A sei mesi di distanza dal Congresso di Padova, ANMDO continua a guardare al futuro. Dal 3 al 5 giugno a Torino si svolgerà il 45° congresso nazionale dal titolo “Il futuro degli ospedali: analisi, integrazione, azioni“. Nella tre giorni organizzata dall’Associazione Nazionale Medici di Direzione Ospedaliera si analizzerà l’Ospedale dall’osservatorio privilegiato delle Direzioni, con l’obiettivo di dare un senso alle numerose trasformazioni e richieste delle Organizzazioni nazionali e internazionali della Sanità e governarle in un’ottica di sistema.
E’ di pochi giorni fa la risoluzione firmata a Ginevra dall’Assemblea mondiale della sanità, in cui l’Oms invita gli Stati membri a intensificare gli sforzi contro il fenomeno dell’antibiotico-resistenza. Risoluzione che si aggiunge alla decisione della Corte dei Conti Europea di attivare un audit per monitorare le azioni implementate dagli Stati Membri per combattere efficacemente il fenomeno dell’antibiotico resistenza e delle morti correlate.
Le Infezioni Correlate all’Assistenza rimangono infatti una delle problematiche più serie, gravata da conseguenze sempre più pesanti sia in termini di mortalità che di contenzioso medico legale, che devono affrontare oggi gli ospedali e Sistemi Sanitari. Per questo nel rispetto delle specificità locali, il D.M. n.70/2015 diventa uno stimolo a promuovere cambiamenti strutturali nell’assistenza ospedaliera attraverso il rispetto degli standard e l’impegno per la sicurezza delle cure, il miglioramento della qualità dell’assistenza e la ricerca dell’appropriatezza.
Ed è proprio in questo contesto che si affronterà il tema dell’Innovazione nei servizi di supporto ospedalieri e che si inserisce l’esperienza di COPMA e del Sistema PCHS, l’innovativo sistema di sanificazione e igiene che può contribuire a ridurre sensibilmente le ICA contratte negli ambienti ospedalieri, a beneficio dei pazienti e del sistema Sanità.
Il Sistema di Sanificazione PCHS rappresenta oggi una soluzione innovativa ed efficace per la lotta alle infezioni ospedaliere capace di ridurre del 52% le infezioni contratte negli ambienti ospedalieri nonché i costi correlati del 75%. Una soluzione suffragata da ricerche scientifiche condotte da importanti centri ricerca universitari indipendenti e pubblicate su riviste scientifiche quali Plos One e Infection and Drug Resistance.