Dal cd. Decreto Milleproroghe (244 del 30 dicembre 2016), convertito nella Legge 19/2017, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 28 febbraio e in vigore dal 1° marzo, arrivano novità da far… tirare il fiato alle imprese. Nei mesi scorsi avevamo parlato di scadenze incombenti, a cui prestare attenzione: una di queste riguardava le modifiche alla disciplina del collocamento obbligatorio: l’obbligo di assumere un lavoratore disabile per i datori con almeno 15 occupati. Tale obbligo, secondo quanto previsto dal Dl 151/2015, come si ricorderà, sarebbe scattato al 1° gennaio 2017 (cioè al 1° marzo, vista la richiesta di avviamento entro i 60 giorni). Ebbene, il Milleproroghe lo fa slittare di un anno, vale a dire al 1° gennaio 2018, in riferimento ai datori che al 31 dicembre di quest’anno avranno 15 dipendenti computabili. E’ dunque rinviata di un anno l’abrogazione dell’art. 3, comma 2, della Legge n. 68/1999 disposta dall’articolo 3, del D.Lgs. n. 151/2015. Pertanto, i datori di lavoro che occupano da 15 a 35 dipendenti non sono tenuti ad assumere un lavoratore disabile entro il 1° marzo 2017. Fino al 31 dicembre 2017 continua ad applicarsi la normativa previgente, in base alla quale le aziende da 15 a 35 dipendenti hanno l’obbligo di effettuare l’assunzione di un lavoratore disabile entro un anno di tempo dal momento in cui viene effettuata una nuova assunzione, ossia la sedicesima.
La seconda scadenza prorogata, altrettanto importante perché rappresenta un notevole sgravio burocratico, è quella riguardante il differimento di comunicazione all’Inail per gli infortuni di almeno un giorno. E’ stato infatti differito dal 12 aprile 2017 al 12 ottobre 2017 il termine di decorrenza dell’obbligo di comunicazione, da parte del datore di lavoro e del dirigente della comunicazione telematica all’Inail degli infortuni che comportino l’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento. Il differimento è finalizzato a consentire all’Inail la predisposizione di un’apposita procedura informatica.
Link Milleproroghe decreto 244/16
