Sono 37 le mense scolastiche chiuse in seguito a controlli effettuati dai Carabinieri dei Nas nell’anno scolastico 2015-2016. Questo il dato più preoccupante emerso dal Rapporto sull’attività svolta dai Carabinieri dei Nas durante l’anno scolastico 2015-2016. Alimenti nocivi o mal conservati e mancanza di igiene sono tra le cause principali della chiusura. I controlli effettuati dei Carabinieri sono stati in tutto 2.678. Sulle strutture controllate, in ben 670 sono state evidenziate irregolarità di vario tipo, che hanno prodotto la contestazione di 164 violazioni penali, 764 violazioni amministrative alle normative nazionali e comunitarie con il conseguente deferimento di 101 persone alle competenti autorità giudiziarie e la segnalazione di 487 soggetti alle autorità amministrative. Sono state inoltre comminate sanzioni per 491.496 euro.
Un’indagine di Coldiretti mostra che un italiano su 5 ha una considerazione negativa della qualità del cibo alle mense scolastiche e solo il 42% la ritiene appena sufficiente.
“Bene l’azione dei Nas. È una vergogna che si metta a rischio la salute dei nostri bambini. Se le frodi nel settore alimentare sono già pericolose e dannose per l’incolumità dei cittadini, rendendo potenzialmente nocive le derrate alimentari, quelle fatte nelle scuole lo sono ancor di più”, dichiara Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori. “Inoltre c’è un danno economico per la collettività. Se, infatti, i pasti offerti non corrispondono a quanto previsto nei capitolati, si realizza un danno sia per l’erario che per le famiglie che hanno pagato rette per pasti differenti da quelli poi effettivamente serviti a mensa. Ecco perché i sindaci, in questi casi, devono procedere contro le ditte coinvolte, chiedendo i danni e risarcendo, poi, le famiglie degli alunni”, conclude Dona.
Fonte: Helpconsumatori