Molti i temi del confronto. Ferma restando la volontà delle parti di chiudere rapidamente il negoziato, tutelando gli interessi di un’ampia platea di lavoratori, non si può negare che vi siano ancora diversi nodi da affrontare per arrivare a un documento condiviso e senza ombre. Su tutti quello dell’assenteismo, che come sappiamo è da tempo una “croce storica” del nostro settore, insieme alle problematiche relative a salute e sicurezza (altrettanto centrali in un comparto labour intensive come quello delle pulizie/ servizi integrati/ multiservizi), trattamento economico in caso di malattia, salari e durata e decorrenza del nuovo contratto, un tema molto importante vista la vacanza contrattuale ormai prolungata da più di 40 mesi.
Si è discusso anche in merito a un “contratto di ingresso” per i lavoratori neoassunti, visto che nel frattempo sono stati siglati altri Ccnl che prevedono l’inquadramento di figure professionali presenti anche nel “Multiservizi” ma a minore costo per le imprese. I prossimi incontri sono stati programmati per il 26 ottobre e l’8 novembre, a ribadire la volontà di stringere i tempi delle trattative.
Un’importante convergenza si è registrata sul tema del “ticket licenziamento”, che le imprese dovranno pagare anche per i cambi d’appalto a partire dal 1° gennaio 2017, se prima non si porrà rimedio. Un problema esterno al tavolo visto che è competenza del Governo, ma che non poteva certo lasciare indifferenti le parti sociali, che da tempo si battono congiuntamente per trovare una soluzione definitiva. A questo proposito è stato sottoscritto un documento congiunto con il quale si chiede all’Esecutivo il definitivo esonero.
Con molti ostacoli riparte il contratto
