Tra poco saranno sei mesi. Tanto è ormai passato dall’introduzione della fatturazione elettronica nei rapporti “b2b” tra le imprese e la pubblica amministrazione, e già si danno i primi numeri. E dal 31 marzo prossimo l’obbligo, che ora è limitato a ministeri, agenzie fiscali ed enti di previdenza, sarà esteso verso tutte le altre PA. La piccola rivoluzione delle fatture elettroniche potrebbe far risparmiare al sistema-Italia, secondo le stime del Politecnico di Milano uscite a fine novembre, oltre 1 miliardo e mezzo di euro all’anno, due terzi a vantaggio delle amministrazioni, un terzo dei loro fornitori (le imprese potrebbero dunque risparmiare fino a 500 milioni/anno). Insomma, nel complesso 17 euro per ogni fattura trattata, di cui quasi sei resterebbero nel portafoglio delle imprese. Il che porterebbe, sempre secondo l’ateneo milanese, a un potenziale risparmio per il sistema-paese di circa 20 miliardi nei prossimi tre anni se entrassero a regime tutti gli altri sistemi di digitalizzazione di atti e documenti, dall’e-procurement ai pagamenti elettronici, fino alla de materializzazione di alcuni processi di e-government.
Numeri in crescita, il boom a ottobre
Una sfida da raccogliere, e che in parte è già avviata. Dopo un inizio a rilento, forse connesso al periodo estivo, l’emissione di fatture elettroniche verso la PA ha visto una brusca accelerazione in autunno, per arrivare a fine ottobre a registrare oltre 1 milione di documenti digitali (1 milione e 74 mila). Secondo l’Agenzia delle Entrate, da giugno a ottobre le fatture elettroniche emesse sono quasi decuplicate (dalle 44mila di giugno alle quasi 404mila di ottobre), con un balzo da settembre a ottobre di circa il 40%.
Ancora un margine enorme
Non male, ma il margine resta ancora enorme se si pensa ai 2 milioni di imprese fornitrici della PA (8 su 10 sono micro), per un giro d’affari di 135 miliardi di euro e un totale di circa 60 milioni di fatture verso pubbliche amministrazioni. Anche perché la “road map” della fattura elettronica è solo all’inizio: se dal al 6 giugno 2014, come dicevamo, le imprese hanno l’obbligo di emettere fattura elettronica verso i ministeri, le agenzie fiscali e gli enti di previdenza, dal 31 marzo dell’anno prossimo l’obbligo di fattura elettronica sarà esteso a tutti gli altri enti pubblici, compresi quelli locali (decreto 24 aprile 2014, convertito con modificazioni dalla legge 89 del 23 giugno 2014). Bisognerà attendere quella data, dunque, per verificare gli effetti a più ampio spettro della novità.
Come fare
Quanto al “come fare”, il Ministero dell’ Economia e delle Finanze fornisce servizi e strumenti informatici per la generazione, trasmissione e conservazione delle fatture nel formato previsto dal Sistema di Interscambio (art. 4, c. 1, DM 55/2013): Tali servizi sono disponibili gratuitamente per le PMI abilitate al MEPA sul sito www.acquistinretepa.it. Sul sito AgID sono inoltre fornite indicazioni “per il supporto per lo sviluppo di strumenti informatici “open source” per la fatturazione eletronica” (art. 4, c. 2, DM 55/2013). Al link sono disponibili tutte le informazioni utili per: Predisporre la FatturaPA; Firmare la FatturaPA; Inviare la FatturaPA; Dopo l’ invio della FatturaPA. Assistenza ed informazioni al numero verde 800 906 227.