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Bonus sanificazione: non ci siamo ancora!

Dopo la grande delusione, arriva il rifinanziamento. Ma il rischio, più che concreto, è che si trasformi in una seconda doccia fredda. E’ dei giorni scorsi la notizia che le imprese italiane potranno contare su risorse aggiuntive -pari a 403 milioni di euro -per il credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro e l’acquisto dei dispositivi di protezione previsto dall’art. 125 del DL rilancio (34/2020). La modifica è intervenuta con la conversione in legge del DL “agosto” (104/2020), avvenuta con la L. 126 del 13 ottobre scorso (in S.O. n. 37, relativo alla G.U. 13/10/2020, n. 253).

Le nuove risorse vanno ad aggiungersi ai 200 milioni di euro già stanziati, che però avevano finito per deludere un po’ tutti, in quanto -come già abbiamo evidenziato in questa sede-, in luogo del prospettato 60% la cifra riconosciuta si era ridotta a un misero 9% o poco più, come comunicato l’11 settembre dall’Agenzia delle Entrate con non poca delusione da parte delle imprese clienti e, di riflesso, degli operatori del settore. Il motivo? Il numero davvero molto elevato di richieste, che aveva fatto sì che la “torta” venisse divisa in fettine risicate.

A proposito delle risorse aggiuntive, che portano dunque a 603 milioni l’intero plafond, si prevede che saranno distribuite tra i soggetti che hanno già presentato la comunicazione per il credito d’imposta nel periodo compreso fra il 20 luglio e il termine del 7 settembre, che dunque potranno fruire di un vantaggio più significativo, ma ancora -e qui sta il punto dolente- non sufficiente e soprattutto non in linea con le attese. Benino, dunque, ma solo “a metà”: una notizia che più che soddisfare continua a lasciare un bel po’ di amaro in bocca, perché in effetti con queste nuove risorse si passa solo al 28,3%: una percentuale che, a conti fatti, è ancora ben lontana -meno della metà- rispetto al 60% inizialmente sbandierato.

Il bicchiere, insomma, più che “mezzo pieno” continua ad apparire “mezzo vuoto”. Per estrema completezza è il caso di ricordare che il cosiddetto “bonus sanificazione”, come definitivamente chiarito sempre dall’Agenzia delle Entrate con la circolare 20/E del 10 luglio 2020, copre le spese sostenute in relazione alle attività indicate nei Protocolli vigenti, anche se eseguite da imprese di pulizia e disinfezione e non specificamente di “sanificazione”. Dunque ad essere coinvolta e abilitata al servizio è l’intera platea della imprese di pulizia/ multiservizi/ servizi integrati.

 

Link Legge 126/2020

Link DL 104/2020

Link per Circolare Agenzia Entrate

Link dl 34/2020

 

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