HomeNewsletterImprese di pulizia: emersione a ritmo serrato

Imprese di pulizia: emersione a ritmo serrato

Finalmente un’attività associativa volta a far emergere il comparto delle imprese di pulizia, servizi integrati, multiservizi. Anip-Fise, Associazione Nazionale Imprese di Pulizia e Servizi Integrati in seno a Confindustria, con la nuova presidenza di Lorenzo Mattioli, sta portando avanti una serie di iniziative su più fronti, in Italia e in Europa: dalle direttive europee su appalti e concessioni alla Legge-quadro sui servizi, dagli easy-job alle Pmi. Un “cambio di passo” per un settore che attende da tempo una normativa più chiara, regole più eque per gli appalti pubblici, lotta al sommerso e opportunità occupazionali.


Bruxelles

L’agenda di Mattioli, negli ultimi tempi, non ha avuto tempi morti: già il 4 dicembre la delegazione Fise era a Bruxelles a incontrare il relatore sulla proposta di direttiva Appalti pubblici Marc Tarabella e il relatore della direttiva sulle Concessioni Philippe Juvin, e a ricevere sostegno da Massimo Baldinato, responsabile Pmi presso il Gabinetto del vicepresidente CE Antonio Tajani. Un successo, visto che elementi della proposta di Legge sono stati recepiti all’interno della direttiva appalti pubblici approvata il 15 gennaio al Parlamento europeo.


Germania

Poco prima di Natale, il 16 dicembre, Mattioli è volato in Germania per studiare più da vicino l’esperienza dei mini-job insieme al ministro plenipotenziario Martina Nibbeling-Wriessnig e a Henning Grubè, responsabile per il sociale dell’Ambasciata tedesca. L’approfondimento ha riguardato gli strumenti legali e i modelli contrattuali necessari per creare nuove opportunità di lavoro, ed è stato avviato un progetto congiunto che porterà Fise Anip a formulare a breve una proposta legislativa per introdurre anche nel nostro paese forme innovative e tutelate di easy – job.


E Italia

Giusto il tempo di rientrare in Italia e il 18 dicembre Fise ha incassato il plauso del ministro della Difesa Mario Mauro per il progetto di Legge-quadro sui servizi. Mauro ha espresso interesse per l’iniziativa, che faciliterebbe l’accesso al mondo del lavoro dei giovani, promuoverebbe il lavoro regolare e la qualificazione di imprese e servizi. Il ministro ha dichiarato il proprio sostegno, anche in sede di Governo, per un veloce iter di approvazione della proposta, e ha indirizzato la propria struttura a recepire il progetto nello svolgimento delle procedure di appalto indette dal Dicastero, in special modo il criterio di aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa.


Creare occupazione, favorire l’emersione

L’anno nuovo non ha portato alcuna pausa ai lavori: il 28 gennaio, visita al vicepresidente del Consiglio Angelino Alfano. Questa volta il discorso si è incentrato sul versante della nuova identità giuridica che la Legge-quadro intende dare al settore e sulle importanti ricadute occupazionali. Importante l’intenzione di favorire, negli appalti pubblici, la qualità dell’offerta a scapito del ribasso sul prezzo. Alfano ha dichiarato il proprio sostegno anche in sede di Governo. Tra i suggerimenti avanzati da Mattioli, quello di istituire una funzione di governo con delega ai servizi. Non passano che due giorni ed ecco Mattioli a colloquio con Maurizio Sacconi, presidente della Commissione Lavoro e Previdenza sociale del Senato. Il tema è sempre la Legge quadro sui servizi, di cui Sacconi ha apprezzato le finalità, prestando attenzione alla proposta di istituire il Durc di cantiere e invitando Anip-Fise a sostenere i processi di innovazione e sviluppo tecnologico delle aziende, con modelli più flessibili di applicazione della clausola sociale che favoriscano la terziarizzazione da parte della committenza pubblica e privata.


Si va verso la ridefinizione del comparto

Si arriva al 5 febbraio, con la presentazione della proposta di Legge Quadro alla Commissione Attività Produttive della Camera, commentata così dall’onorevole Dario Ginefra: “Ci assumiamo la responsabilità di approfondire i contenuti presenti nella proposta di Legge-quadro e di calendarizzare a breve i prossimi appuntamenti di presentazione e confronto”. L’incontro è stato il momento istituzionale più significativo di un percorso avviato da tempo per la valorizzazione del progetto di rappresentanza del mondo dei servizi. Una legge di cui, ricostruendo il puzzle, si possono già individuare, seppure in modo ancora superficiale e sfuocato, i primi contorni: oltre a ridefinire il perimetro del comparto dei servizi integrati, spinge verso una maggiore qualità dei servizi offerti e nuove regole degli appalti che valorizzino la specificità del comparto servizi rispetto ai lavori, come indicato nelle ultime direttive europee. Una proposta normativa che piace anche all’Avcp (Autorità di vigilanza sui contratti pubblici), che auspica la qualificazione del settore, degli operatori e delle stazioni appaltanti e il conseguente efficientamento della spesa pubblica. E se è ancora troppo presto anche per le prime valutazioni, una cosa appare certa: si va verso una ridefinizione, che potrebbe rivelarsi epocale, dell’intero segmento.

CONTENUTI SUGGERITI