento della qualità dell’Assistenza Sanitaria e infatti al punto 2.3 si riconosce la necessità di “garantire e monitorare la qualità dell’assistenza sanitaria e delle tecnologie biomediche…. tramite azioni volte a promuovere la conoscenza dell’impatto clinico, tecnico ed economico dell’uso delle tecnologie, anche con la comparazione tra le diverse regioni italiane; mantenere e sviluppare banche dati sui dispositivi medici e sulle procedure diagnostico-terapeutiche ad essi associati, con i relativi costi, attivare procedure di bench-marking sulla base di dati attinenti agli esiti delle prestazioni”. Ancora il Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 afferma:…è necessario che anche in Italia si riconosca che l’ HTA è una priorità, ed è necessario sviluppare la promozione dell’uso degli strumenti di HTA, mettendo in comune le conoscenze sul tema, già in parte presenti in alcune realtà regionali ed aziendali. “La valutazione delle tecnologie sanitarie, intesa come insieme di metodi e strumenti per supportare le decisioni, si rivolge ai diversi livelli decisionali secondo modelli operativi differenziati, rivolti a fornire supporto a:
– decisioni di politica sanitaria (adozione, diffusione e finanziamento di nuove tecnologie);
– decisioni “manageriali” di investimento in nuove tecnologie a livello aziendale e per la promozione di un utilizzo appropriato delle tecnologie medesime tramite l’elaborazione di protocolli;
– decisioni cliniche, per la diffusione di “modelli di definizione e diffusione degli standard qualitativi e quantitativi.”