CCNL Servizi Ambientali: si è concluso ufficialmente il 9 luglio il percorso di unificazione contrattuale presso la sede del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL).
L’incontro presieduto dal Presidente del CNEL Renato Brunetta, è avvenuto tra le organizzazioni datoriali Legacoop Produzione e Servizi, Utilitalia, Confindustria Cisambiente, Assoambiente, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Servizi e le sigle sindacali Fit-Cisl Nazionale, FP Cgil, Uiltrasporti, Fiadel.
Si tratta di un importante risultato, frutto del senso di responsabilità e del lavoro congiunto di tutte le Parti Sociali che hanno contribuito alla collazione dei testi dei due contratti di settore: il CCNL del 10 luglio 2016 e il CCNL del 6 dicembre 2016, rinnovati entrambi con l’Accordo del 18 maggio 2022 con il quale si era mantenuta l’esistenza dei due CCNL ed avviato il percorso verso la progressiva unificazione.
Presenti alla stipula in rappresentanza di Legacoop Produzione e Servizi il Direttore Andrea Laguardia e il Responsabile delle Relazioni sindacali del Settore Igiene Ambientale Olmo Gazzarri.
Andrea Laguardia ringraziando il Presidente Brunetta ha sottolineato l’importanza di sottoscrivere il contratto presso il CNEL: “Firmare il CCNL in questa sede significa certificarlo; dovrebbe diventare una consuetudine per tutti i settori. Cosi, in assenza di una legge sulla rappresentanza, si distinguono i contratti firmati dalle sigle più rappresentative da quelli cosiddetti “pirata”, che creano deregulation nel mercato e sono il principale nemico di associazioni datoriali e sindacati così come di lavoratori e imprese. C’è stato un impegno importante di tutte le Parti Sociali che ha portato ad un grande risultato: un contratto unico con stesse regole per le imprese del settore privato e per quelle pubbliche, sia in termini di parità di salari che di regole per competere nel mercato”.
Olmo Gazzarri ha dichiarato: “La sottoscrizione del testo unificato è il presupposto su cui fondare un sistema di relazioni sindacali del settore dell’igiene ambientale in cui tutti i soggetti si riconoscano pienamente e su cui fondino il proprio apporto ad un concetto di economia circolare che sempre di più rappresenta il nostro futuro”.