Interessante opportunità per le PMI. E’ finalmente apparso in Gazzetta Ufficiale, lo scorso 19 novembre, il decreto 23/9/2014, attuativo dei commi 1-3 dell’art. 6 del Dl Destinazione Italia (Dl 23/17/2013 n. 145 convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9). Questa legge, nell’ambito delle politiche di sostegno rivolte alle piccole e medie imprese, ha istituito a favore delle PMI (micro, piccole e medie imprese) un contributo fino a 10mila euro per l’adozione di interventi di ammodernamento tecnologico e digitalizzazione dei processi aziendali.
COSA FARE
Ecco dunque cosa fare per poter beneficiare del contributo
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha precisato che: “Per poter procedere, con provvedimento direttoriale, all’apertura dei termini per la presentazione delle domande, oltreché alla fornitura delle informazioni di dettaglio e della modulistica, bisogna tuttavia attendere l’adozione del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze che, come previsto dalla norma istitutiva del contributo,stabilisca l’ammontare dell’intervento nella misura massima di 100 milioni di euro”.
Sempre il decreto 23 settembre 2014 stabilisce, ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del decreto Destinazione Italia, lo schema standard di bando e le modalità di erogazione dei contributi.
L’intervento previsto è finalizzato a sostenere, tramite contributi in forma di Voucher di valore non superiore a 10.000,00 euro, l’acquisto di software, hardware o servizi che consentano:
a) il miglioramento dell’efficienza aziendale;
b) la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, tale da favorire l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro;
c) lo sviluppo di soluzioni di e-commerce;
d) la connettività a banda larga e ultralarga;
e) il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, attraverso l’acquisto e l’attivazione di decoder e parabole, nelle aree dove le condizioni geomorfologiche non consentano l’accesso a soluzioni adeguate attraverso le reti terrestri o laddove gli interventi infrastrutturali risultino scarsamente sostenibili economicamente o non realizzabili;
f) la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette piccole e medie imprese.
I servizi e le soluzioni informatiche devono essere acquisiti successivamente all’assegnazione del Voucher.
Ed ecco i soggetti beneficiari
“Possono presentare domanda per la concessione del Voucher di cui all’articolo 2, comma 2, le imprese in possesso dei seguenti requisiti:
a) qualificarsi come micro, piccola o media impresa (MPMI) ai sensi della raccomandazione 2003/361/CE, del 6 maggio 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea L 124 del 20 maggio 2003, recepita con decreto ministeriale 18 aprile 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 238 del 18 ottobre 2005, indipendentemente dalla loro forma giuridica, nonché dal regime contabile adottato;
b) non rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi dall’articolo 1 del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013;
c) avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale ed essere iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
d) non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
e) non aver ricevuto altri contributi pubblici per le spese oggetto della concessione del Voucher;
f) non trovarsi nella situazione di aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune”.