Nell’Unione Europea tutte le imprese dei diversi Stati membri possono partecipare alle gare di aggiudicazione degli appalti. In Italia il nuovo Codice dei contratti ha recepito le disposizioni sul DGUE (Documento di Gara Unico Europeo) nell’art. 85. Il DGUE serve a certificare la situazione finanziaria e l’idoneità delle imprese che esprimono la volontà di partecipare ad una procedura di appalto.
La Commissione Europea ha dato a questo proposito l’indicazione che dal prossimo 19 aprile 2018 diventerà obbligatorio l’appalto informatico. Saranno dunque ammesse offerte su modulo cartaceo solo fino al 18 aprile 2018. L’iter, stando sempre alla Commissione, si completerà entro ottobre 2018, data entro la quale sarà effettivamente presentare le offerte in forma elettronica, a tutte le amministrazioni aggiudicatrici dell’UE, attraverso il Documento di gara unico europeo.
Dal prossimo aprile, inoltre, non sarà più possibile discriminare le imprese provenienti da un paese comunitario né esprimere un riferimento a marchi specifici o a brevetti preferenziali tra i servizi richiesti o che si intendono acquistare. L’esclusione di un’impresa UE potrà avvenire solo se questa dovesse risultare in stato di fallimento, non in regola con le imposte o con i contributi sociali, oppure si sia resa colpevole di un falso verso un’amministrazione pubblica.
Sarà invece possibile per un’amministrazione UE aggiudicarsi un appalto senza gara in caso di estrema urgenza (sisma, calamità, ecc), quando si riscontri la possibilità di doverlo affidare ad una ditta specifica oppure nel caso di lavori non soggetti ad appalto pubblico. La Commissione europea ha disposto un servizio DGUE gratuito, sia per le amministrazioni appaltatrici che per gli operatori economici. Gli Stati membri dell’UE, in seguito, dovranno attivarne uno proprio nazionale.