Aggiudicazione sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa, applicazione dei contratti di lavoro, incentivi alle imprese iscritte negli elenchi di merito e clausola sociale a garanzia della continuità occupazionale. È quanto prevede, in estrema sintesi, il protocollo siglato il 9 gennaio scorso dalla Regione – assessorato Politiche per la salute insieme a Cgil, Cisl e Uil Emilia-Romagna per le procedure di affidamento in appalto di beni e servizi che verranno svolte nel settore sanitario da Intercent ER, dalle Ausl, dalle Aziende ospedaliere, ospedaliero-universitarie e partecipate.
I firmatari dell’accordo hanno concordato di rafforzare, nei bandi di gara, i requisiti di qualità, valorizzando il rating di legalità, incentivando imprese e operatori economici iscritti negli elenchi di merito. Si è deciso di adottare, tenendo conto del decreto legislativo 50 del 2016, come criterio selettivo per l’aggiudicazione degli appalti, l’offerta economicamente più vantaggiosa, e non quella al massimo ribasso.
L’accordo prevede inoltre, a garanzia della continuità occupazionale, la clausola sociale (che offre dunque garanzie ai lavoratori di poter continuare a svolgere il proprio lavoro anche nel caso in cui l’azienda da cui dipendono non dovesse vincere l’appalto), e l’obbligo di applicazione dei contratti di lavoro nazionali e territoriali di settore, anche da parte dei subappaltatori.
Verrà stabilito un sistema di sanzioni legato al mancato rispetto degli obblighi contenuti nell’offerta, compresa la rescissione del contratto d’appalto; si prevede la responsabilità di chi affida l’appalto nella verifica del rispetto delle norme su salute e sicurezza sui posti di lavoro. Infine, verrà istituito, nell’ambito dell’Osservatorio previsto dal Testo unico per la promozione della legalità della Regione Emilia-Romagna, un’apposita sessione inerente gli appalti nel servizio sanitario regionale.