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Appalti irregolari, nuove sanzioni e responsabilità

Quello messo in opera dal Dl 19/2024 (il cosiddetto decreto “Pnrr”), convertito il 29 aprile con legge 56 in relazione alla trasparenza, alla sicurezza e alla genuinità degli appalti pubblici e delle commesse private si va delineando come un vero e proprio “sistema”. Non a caso sono diversi i campi di intervento: si va dall’apparato sanzionatorio agli incentivi, passando per la ridefinizione del quadro delle responsabilità.

Le nuove fattispecie sanzionatorie – Sul regime sanzionatorio e sulla ripenalizzazione delle fattispecie di appalto spurio e fraudolento ci siamo dettagliatamente soffermati nelle scorse “puntate”, sottolineando l’introduzione della sanzione -ferme restando tutte le altre di natura amministrativa- dell’arresto per un mese o, in alternativa, dell’ammenda pari a 60 euro al giorno per ogni lavoratore occupato e per ogni giornata in cui è avvenuta la prestazione, con possibili aggravanti in alcuni casi specifici come quello della fraudolenza, ossia quando si agisce “con la specifica finalità di eludere norme inderogabili di legge o di contratto collettivo applicate al lavoratore”.

Ammende aggravate – In tali casi si parla di arresto fino a tre mesi o ammenda aggravata a 100 euro per ciascun lavoratore coinvolto e per ciascun giorno.  Fra le altre aggravanti ricordiamo la recidiva nel triennio, con ammende sono aumentate del 20%, con l’arresto fino a 18 mesi -ammende sestuplicate quando è accertato lo sfruttamento di minori-. Resta fermo che le sanzioni non possono essere inferiori a 5mila né superiori a 50mila euro.

Come accertare il dolo – Fra gli aspetti più complicati c’è però l’individuazione e l’accertamento del “dolo specifico”, condizione essenziale per individuare la fraudolenza. In questo caso, tra gli strumenti che possono venirci in aiuto, si può annoverare la circolare Inl – Ispettorato nazionale del lavoro n. 3 dell’11 febbraio 2019 recante “legge 9 agosto 2018 n. 96 di conversione del D.L. 12 luglio 2018, n. 87 – art. 38-bis D.Lgs. n. 81 del 2015 – somministrazione fraudolenta – indicazioni operative”, in particolare laddove perimetra alcuni elementi sintomatici tra i quali mancato rispetto degli imponibili contributivi, violazione dei divieti della somministrazione, violazione delle regole sui distacchi transnazionali illeciti.

Rafforzate le responsabilità contributive– Per ciò che concerne i profili di responsabilità va rammentata la disposizione che rafforza gli obblighi retributivi verso i lavoratori e quella che sancisce che la responsabilità in solido solidale negli appalti trova applicazione anche nelle ipotesi di illiceità della somministrazione, dell’appalto e del distacco illecito.

La “Lista di conformità” – In tema di regolarità contributiva si assiste a un rinsaldamento del legame fra incentivi e Durc – Documento unico di regolarità contributiva. A tal proposito si prevede una “lista di conformità” in cui inserire i datori di lavoro che in seguito a ispezioni sono risultati immuni da irregolarità: tali datori, per i successivi 12 mesi, non verranno sottoposti ad ulteriori accertamenti salvi quelli in tema di salute e sicurezza.

Link decreto “PNRR” 19/24

Testo coordinato con L. 56

Link circolari Inl per scaricare circ. 3/19

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