Quali sono le competenze che deve avere un esperto di qualità dell’aria indoor? Saper ricoscere gli inquinanti interni, poterli misurare con strumenti appropriati e presentare un intervento che migliori la situazione. Un ventaglio di conoscenze scientifiche che varia dalla sanità all’edilizia. Un professionista dell’inquinamento indoor dovrebbe essere anche in grado di rilevare i sintomi della sindrome dell’edificio malato (Sick Building Syndrome) o di altre patologie secondarie, come le allergie, legate a un ambiente malsano a casa, scuola o ufficio.
Negli Stati Uniti, uno dei Paesi più sensibili al problema della qualità dell’aria negli edifici, è stato di recente pubblicato il primo manuale per diventare un esperto di inquinamento indoor. Il vademecum, realizzato a quattro mani dalla Indoor Air Quality Association (IAQA) in collaborazione con l’American Industrial Hygiene Association (AIHA), mette i paletti e fissa i requisiti per questa nuova figura professionale che conta nel suo curriculum competenze ingegneristiche, biologiche e chimiche.
Il manuale, chiamato IAQ Body of Knowledge, scaricabile gratuitamente qui in versione inglese, offre sia un assaggio di tutte le principali tematiche associate all’inquinamento indoor, per i non esperti, che un approfondimento dalla A alla Z su come va affrontato il problema.
La IAQA è un’organizzazione no-profit indirizzata ad affiancare i giovani professionisti nelle nuove competenze ambientali richieste dal mercato sul problema dell’inquinamento indoor, mentre la AIHA è la più importante associazione americana di categoria che raccoglie gli esperti di salute, ambiente e sicurezza.
Fonte: //www.thesan.com/