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Sorpresa Anac

Doccia fredda dell’ultim’ora: la recentissima pubblicazione, da parte dell’Anac, dei prezzi di riferimento per i servizi di pulizia e sanificazione in ambito sanitario, prende in contropiede non solo le imprese e le associazioni datoriali, ma anche gli stessi rappresentanti delle committenze pubbliche che, riuniti nel “Tavolo committenza-imprese” promosso da PA net e insediatosi presso IntercentER, stavano lavorando proprio per fornire all’Anac una “base informativa” per stabilire i prezzi di riferimento in ambito sanitario.

Va detto che quello di fissare i prezzi di riferimento è uno dei tanti compiti che spettano all’Anac, la quale, come sappiamo, ha ereditato numerose funzioni dall’ex Avcp.  L’art. 17 del decreto-legge 6 luglio 2011 n. 98 (“Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”), convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011 n. 111, e s.m.i., attribuisce infatti all’Osservatorio dei contratti pubblici il compito di pubblicare, a partire dal primo luglio 2012, le elaborazioni dei prezzi di riferimento relativamente a dispositivi medici, farmaci per uso ospedaliero, servizi sanitari e non sanitari individuati dall’Agenzia per i servizi sanitari regionali (AGENAS) tra quelli di maggiore impatto sulla spesa sanitaria complessiva.

E così l’Autorità anticorruzione si è mossa parallelamente seguendo il “vecchio” Cronoprogramma dell’Osservatorio: acquisizione da AGENAS dell’elenco di beni e servizi in ambito sanitario su cui basare la elaborazione dei prezzi; individuazione, attraverso la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP), delle stazioni appaltanti da coinvolgere nella rilevazione; predisposizione del questionario per la raccolta delle informazioni che integrano quelle presenti in BDNCP; indagine pilota presso alcune stazioni appaltanti per la verifica dell’adeguatezza del questionario; progettazione, sviluppo e test della procedura telematica per la rilevazione dei dati; rilevazione straordinaria dei dati informativi e assistenza alle stazioni appaltanti; controllo della coerenza/qualità dei dati pervenuti ed eventuali riscontri presso le stazioni appaltanti; analisi economico-statistica dei dati pervenuti/elaborazione dei prezzi di riferimento; pubblicazione dei prezzi di riferimento a partire dal 1° luglio 2012.

L’indagine ad hoc predisposta dall’Osservatorio per la determinazione dei prezzi, ha visto partecipi le principali stazioni appaltanti operanti in ambito sanitario su tutto il territorio nazionale. Queste ultime sono state selezionate, su base regionale, attraverso la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, tra quelle che presentavano la spesa più rilevante in ambito sanitario. La scelta di effettuare la rilevazione su base campionaria è derivata dall’esigenza di rispettare gli stretti termini previsti dalla legge per la pubblicazione dei prezzi garantendo, nel contempo, la qualità dei dati raccolti attraverso un’attività di supporto alle amministrazioni coinvolte nella fase di caricamento e invio dei dati. L’indagine si è svolta nel mese di aprile 2012 ed ha riguardato gli acquisti di beni (ultimo contratto a partire dal 31 dicembre 2009) e servizi (ultimo contratto in corso) gestiti direttamente dalle stazioni appaltanti interpellate.

I prezzi acquisiti con l’indagine sono stati oggetto di operazioni di riclassificazione, correzione e conversione del dato per essere successivamente elaborati ai fini del rilascio dei prezzi di riferimento. In particolare, una volta completata la raccolta dei dati è stata effettuata un’analisi preliminare della variabilità delle distribuzioni volta ad individuare eventuali valori anomali. Dato l’obiettivo più generale di contenimento della spesa, la verifica dei valori anomali ha riguardato in prevalenza i prezzi compresi tra i valori minimi e gli altri valori rappresentativi della distribuzione come la media e la mediana. Ove possibile sono state utilizzate tecniche statistiche per la correzione dei dati anomali. In tutti gli altri casi, si è scelto di ricontattare telefonicamente o per via e-mail le stazioni appaltanti al fine di una verifica puntuale delle informazioni trasmesse.

Per tutte le categorie di beni e servizi oggetto di indagine si fornisce un prezzo di riferimento inferiore al prezzo mediano, sempre in un’ottica di contenimento della spesa. Oltre al prezzo di riferimento viene, comunque, pubblicato anche il prezzo mediano. Quest’ultimo, infatti, può costituire un utile termine di confronto in tutti quei casi in cui il prezzo di riferimento, che per sua natura costituisce una misura sintetica dei prezzi comunicati, non riesca pienamente a dar conto dell’eterogeneità, anche qualitativa, dei beni e servizi acquistati. I prezzi rilasciati vanno comunque interpretati con cautela tenuto conto dell’eterogeneità che spesso caratterizza i beni ed i servizi acquisiti e, talvolta, del modesto numero di osservazioni raccolte. Il lavoro fin qui svolto potrà essere sviluppato attraverso il rilascio di prezzi di ulteriori categorie di principi attivi, dispositivi medici e servizi e con la partecipazione di soggetti istituzionali quali AGENAS, Ministero della salute e Ministero dell’economia.

Fra le categorie di beni e servizi sinora individuate (principi attivi, dispositivi medici, servizio di ristorazione, servizio di lavanderia, materiali da guardaroba, prodotti di cancelleria) vi sono anche i servizi di pulizia, come da Delibera n. 213 del 02 marzo 2016. E qui si entra nel vivo: il sistema di calcolo dei prezzi, effettuato con la metodologia dei “percentili”, mette a confronto attraverso un foglio di calcolo excel i prezzi attualmente applicati in ogni singola struttura con i “prezzi di riferimento” ottenuti attraverso l’applicazione di complesse formule ad hoc per le diverse aree ospedaliere, segnalando se tali prezzi sono in linea o no con quelli, appunto, di riferimento. Un metodo di calcolo che sta già facendo molto discutere.


Fogli di calcolo e i dati trasmessi dalle stazioni appaltanti

Link “allegato A”

Guida operativa

Link documento tecnico

Link relazione Anac-Istat

Relazione AIR

 

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