(tratto da “GSA Regionale PMI, n.1/2010)
Cinque associazioni della piccola imprenditoria hanno unito le forze. A Reggio Emilia i presidenti nazionali di Cna e Confcommercio hanno presentato il nuovo progetto che li vede assieme a Confesercenti, Confartigianato Imprese e Casartigiani.
Ha raccolto una partecipazione qualificata ed attenta il Convegno organizzato il 18 giugno scorso da CNA sotto lo slogan “ Insieme,la nuova voce delle PMI” che ha presentato e riflettuto sul nuovo soggetto unitario “R.E.TE; Imprese Italia” costituito a livello nazionale attraverso la convergenza di cinque tra le massime associazioni di rappresentanza della piccola imprenditoria.
Il saluto di Tristano Mussini, Presidente di CNA Reggio Emilia ha toccato le tematiche che più stanno a cuore agli imprenditori, lo sviluppo della crisi, i segnali contraddittori che informano la cosiddetta “ripresina” le prospettive della futura competitività basata sulla innovazione di prodotto e di processo, fino a soffermarsi sulla necessità di orientare gli interessi della piccola imprenditoria in una prospettiva unitaria che dia più forza e più “voce” agli imprenditori .
“Il modello che ci viene proposto con Rete Imprese Italia, che mette insieme CNA, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Casartigiani, è davvero positivo: per una volta non ci si divide ma si uniscono le forze per sostenere ancor di più e meglio le imprese nella loro fatica quotidiana e nella loro voglia di innovarsi – ha sottolineato Tristano Mussini – ma il progetto ha anche l’obiettivo del miglioramento del sistema paese”.
Al presidente CNA, hanno fatto eco il sindaco Delrio e la presidente Masini che, nel portare il saluto delle Istituzioni, hanno espresso il loro apprezzamento per l’iniziativa ritenuta utile anche per costruire quel gioco di squadra necessario per uscire dalla crisi economica che ha colpito pesantemente il nostro territorio. Il sindaco ha criticato la logica dei tagli decisi dal Governo, la presidente della Provincia ha sottolineato la necessità di garantire un futuro di qualità ai giovani ed ha salutato l’ iniziativa delle cinque associazioni imprenditoriali come la storica caduta di un muro.
Il presidente Enrico Bini, ha invece sottolineato l’impegno a 360 gradi dell’ente camerale per sostenere il sistema produttivo in questi tempi difficili, attraverso interventi concreti di carattere finanziario.
Il tema è stato affrontato poi dal segretario provinciale CNA, Giorgio Allari che, dopo aver ricevuto il saluto pubblico da parte della CNA di Reggio (Allari va in pensione dal 30 giugno – ndr) ha svolto la relazione introduttiva al confronto tra i presidenti Malavasi e Sangalli.
Ripercorrendo i percorsi storici che hanno portato alla attuale situazione della rappresentanza, alla luce della necessità di procedere verso un cammino unitario che gradualmente si estenda anche ai livelli provinciali, Allari ha sottolineato come l’evoluzione del processo non debba essere confusa con un unanimismo generico ma portare a poche rappresentanze unitarie.
“Le associazioni interessate devono creare un nuovo assetto del pluralismo della rappresentanza imprenditoriale in Italia – ha continuato Allari – basato sulla effettiva differenza tra gli interessi che si rappresentano e che, nel nostro panorama, si distinguono schematicamente tra interessi della micro e della piccola e media impresa ed interessi della grande impresa, dell’industria pubblica e privata e della finanza”.
Momento cruciale della serata è stato il confronto, guidato dal giornalista di Repubblica Luigi Carletti, che ha visto il Presidente Nazionale CNA Ivan Malavasi e l’ospite d’onore Carlo Sangalli, Presidente Nazionale di Confcommercio e Presidente di turno della neocostituita “R.E.TE Imprese Italia” , alternarsi nell’affrontare le principali tematiche che stanno a cuore a tutta la piccola imprenditoria e ad illustrare le motivazioni che hanno portato alla nascita del nuovo soggetto unitario.
“Per le imprese le associazioni devono essere luoghi di competenze. Per questo si deve lavorare insieme; associazioni ,Comune ,Provincia , Camera di Commercio, che è la casa delle imprese; non si debbono far prevalere gli interessi particolari ma il bene comune del sistema produttivo”.
Parole che rappresentano un invito a superare , anche a livello locale, ogni tipo di contrasto . Le ha pronunciate il presidente nazionale CNA, Ivan Malavasi nel corso del confronto che ha polarizzato l’attenzione di una platea gremitissima.
“Non sono importanti le differenze ideologiche ma l’atteggiamento nei confronti delle istanze poste dalle imprese – ha sottolineato Sangalli – Rete, Imprese, Italia è il risultato di un percorso durato quattro anni che vuole dare più forza alle piccole imprese. Insieme, raggiungiamo posizioni comuni che poi sottoponiamo al Governo, al di là dei diversi orientamenti politici. Non c’è un governo amico: c’è un governo che lavora per rilanciare il paese con il concorso di tutte le forze economiche, in particolare del mondo delle PMI, che rappresentano il cuore dell’imprenditoria nazionale”.
Inevitabile un accenno alla manovra finanziaria definita con luci e ombre, forte è stato il riferimento al tema della legalità definita da entrambi i presidenti, “la precondizione per l’affermazione di un corretto sviluppo del paese; la legalità intesa non solo come rispetto delle leggi o come repressione della criminalità, ma come modalità operativa del fare impresa e dell’essere istituzioni.”
Nel mirino di Sangalli e di Malavasi sono finiti anche i tempi lunghi con cui Stato ed Enti Locali pagano le imprese secondo una pessima tradizione tutta italiana: anche questo concorre a creare un clima di incertezza per il rispetto delle regole. “Troppo spesso in Italia si ha l’idea che non rispettare le regole sia normale: dobbiamo assolutamente combattere questa convinzione troppo diffusa” ha sottolineato il presidente nazionale di Confcommercio.
Gli ha fatto eco Malavasi ricordando come i territori infestati dalla mala pianta dell’illegalità, siano anche quelli dove l’imprenditoria non cresce.
Dal confronto si è poi evidenziato in modo chiaro che il progetto unitario ha già raggiunto un primo obiettivo concreto: un incontro al Quirinale con il presidente Napolitano che si è proprio svolto la mattina del 18 giugno, giorno del convegno reggiano.
Il percorso, non facile, con cui RETE, Imprese, Italia, è solo un inizio: ora bisogna continuare l’impegno a farlo crescere a livello nazionale anzitutto, perché, il messaggio è stato piuttosto chiaro, “non è automatico un trasferimento tout court del progetto sui territori”.
Un’alleanza con basi solide sembra essere nata, almeno a giudicare dalla sintonia che i due presidenti di CNA e Confcommercio hanno evidenziato di fronte a una platea numerosa che non gli ha lesinato applausi e consensi.