Assosistema Confindustria, insieme a Filctem/Cgil, Femca/Cisl, Uiltec/Uil e l’Ispettorato del lavoro, ha annunciato la partenza del progetto Legalità costruito ad hoc sul settore delle lavanderie industriali e delle centrali di sterilizzazione, che servono il mercato degli appalti pubblici in sanità e il mercato privato del turismo.
E’ quanto è stato fatto in occasione dell’Assemblea pubblica dell’Associazione dal titolo: “Il futuro del lavoro e le competenze di domani: legalità e welfare come valori per le nuove generazioni”, che si è svoltasi ieri a Roma, a Palazzo Wedekind di Piazza Colonna, con la moderazione del vice Direttore del La7 Andrea Pancani.
L’ Osservatorio della Legalità è stato redatto dall’Ente Bilaterale (EBLI costituito da Assosistema e le 3 sigle Sindacali con finalità formative e di osservatorio sul settore) e consiste in un’analisi approfondita del settore delle lavanderie industriali e delle centrali di sterilizzazione che permette di individuare alcuni elementi di alert che i funzionari dell’Ispettorato del lavoro potranno attenzionare nel caso di controllo ispettivo.
Il documento rappresenta una base agevole di lavoro per l’Ispettorato che, attraverso un’analisi dell’incidenza del costo del lavoro e dei servizi sul fatturato, può avere un primo screening importante delle aziende.
“Il fatto di essere il primo settore ad aver costruito un’analisi cosi dettagliata e pratica nell’emersione di fenomeni elusivi ci rende orgogliosi ma allo stesso tempo ci affida un compito di responsabilità e guida rispetto anche ad altri settori – queste le parole del Presidente di Assosistema Confindustria Egidio Paoletti in apertura dei lavori – Abbiamo voluto legare il tema del dumping a quello della ricerca di manodopera perchè pensiamo che siano strettamente connessi. Un settore in salute dove si rispetta da nord a sud il contratto collettivo di riferimento è sicuramente di grande appeal anche per le nuove generazioni”.
A seguire, Maurizio Marchesini, Vice Presidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni Industriali, nel suo saluto istituzionale ha dichiarato: “In questo momento di confronto con i sindacati, la presenza degli industriali è indispensabile perché sono proprio i datori di lavoro e i lavoratori quelli che, vivendo ogni giorno insieme la realtà della fabbrica, riescono meglio di chiunque altro ad individuare le soluzioni più efficaci e concrete da attivare. Il nostro ruolo – dopo le puntuali consultazioni – è quello di confrontarci, elaborare proposte e, quindi, orientare la politica”.
Il Direttore Generale di Assosistema Confindustria, Matteo Nevi, ha aperto il suo discorso ricordando: “Se è vero che il mercato del lavoro sta cambiando, è allo stesso tempo vero che i modelli organizzativi non possono più essere gli stessi di qualche anno fa. Oggi saper attrarre i lavoratori del futuro e saper gestire le nuove competenze significa introdurre politiche industriali innovative, innovare la propria azienda, non uscire dal mercato. Non si tratta di aggiornare un mansionario del CCNL, ma rendere strutturale una continua e dinamica ricerca dei profili che possano accompagnare la transizione digitale e ambientale”. “Sullo sfondo di questo panorama, c’è la correttezza del mercato e le regole della concorrenza – ha concluso Nevi – perché nessuno sceglierebbe come posto di lavoro un settore che compete non sull’innovazione ma sulla riduzione del salario e dei diritti previsti dal CCNL. Forse abbiamo sottovalutato i tempi di arrivo di questa trasformazione e soprattutto rivolgendomi sia alle imprese che alle istituzioni mi sento di dire che: non abbiamo più tempo per attendere oltre”.
Il Direttore Aniello Pisanti della Direzione Centrale Vigilanza e sicurezza del lavoro dell’INL ha fornito un quadro sull’attività ispettiva posta in essere in questi anni e sulle nuove linee di indirizzo per l’attività futura di controllo dell’Ispettorato.
A seguire, Fabio Nebbia, Presidente EBLI, ha evidenziato lo scopo dell’Osservatorio sulla legalità: “Uno dei meriti del rapporto presentato è stato quello di mettere in evidenza una pratica, chiaramente scorretta, elusiva e fraudolenta attraverso dei numeri e dati concreti. Ma oltre alla necessaria azione reattiva è importante stimolare una cultura diversa e questo si fa in modo proattivo, ne sono esempi l’inserimento della lotta al dumping nel recente CCNL di categoria, l’art.11 del nuovo codice appalti e, più in generale, l’attenzione crescente verso la qualità e la sostenibilità del servizio offerto dagli appaltatori”.
Sul tema del dumping, si sono confrontati i rappresentanti delle sigle sindacali. “Dumping deriva dal termine inglese DUMP, che significa “scaricare”, ed è su lavoratrici e lavoratori che si scaricano i costi sociali di una sleale concorrenza – ha puntualizzato Cinzia Maiolini, Segretaria Nazionale Filctem – L’accordo di programma, recepito anche nel CCNL, dimostra che si possono implementare sistemi virtuosi di relazioni industriali, basati sulla costruzione di modelli, analisi e studio capaci di intervenire su fenomeni di illegalità che ledono diritti e tutele ma danneggiano anche le imprese sane”.
Centrale è il ruolo dei territori nel rilevare le irregolarità sul mercato del lavoro.
Raffaele Salvatoni, Segretario Nazionale Femca, ha evidenziato: “L’Osservatorio della Legalità ci consegna la rappresentazione di un modello efficace, composto da indicatori adeguati alla rilevazione. Tale monitoraggio ha sull’attività ispettiva senz’altro una regia centrale. Tuttavia senza il riscontro dell’efficacia dell’azione, a valle degli interventi anti-dumping dell’Ispettorato stesso, la misura sarebbe incompleta. Nel rapporto col territorio, costituito da un interscambio continuo con la base, possiamo valutare l’impatto delle procedure sul luogo di lavoro, nonché vigilare sulla loro applicazione nel tempo”.
Livia Raffaglio, Segretaria Nazionale Uiltec, infine, ha messo in relazione il dumping con la mancata applicazione del CCNL: “Per contrastare i “contratti pirata”, fondamentale diventa il completamento della certificazione della rappresentanza, per sostenere con un quadro normativo l’applicazione dei CCNL sottoscritti dalle organizzazioni sindacali e datoriali più rappresentative e costruire la possibilità di attivare un percorso di progressiva graduale confluenza nell’applicazione del corretto CCNL, definendo tramite accordi, tempi e modalità che salvaguardino professionalità e livelli occupazionali”.
Assosistema Confindustria, con Filctem/Cgil, Femca/Cisl, Uiltec/Uil, hanno voluto, quindi, presentare agli organi di controllo e alla politica una soluzione efficiente per contrastare fenomeni di dumping e per tutelare la sicurezza sul lavoro e la regolarità del contratto. Questo a vantaggio delle imprese, dei lavoratori e dei cittadini che sono gli utilizzatori finali dei servizi resi sia alla sanità sia al comparto turistico.