Il decreto legge “Destinazione Italia”, entrato in vigore il 24 dicembre scorso, all’articolo 14 Misure di contrasto al lavoro sommerso e irregolare, è per le imprese un “campanello d’allarme” da valutare con molta attenzione. Due, essenzialmente, gli aspetti da tenere in considerazione: partiamo dal più evidente, contenuto nel comma b, che prevede un pesantissimo aggravio per le sanzioni relative al superamento delle 48 ore settimanali di lavoro e il mancato riconoscimento del riposo, settimanale e giornaliero; ritornando poi al comma a, questo prevede aggravi anche per il lavoro irregolare e le violazioni reiterate in materia di 81/2008, ossia tutela della salute e della sicurezza.
Il comma b, vedremo poi perché, solleva la questione più spinosa.
b) gli importi delle sanzioni amministrative di cui ai commi 3 e 4 dell’articolo 18-bis del decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, con esclusione delle sanzioni previste dall’articolo 10, comma 1, del medesimo decreto legislativo, sono decuplicate.