Quella dell’acquisto online dei prodotti chimici, complice la facilità di accesso alla rete da parte di sempre più numerosi soggetti, rischia di trasformarsi in una vera e propria “giungla” in cui vige la legge del più forte (o, in questo caso, del più furbo), a discapito della fiducia dell’acquirente (anche professionale, perché sono molte le imprese di pulizia, specie le meno strutturate, ad affidarsi alla rete), ma soprattutto della sicurezza e della sostenibilità ambientale.
Le leggi (quelle vere) però ci sono, e parlano molto chiaro. In caso di acquisto di prodotti chimici, ad esempio, fondamentale è conoscere la normativa speciale che prevede una tutela rinforzata proprio perché questi prodotti sono potenzialmente in grado di provocare danni o pericoli alla salute o all’ambiente. Se si pensa che ormai chiunque, con pochi semplici clic, è abilitato ad acquistare prodotti anche potenzialmente dannosi come biocidi, insetticidi o disinfettanti attraverso piattaforme di e-commerce oppure direttamente nei siti dei rivenditori, ben si capisce la rilevanza della questione.
A questo proposito, tra le norme da conoscere c’è la Direttiva 2017/2161 recentemente attuata in Italia con il dlgs 26/2023 a tutela dei consumatori sul web, in linea con il Codice del Consumo del 2005 (dlgs 206/05). Da segnalare anche il dlgs 790/2013 “antifrode”, che fissa le informazioni obbligatorie per chi vende online: dal prezzo ai dati di contatto, alle info sulle modalità di risoluzione.
Grande rilevanza hanno anche le regole europee contenute nei Regolamenti Reach, Clp e Biocidi (n. 1907/2006, 1272/2008 e 528/2012). Vi sono contenute previsioni dettagliate anche in merito ai messaggi pubblicitari che possono erroneamente indurre il consumatore ad acquisti incauti, ritenendo ad esempio il biocida naturale, innocuo o rispettoso dell’ambiente (si veda a proposito Tribunale I grado UE, sez. IX, sentenza n. 86/2020).
C’è poi l’obbligo di rispettare i “paletti” Reach per sostanze o miscele chimiche considerate di particolare pericolosità. Non mancano le sanzioni, perlopiù di carattere amministrativo, comminate dagli enti pubblici competenti e deputati ai controlli. Attenzione, però: nei casi più gravi si può addirittura arrivare all’imputabilità penale. A fronte di questi rischi, il consiglio è a suo modo semplice e lineare: affidarsi, anche online, a professionisti qualificati e certificati, dotati di know-how, conoscenze, esperienza e soprattutto professionalità. Così facendo non si sbaglia mai.