Legambiente ha lanciato con Goletta Verde la nuova campagna #NoRifiutinelWC, sviluppata da Ogilvy Change, per stimolare il cambiamento dei cittadini ed arginare un problema di portata globale come il marine litter. Nella lotta ai rifiuti in mare si può partire dal basso e dal gesto del singolo cittadino, chiamato a non buttare più i propri rifiuti nel bagno di casa. Anche perché la mole del problema è enorme. In un monitoraggio fatto da Legambiente fra il 2016 e quest’anno è emerso che in 46 spiagge lungo la penisola sono stati trovati quasi 7 mila cotton fioc.
Sono i bastoncini per le orecchie quelli che più di tutti viaggiano dai bagni al mare, ma non sono i soli rifiuti presenti: sulle spiagge si trovano blister di medicinali, tamponi e assorbenti, medicazioni, deodoranti per wc, contenitori per lenti a contatto. Tutta roba che inquina, rimane in mare per anni, viene ingerito dalle specie marine, è pericoloso e quando diventa microplastica finisce nella catena alimentare. Cosa si può fare? Partire da un gesto semplicissimo come quello di usare il cestino della spazzatura.
Da qui la campagna #NoRifiutinelWC. Spiega Legambiente: “Lo scopo della nuova campagna sociale è stimolare il cambiamento spontaneo e permanente di abitudini in un piccolo gesto quotidiano che, tuttavia, può contribuire ad arginare un problema di portata globale come il marine litter: si calcola, infatti, che ogni anno 8 milioni di tonnellate di rifiuti finiscono dritti nei mari e negli oceani del mondo e di questi una percentuale tra l’80% e il 90% di questi rifiuti è plastica”.