Hackathon a ISSA PULIRE: vittoria per il Team sponsorizzato da Papernet che ha presentato un progetto che coniuga natura e tecnologia. Secondo classificato il Team Vileda.
A comporre il Team Stefano Zoni, Matteo Fagnani, Irene Ferrari della facoltà di ingegneria matematica e ingegneria gestionale del Politecnico di Milano. Per loro un assegno da 3000€.
Secondo classificato il Team Vileda, tutto al femminile, che si è aggiudicato il premio di 1.000 €: Veronica Tappi, Domenica Lecca, Mercedes Maria Vital, Srishti Chauhan e Carolina Hernandez Valdez, studentesse della facoltà Product Service System Design del Politecnico di Milano.
“È stato un vero piacere vedere così tanti giovani e il loro entusiasmo misurarsi con questa nuova esperienza” – ha commentato a caldo Toni D’Andrea, A.D. di ISSA PULIRE Network che aggiunto il suo ringraziamento alle aziende che hanno sostenuto le squadre e hanno reso possibile la realizzazione dell’hackathon. L’obiettivo dell’Hackathon, organizzato da ISSA PULIRE Network in collaborazione con FDS- Facility Data System, era quello di trovare risposta a un problema concreto sviluppando un’idea innovativa che coinvolgesse i mezzi digitali e che potesse contribuire al raggiungimento degli obiettivi ESG (Environmental, Social, Governance) tramite il lavoro svolto dagli addetti alle pulizie.
Il problema
Immedesimandosi in un’impresa di servizi e Facility Management che partecipa a un bando di gara indetto da una grande società di logistica, gli studenti hanno presentato un progetto che contribuisce al raggiungimento degli obbiettivi ESG del committente:
- Ridurre al minimo l’impatto ambientale attraverso la completa elettrificazione delle apparecchiature
- Ridurre i costi energetici attraverso la generazione di energia locale (ad esempio, parco solare sul tetto)
- Migliorare la fidelizzazione e il coinvolgimento dei dipendenti attraverso l’automazione di compiti noiosi, pericolosi e sporchi
- Migliorare il benessere dei dipendenti garantendo un ambiente sano e sicuro
- Automatizzare la gestione del magazzino, la conformità e le funzioni di governance attraverso la digitalizzazione.
Partendo dal presupposto che un’adeguata cura della struttura è il primo passo per raccogliere il valore di un’operazione proattiva guidata dai fattori ESG e che la tecnologia e la digitalizzazione sono il modo migliore per fornire un’assistenza economicamente efficiente, agli studenti è stato chiesto di ripensare come viene eseguita la pulizia e di ridefinire il modello di business e la proposta di valore ai propri clienti.
Il progetto vincente
Per raggiungere l’obiettivo di un edificio più pulito rispettando i criteri ambientali, il team ha elaborato un progetto incentrato su un sistema che coniuga natura e robot, per integrare elementi naturali in un edificio. Ad esempio, muri ricoperti da piante, per ridurre la formazione di sporco sulle pareti esterne, oppure l’uso di fitorimedi in cui alcune specie di piante vengono utilizzate per filtrare l’acqua da residui chimici in modo da poter essere riutilizzata nei processi di lavaggio e di pulizia. Sensori disposti in punti strategici dell’edificio inviano dati a robot che intervengono per effettuare il servizio di pulizia dove necessario.
Le squadre e gli sponsor
Complessivamente hanno partecipato 10 squadre composte da un minimo di 3 a un massimo di 6 studenti ciascuna. Ogni squadra è stata sponsorizzata da un’azienda, da cui ha preso il nome. Nello specifico gli sponsor della prima edizione dell’Hackathon sono Cummins Facility Services e Vileda Professionals nella categoria Diamond Sponsor; GSA News, Idrobase, ISC, I-Team Global, Project Informatica, Sofidel, Tennant e Tork nella categoria Team Sponsor e Miele nella categoria Official Sponsor.