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Cassetto previdenziale: attenzione alle novità

L’Inps, con messaggio n. 3082 del 3 agosto scorso, ha aggiunto un ulteriore tassello al nuovo processo di gestione per la verifica della regolarità contributiva ai fini della fruizione dei benefici normativi e contributivi previsti dalla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale (art. 1 comma 1175, della legge 27 dicembre 2006, n. 296). Come i più attenti ricorderanno, con il messaggio n. 2648 del 2 luglio 2018 è stato annunciato il rilascio e descritto il nuovo impianto di verifica della regolarità contributiva con il sistema Dichiarazione preventiva di agevolazione – D.P.A. Tale sistema, oltre a innovare il procedimento di verifica per il godimento di benefici normativi e contributivi, comporterà degli aggiornamenti della sezione “Regolarità contributiva”, all’interno del “Cassetto previdenziale aziende” > “Fascicolo elettronico del contribuente”.

Il nuovo messaggio fornisce ulteriori indicazioni sul funzionamento del nuovo sistema. A preoccupare molte imprese potrebbe essere il fatto c he, a partire dal rilascio del sistema D.P.A., gli operatori delle Strutture territoriali non avranno più la possibilità di effettuare la forzatura dei semafori, funzionalità che, come noto, aveva la finalità di risolvere e correggere situazioni di irregolarità determinate da disallineamenti procedurali o errori nella gestione delle evidenze.

Nelle ipotesi in cui, a seguito di verifiche d’ufficio ovvero su richiesta dell’interessato, risulti che l’irregolarità contributiva sia stata definita con un documento (Verifica regolarità contributiva) non corretto, lo stesso dovrà essere annullato; solo con la formazione del nuovo documento (Durc on Line) si determinerà una situazione di regolarità.

Un cambiamento che potrebbe generare situazioni di blocco, vista la presenza, negli archivi dell’Istituto, di situazioni anomale ormai cronicizzate che potrebbero determinare difficoltà non più sanabili attraverso l’intervento umano. Una previsione fatta dell’Inps stesso, che infatti precisa che “in considerazione del fatto che nella gestione di situazioni pregresse potrebbe porsi la necessità di dover intervenire manualmente sui semafori attraverso il sistema delle forzature, le Strutture territoriali potranno segnalare alla Direzione centrale Entrate e recupero crediti tale esigenza, dettagliatamente descritta e motivata.” Ma la prassi sembra comunque macchinosa e complessa.

Link messaggio Inps 3082

Link messaggio 2648 del 2 luglio

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