Metodi
L’Health Technology Assessment che nasce con l’obiettivo di fornire gli input necessari ai processi decisionali nell’interpretazione della complessità del processo di analisi (2), va intesa come processo di valutazione su una tecnologia e le varie alternative, che prende in considerazione oltre gli aspetti sanitari, gli aspetti legali, quelli etici e quelli economici
L’HTA è un processo:
• multistrutturato, in quanto richiede la raccolta e la elaborazione sistematica dei dati relativi alla tecnologia oggetto di studio congiuntamente alla ricerca di modelli di analisi e di valutazione della tecnologia stessa;
• multidimensionale, poiché l’analisi deve prendere in considerazione le diverse prospettive e punti di vista che tengano conto:
– della qualità e sicurezza,
– dell’appropriatezza sia clinica che organizzativa, attraverso la predisposizione di specifici protocolli;
– della produttività intesa come una valutazione degli effetti che le nuove tecnologie hanno sui costi sanitari e delle conseguenze derivanti dall’allocazione di risorse fra differenti programmi;
– dell’iniziativa come abilità dei gestori di indirizzare le nuove tecnologie verso le priorità individuate.
• pratico, concretizzandosi in un modello semplice ed essenziale per descrivere tale processo e finalizzato alla decisione di allocazione delle risorse.
L’obiettivo consiste nell’individuazione di una metodologia di analisi che consenta di valutare tutte le possibili alternative che permettano l’ottimizzazione dei processi di acquisizione dei prodotti tramite uno attento studio degli effettivi bisogni degli utenti, delle alternative tecnologiche disponibili e delle relative implicazioni operative sulla struttura.
Le tecnologie non nascono “usabili e “affidabili” a prescindere da chi le utilizza, ma lo diventano quando l’uso in un contesto pratico le costruisce come tali al fine di compiere le scelte corrette relativamente all’introduzione di tecnologie, valutando l’appropriatezza delle procedure diagnostico-terapeutiche, delle tecnologie da utilizzare, come tecnologie in uso, non come semplice oggetto/prodotto, ma come pratica sociale costruita dentro relazioni e azioni, che le attribuiscono significato e stabilizzano l’uso di un oggetto tecnologico entro la comunità medico-sanitaria che lo impiega nelle sue pratiche quotidiane (Gherardi e Strati 2004).
La tecnologia sanitaria è strettamente connessa alla realtà aziendale ed è parte integrante del disegno organizzativo e pertanto i principi di valutazione devono tener conto delle risorse e competenze disponibili.
Il settore sanitario si distingue da altri settori per la complessità dei processi, per l’interazione di diversi fattori come l’ambiente, le tecnologie, i professionisti, l’organizzazione e i pazienti, la cui integrazione influisce sull’esito della prestazione sanitaria.
La risorsa umana all’interno del sistema rappresenta un fattore di criticità in quanto le dinamiche di lavoro sono complesse e la performance individuale variabile e i risultati dei processi non sono sempre prevedibili o riproducibili.(3)
La sicurezza dei pazienti rappresenta una dimensione della qualità che deve essere parte integrante dell’intero sistema in cui devono combinarsi i fattori umani ed organizzativi.
Le conoscenze sull’efficacia relativa o effectiveness orientano le scelte verso quella tecnologia che consente ai pazienti di conseguire i migliori risultati all’interno del contesto in cui si trova, le valutazioni economiche e quindi l’efficienza conducono le scelte sull’utilizzo delle tecnologie che a parità di risultato utilizzano un numero inferiore di risorse.
La sicurezza dei pazienti invece richiede che quella stessa tecnologia efficace ed efficiente deve essere utilizzata nel modo corretto e vengono presi in considerazione criteri quali la precisione /accuratezza, l’affidabilità, l’impatto anatomico, biologico e psicologico e gli outcome di salute.
La sicurezza, nell’ambito di una prima valutazione condotta durante il processo di HTA, rappresenta il giudizio del valutatore sull’accettabilità del rischio, misurato dalla probabilità di accadimento di un evento avverso e della sua gravità, associato all’utilizzo della tecnologia in situazioni specifiche.(4) Pertanto l’introduzione di una nuova tecnologia all’interno di una struttura sanitaria deve prevedere sia un’analisi degli aspetti tecnico-prestazionali in relazione alle esigenze cliniche sia un esame delle caratteristiche di rischio correlate all’utilizzo della specifica tecnologia .
Un valido sistema di Gestione delle Attività Tecniche deve essere basato sull’approccio per processi che prevede:
• l’individuazione delle aree critiche dove intervenire prioritariamente;
• la definizione di standard qualitativi da applicare e monitorare costantemente per prevenire l’errore;
• l’attuazione di un piano strategico;
• la realizzazione di un programma d’informazione e formazione;
• l’impiego di tecnologie che supportano le attività tese a conseguire una maggiore informatizzazione dei processi;
• il potenziamento degli strumenti di feedback elaborando una partnership con il gruppo di lavoro ai fini del miglioramento della gestione del processo in corso.
