L’ASL di Brescia ha intrapreso, da tempo, numerose iniziative mirate alla tutela della salute degli immigrati: è stata, infatti, fra le prime ASL ad istituire un Centro di Salute Internazionale e Medicina Transculturale e un Osservatorio Salute Immigrati, dedicato all’analisi dei bisogni dei migranti presenti nel territorio e delle ricadute in termini di impatto in ambito sanitario.
Inoltre, l’elevata presenza di immigrati che si rivolgono ai loro servizi ha spinto l’ASL di Brescia a promuovere, nei confronti dei propri operatori, specifiche iniziative di formazione finalizzate a favorire e facilitare, in luoghi frequentati da popolazioni con una forte disomogeneità culturale, la relazione interpersonale tra medici e operatori della salute e pazienti di culture differenti.
Il Progetto “Valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute con riferimento alla provenienza da altri Paesi” nasce in risposta alla crescente consapevolezza della necessità di sviluppare ulteriori iniziative nei confronti dei lavoratori immigrati al fine di garantire, come previsto dall’art. 2 del D.Lgs. 81/08 “…la uniformità della tutela dei lavoratori e delle lavoratrici sul territorio nazionale attraverso il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, anche riguardo alle differenze di genere, età e alla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati”.
Il progetto, avviato nel 2010 a seguito della sottoscrizione di un protocollo di intesa tra ASL di Brescia, Associazione Industriale Bresciana, CGIL CISL e UIL, intende contribuire all’individuazione di strumenti che permettano di tener conto delle fragilità della condizione di migrante all’interno del processo di valutazione dei rischi, al fine di pianificare gli interventi necessari e migliorare nel tempo i livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, mettendo a disposizione delle aziende strumenti per iniziare ad affrontare la tematica specifica, favorendo una sensibilizzazione di tutta la comunità aziendale.