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Extracomunitari non in regola, responsabile il datore

Il settore delle pulizie/multiservizi/ servizi integrati, si sa, rappresenta per molti una vera e propria “porta d’ingresso” al mondo del lavoro, con un’elevata percentuale di lavoratori extracomunitari alcuni dei quali, a un’analisi più approfondita, possono risultare non del tutto in regola con la documentazione necessaria per il soggiorno. In questi casi occorre fare attenzione: prima dell’apertura delle procedure di rimpatrio, al datore spettano oneri che possono rivelarsi anche molto pesanti.

A questo proposito, va tenuto ben presente il Decreto del Ministero dell’Interno datato 10 febbraio 2017, recante “Determinazione delle modalità e dei termini per garantire ai cittadini stranieri interessati le informazioni di cui all’articolo 6, paragrafo 2, della direttiva 2009/52/CE, che introduce norme minime relative a sanzioni ed a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare”, recepita con il decreto legislativo 16 luglio 2012, n. 109 (GU Serie Generale n.93 del 21-04-2017).

Tale decreto ha predisposto il modello con il quale, in fase ispettiva, informare il lavoratore straniero, assunto irregolarmente, dei propri diritti. Infatti il datore di lavoro che assume illegalmente un lavoratore straniero il cui soggiorno è irregolare è responsabile del pagamento di:

a) ogni retribuzione arretrata; il livello di remunerazione concordato è pari alle retribuzioni dovute in base ai contratti collettivi nazionali riferibili all’attività svolta per il livello e le mansioni indicate, che non devono essere, comunque, inferiori all’importo mensile previsto per l’assegno sociale per rapporti di lavoro domestico e non inferiori alle retribuzioni minime giornaliere rivalutate annualmente dall’INPS, ai sensi della legge 7 dicembre 1989, n. 389, per altri rapporti di lavoro;

b) un importo pari alle imposte e ai contributi previdenziali che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare in caso di assunzione legale del cittadino straniero, incluse le penalità di mora e le relative sanzioni amministrative.

Per garantire ai lavoratori stranieri assunti illegalmente il cui soggiorno è irregolare le informazioni di cui sopra sui propri diritti, e presentare denuncia nei confronti del datore di lavoro, è istituito il modello di cui all’allegato A del decreto, che costituisce parte integrante del presente decreto. Il modello riporta anche l’ufficio o ente che ha curato la notifica allo straniero, il luogo e la data in cui è stato notificato, nonché la firma dello straniero interessato. Il modello è notificato dall’Ufficio o Ente che opera il rintraccio dello straniero ed è consegnato in copia all’interessato e alla Questura competente, ai fini dell’adozione del provvedimento di rimpatrio.

Link Decreto in GU

 

 

 

 

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