Pertanto l’Health Technology Assessment rappresenta l’approccio migliore per orientare le scelte di politica sanitaria in tema di gestione delle attività tecniche proprio grazie alle sue caratteristiche di multidisciplinarietà e trasversalità.
Risultati
Cardarelli:Ospedale aperto
Un ospedale architettonicamente aperto al quartiere, che si rinnoverà sia all’interno che all’esterno, sarà accessibile direttamente ala metropolitana e collegato con altre strutture sanitarie. Farà da precursore ad un più vasto progetto che prevede la riqualificazione della zona ospedaliera collinare di Napoli.
Entro il 2009 dovrebbe essere pronta una sala d’accoglienza con una vetrata che affaccia su quello che è stato chiamato il”belvedere Cardarelli”, sarà allestita una biblioteca e un centro congressi attrezzato anche per concerti ed esposizioni artistiche.
Inoltre, entro il 2012 saranno consegnati alla città un nuovo terminal per gli autobus, un sottopasso di collegamento dell’A.O.R.N. A. Cardarelli con le stazioni della metropolitana Colli Aminei, Rione Alto e Policlinico, e, infine, un “parco urbano” e un “parco dell’arte” che segneranno in maniera completa l’apertura al resto del quartiere.
Cardarelli: La gestione del patrimonio immobiliare attraverso il Global Service.
Il Global Service comprende:
? lavori di riqualificazione di opere: edili, impiantistiche e a verde;
? lavori di manutenzione straordinaria di impianti (idrotermosanitari, di condizionamento, elettrici, di clorazione, elevatori), di opere edili e altre opere, quali: antincendio; gas medicali; opere a verde, etc.
? servizi a canone di conduzione e manutenzione degli impianti (idrici, termici, di condizionamento, elettrici) del gas combustibile e della clorazione acque reflue;
? altri servizi a canone, quali:
– servizio energia con fornitura del combustibile;
– servizio di manutenzione edile e strutturale;
– servizio per la conduzione e manutenzione dell’impianto dei gas medicinali;
– servizio di manutenzione impianto antincendio;
– servizio per la pulizia e sanificazione dei canali dell’aria,
– servizio per la conduzione e manutenzione impianti elevatori;
– servizio per la manutenzione di aree verdi ;
– servizio di governo del global service
Si tratta di un’innovazione che comporta dei cambiamenti importanti che fanno passare da un concetto di manutenzione – costo a quello di manutenzione – garanzia e dal concetto di acquisto di un servizio all’acquisizione di un risultato. Il global service regola in maniera integrata, articolata e completa i servizi gestionali e manutentivi. Un servizio che risponde ad una nuova filosofia che vede riservato al Cardarelli l’indirizzo e il controllo e non la gestione e la manutenzione diretta del patrimonio immobiliare.
Cardarelli: La gestione delle tecnologie biomediche attraverso il SIC esterno.
Il ricorso ad una società di servizi cui delegare in toto la gestione del parco tecnologico si è avuto per una serie di motivi. da un lato, la presenza di apparecchiature dalla tecnologia sempre più elevata che richiede la necessità di competenze sempre più specifiche, nonché di personale in grado di garantire sia una scelta corretta in fase di acquisizione, sia il corretto utilizzo e conservazione del bene, dall’altro, la difficoltà nel poter procedere ad assunzione di personale e i costi elevati, in termini di assunzione e di formazione del personale, di allestimento dei laboratori, di esercizio delle attività, incompatibili con la contrazione della spesa sanitaria.
Gli effetti sono stati:
? costi certi;
? interlocutore unico per la gestione delle apparecchiature elettromedicali;
? disponibilità di personale competente per lo svolgimento delle attività.
Cardarelli: L’Energy Management.
L’obiettivo prioritario è operare scelte che comportino la razionalizzazione dei consumi energetici al fine di perseguire:
? vantaggi di carattere economico;
? benefici ambientali;
? positivi risvolti sociali;
attraverso i seguenti strumenti:
? analisi approfondita dei consumi energetici;
? censimento energetico del sistema edificio-impianto;
? stima del potenziale risparmio energetico ottenibile nella gestione
? del sistema edificio-impianto;
? proposte di interventi che comportino la riduzione strutturata e sistematica dei consumi energetici e dei relativi costi.
La finalità strategica del progetto portato avanti dalla Direzione Tecnica, non è soltanto quella di operare una riqualificazione energetica, ma, anche e, soprattutto, fare dell’A.O.R.N. A. Cardarelli un punto di riferimento nazionale ed internazionale in materia di efficienza energetica delle strutture ospedaliere.