La chirurgia ha un volto umano. Chirurghi ospedalieri e universitari, docenti di filosofia della medicina e filosofia della scienza e rappresentanti di Cittadinanzattiva: è questo il cuore della Fondazione Chirurgo e Cittadino, FC&C, che ha l’obiettivo di migliorare i rapporti proprio tra chirurgo e cittadino promuovendo iniziative che aiutino a creare un link tra le parti. FC&C, nata nel 2010 dalla partnership tra l’Associazione dei chirurghi ospedalieri italiani (Acoi) e Cittadinanzattiva – Tribunale del malato, presenta oggi iniziative e scopi: programmi di empowerment reciproco tra chirurgo e cittadino; iniziative di educazione sanitaria del cittadino nel campo delle malattie chirurgiche; attività che realizzino direttamente la ricerca; informazione sanitaria certificata da Acoi. Ma il lavoro della Fondazione si concretizza anche in vere e proprie azioni concrete per la ricerca sulle problematiche del rapporto tra chirurgo e cittadino, in partnership con Cittadinanzattiva. Gli strumenti attraverso i quali FC&C intende realizzarle sono: la ‘Giornata dell’Ascolto’, tenutasi il 2 aprile 2011 a Roma in piazza Risorgimento. La ‘Settimana dell’Ascolto’ tra il 4 e il 16 aprile 2011: una mobilitazione all’interno delle Unità operative di chirurgia (263 hanno aderito) di tutta Italia, con la somministrazione del questionario sulla qualità (circa 10.000) e la distribuzione di informazioni utilizzando brochure e carta della qualità in chirurgia. Infine, per ottobre 2011 è previsto il Convegno di presentazione del rapporto conclusivo della ricerca.
Dichiarazione di Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva e socio fondatore della Fondazione FC&C: “La Giornata e la Settimana dell’Ascolto rappresentano un’occasione molto importante per i chirurghi per dare centralità al cittadino e alle loro esigenze, ancora troppe volte considerate semplici optional. Da parte nostra, collaboreremo all’iniziativa mettendo a disposizione volontari e sedi locali del Tribunale per i diritti del malato affinché si possa diffondere lo spirito che anima la Carta della Qualità in chirurgia, scritta congiuntamente da Acoi e Cittadinanzattiva”.
Dichiarazione di Vincenzo Stancanelli, Professore Emerito di Chirurgia – Ravenna, Presidente della Fondazione FC&C: “Il rapporto medico-paziente è profondamente cambiato nell’ultimo decennio. Dal paternalismo del passato si è passati alla medicina centrata sul paziente e soprattutto all’empowerment, ovvero l’accrescimento della fiducia in se stessi e il rafforzamento consapevole della capacità consapevole di scelta da parte del malato. Tuttavia la perdita di fiducia sembra essere in continua, quasi sempre immotivata, crescita e per sfuggire al rischio di imbattersi in un medico impreparato, i pazienti ne corrono uno ben peggiore, che è quello di affidarsi in modo acritico alla miriade di informazioni che possono essere raccolte da fonti tutt’altro che attendibili (come ad es. Internet). Informazioni che, oltre ad essere spesso una fonte dubbia e non affidabile, rappresentano in un certo senso, l’esatto opposto della medicina personalizzata. Da queste circostanze- prosegue Stancanelli- ne deriva l’esigenza di ricostituire il rapporto di fiducia incrinato promuovendo la diffusione di una medicina centrata sul paziente, cioè lo sviluppo di un nuovo modello di relazione terapeutica in cui il paziente è coinvolto in modo attivo nel processo decisionale, è informato e può esprimere il proprio parere sul percorso da intraprendere. Il paziente- utente- spiega il presidente della F&C- viene così coinvolto come terzo attore e, a garanzia di imparzialità, è coinvolta anche Cittadinanzattiva, ossia l’Associazione di tutela dei cittadini. Naturalmente questo non significa che il paziente debba diventare un esperto- sottolinea Stancanelli- o peggio, l’esperto che decide in maniera autonoma. Piuttosto significa che egli assume un ruolo attivo nella decisione di un percorso che, più di qualunque altro, lo riguarda in prima persona. Questo obiettivo principale, con altri due non meno importanti della ricerca scientifica sulle nuove tecniche e tecnologie chirurgiche e della divulgazione scientifica delle nuove acquisizioni, ha portato nel 2010 da parte dell’Acoi, l’ Associazione dei chirurghi ospedalieri italiani, che storicamente non è estranea a questa cultura, alla nascita della Fondazione Chirurgo e Cittadino (www.acoi.it) che del tutto recentemente si è dotata di un sito”.
“Della Fondazione- annuncia- fanno parte chirurghi ospedalieri e universitari, docenti di filosofia della medicina e filosofia della scienza e rappresentanti di cittadinanzattiva. Trattandosi di una recentissima costituzione, il primo obiettivo è quello di potenziarne la comunicazione al fine di far conoscere la sua esistenza e i suoi programmi. A tal scopo, tra le diverse iniziative in studio e in fase di realizzazione, come manifestazione di inizio si è pensato alla organizzazione di una ‘Settimana dell’Ascolto’ presso gli ospedali di tutte le regioni d’ Italia. “
Dichiarazione di Rodolfo Vincenti, Direttore UOC Chirurgia – Napoli, presidente dell’Associazione dei chirurghi ospedalieri italiani (Acoi) e socio fondatore della Fondazione FC&C: “L’Associazione dei chirurghi ospedalieri italiani, nata nel 1980, con oltre 300 eventi formativi, piu’ 12 scuole specialistiche di chirurgia e linee guida certificate- spiega Vincenti- ha oggi come obiettivi prioritari la formazione ‘tecnica’ del chirurgo, la formazione ‘manageriale’ con i corsi di management partner con il Politecnico di Milano, e i rapporti con il cittadino, esempi ne sono la Carta della Qualità in Chirurgia, creata con Cittadinanzattiva , il progetto ‘Qualità e Sicurezza nel Blocco Operatorio’ realizzato insieme ad Agenas e Cittadinanzattiva. La Fondazione Chirurgo e Cittadino (FC&C) nasce nel 2010- prosegue- e ha tra i suoi scopi principali il miglioramento dei rapporti tra mondo della chirurgia e cittadino. La FC&C rappresenta una discontinuità, un valore aggiunto di una associazione di chirurghi nota con l’acronimo Acoi. Tale novità non è solo nella ‘promozione di una educazione sanitaria delle persone’ o nella ‘ricerca….per il miglioramento della qualità della vita correlata alla prestazione chirurgica’, ma soprattutto nell’apertura della chirurgia ‘all’approccio dialogico’, per poter ‘ridurre lo scarto culturale e antropologico oggigiorno esistente’. La FC&C si rivolge, a un tempo, ai chirurghi e ai cittadini, sensibilizzando gli uni al valore della ‘relazione’, convincendo gli altri sulla disponibilità dei chirurghi ad avere ‘relazioni’ di tipo diverso (dialogo, condivisione). La novità, quindi, è la disponibilità del chirurgo a rimettere in gioco il suo storico ruolo”.