(Tratto da “Hospital & Public Health” n.4, Ottobre-Dicembre 2008)
Sostenibilità economica e sistemi sanitari
I moderni sistemi sanitari affrontano oggi sfide particolarmente gravose: l’invecchiamento della popolazione, la progressiva qualificazione della domanda di servizi da parte della popolazione che sfiora il “consumismo sanitario”, l’avanzamento tecnologico, sono fattori che spingono verso l’alto la spesa nei sistemi sanitari e ponendo seri problemi di sostenibilità. Se da un lato si celebrano i grandi traguardi della medicina e si realizzano strutture ospedaliere sempre più tecnologicizzate, dall’altro scopriamo che i grandi mali dei sistemi sanitari sono proprio l’insostenibilità economica e le disuguaglianze che si registrano nell’accesso ai servizi. Gli studi più recenti dimostrano che anche nei sistemi sanitari a base sociale come il nostro aumenta la proporzione di persone che finiscono in povertà per coprire spese sanitarie “catastrofiche”. D’altro canto si dimostra che l’accessibilità ai servizi varia significativamente in relazione a variabili socio-economiche, tra le prime proprio il livello formativo e culturale spesso associato con il livello di reddito Il Servizio sanitario nazionale in Italia non fa eccezione.
La sostenibilità economico-finanziaria del servizio sanitario in Italia è da almeno un decennio al centro del dibattito politico e tecnico del Ssn. Il nostro sistema sanitario negli ultimi 15 anni, come testimoniato dal Grafico 1, ha costantemente operato al di là delle proprie disponibilità economiche. Il finanziamento è stato sistematicamente inferiore alla spesa registrata e ciò ha portato all’accumulazione di enormi disavanzi sistematicamente ripianati.
In questa dinamica l’introduzione del principio dei LEA – Livelli Essenziali di Assistenza (D.lgs n. 229/99) e l’avvio del federalismo sanitario (D.lgs n. 56/00), ha modificato lo scenario in senso “formale” ma non “sostanziale”. Il sistema ha continuato ad accumulare disavanzi, concentrandoli, però, in quelle Regioni che non hanno colto lo stimolo offerto dal sistema federale a riequilibrare i propri sistemi di offerta per rendere la sanità sostenibile con le risorse a disposizione. I recenti sviluppi con l’identificazione delle 6 Regioni (Lazio, Campania, Sicilia, Abruzzo, Molise e Liguria) costrette per il deficit eccessivo a stringenti piani di rientro, stanno portando ad una riduzione di questo squilibrio ma non potranno certamente risolvere un problema che è strutturale.
Grafico 1. Finanziamento e Spesa Sanitaria del Ssn (1992-2006)
Fonte: Ministero della Salute, NSIS
La tavola che segue riporta la comparazione di alcuni indicatori fondamentali per la comprensione della sostenibilità, nel tempo di questa situazione. Aldilà della capacità di alcune Regioni di riequilibrare la propria struttura d’offerta attraverso interventi in grado di incidere sui costi della produzione dei servizi piuttosto che sui servizi stessi, la sensazione è che questi sforzi potrebbero non essere sufficienti.
Negli ultimi anni, la pressoché assoluta stagnazione dell’economia non ha permesso di generare quelle extra-risorse che sarebbero state utili a dare copertura ad una crescita della spesa sanitaria che è stata enormemente superiore.
Abbiamo assistito ad una continua ricorsa del finanziamento Ssn rispetto alla spesa sanitaria con l’intento di contenere la crescita dei disavanzi. La situazione da questo punto di vista è sicuramente migliorata negli ultimi anni. E’ innegabile però che la riduzione dei disavanzi non è dipesa solo dalla riduzione dei costi di gestione del Ssn, ma soprattutto è l’ effetto di un crescente finanziamento.
Il problema fondamentale è che la rincorsa del finanziamento rispetto ad una spesa crescente in condizioni di economia in stagnazione non rendono sostenibile nel tempo il Servizio sanitario nazionale ponendolo di fronte ad un serio rischio strutturale.
2001 |
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
Somma 2001-2007 |
|
Crescita del PIL (% reale) |
1,8 |
0,4 |
0,3 |
1,2 |
0 |
1,5 |
1,7 |
6,9 |
Spesa sanitaria (Variazione %) |
8,3 |
4,7 |
2,9 |
7,5 |
5,8 |
5,5 |
3,6 |
38,3 |
Finanziamento Ssn (Variazione %) |
8,2 |
6,1 |
3,9 |
4,9 |
7 |
4,5 |
4,8 |
39,4 |
Tavola 1. Variazione PIL, Finanziamento Ssn e Spesa sanitaria (2001-2007)
Fonte: Ministero della Salute. Presentazione del Direttore della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, Dott. Filippo Palumbo al Congresso Nazionale dei Giovani Chirurghi, Capri 28 aprile 2008