La transizione energetica rappresenta oggi più che mai una sfida da superare e per farlo è necessario contare sull’impegno di tutti, da aziende, a piccole imprese, singoli cittadini, fino ad arrivare alla pubblica amministrazione.
Si è svolto a Roma, dal 21 al 23 maggio, il Forum PA: il più importante evento nazionale dedicato al tema della modernizzazione della Pubblica Amministrazione. Al centro della tre giorni un ricco programma dedicato alla trasformazione digitale, alla transizione energetica, al welfare e ai servizi al cittadino. Anche Dussmann Italy, protagonista attivo nel mercato del Facility Management per la Pubblica Amministrazione, il 22 maggio ha preso parte al Forum PA. Roberto Di Napoli, Steering Committee e Direttore Operazioni Consip di Dussmann Italy, è intervenuto al tavolo di lavoro Energy Manager :” Obiettivo decarbonizzazione: il ruolo delle PA e dei responsabili energia”.
Gli attori presenti all’incontro hanno avuto l’opportunità di confrontarsi sul ruolo degli energy manager all’interno della PA e in rapporto alla sostenibilità; sull’efficienza energetica nel 2024 con riferimento ad azioni interne e azioni con impatto sul territorio; su come delineare la strada verso la decarbonizzazione (CER o azioni legate all’autoproduzione e all’implementazione delle rinnovabili). Infine, è stata effettuata una Swot analysis conclusiva sull’impatto atteso dalle nuove tecnologie (IOT e IOT guidata).
Dussmann Italy, infatti opera nel mercato del Facility Management per la Pubblica Amministrazione, attraverso diversi settori: manutenzione impiantistica, progetti di efficientamento energetico degli edifici, progetti di PPP e Project Financing. In seguito all’acquisizione (2019) e alla fusione per incorporazione dell’azienda padovana Gaetano Paolin Spa, operante nel settore della fornitura di servizi tecnici, Dussmann Italy ha sviluppato ancor di più competenze.
Tra i punti di forza di Dussmann, che fanno dell’azienda un’ottima alleata nella sfida della transizione energetica, per competenza e completezza, c’è la diversificazione dei settori nei quali opera. Una diversificazione che ha portato la Dussmann dalla sanità alle scuole, dai trasporti alla terza età, fino ad arrivare al IFM ed al B&I. Uno scenario in cui Dussmann rappresenta per la Pubblica Amministrazione un partner strategico nel percorso di transizione energetica, in grado di aiutare la committenza nell’obiettivo di contenere la spesa pubblica garantendo al tempo stesso un alto livello di qualità dei servizi.
Il partenariato pubblico-privato (PPP) rappresenta una forma di collaborazione tra il settore pubblico e privato per la realizzazione di progetti per infrastrutture e servizi pubblici. Nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il PPP emerge come uno strumento cruciale per attuare progetti finanziati da tali fondi e stimolare la ripresa economica a lungo termine dell’Italia. Le procedure di PPP per le opere PNRR offrono numerosi vantaggi sia per le autorità pubbliche che per le aziende private.
Da un lato, le autorità pubbliche possono sfruttare il capitale privato per finanziare progetti che altrimenti non sarebbero realizzabili con le sole risorse pubbliche. Ciò consente di accelerare la realizzazione delle opere permettendo alle amministrazioni lo sviluppo di progetti che rispettino target e milestone previsti dalla normativa europea. Le procedure PPP risultano essere vantaggiose per l’identificazione di un operatore economico che possa sviluppare l’opera nel rispetto delle tempistiche e fornendo vantaggi alle amministrazioni.
“Il Paese vive un momento cruciale nella transizione energetica – dichiara Roberto di Napoli, – e, cioè, nel passaggio dall’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili alla produzione di energia da fonti rinnovabili: tale passaggio è parte della più estesa transizione verso economie sostenibili che incentivino l’uso di energie rinnovabili e l’adozione di tecniche di risparmio energetico e di efficientamento energetico. L’asset immobiliare italiano è costituito da edifici dei quali oltre il 70%, è stato costruito prima dell’emanazione delle norme antisismiche (1974) e sull’efficienza energetica (1976). Un patrimonio che ha, abbondantemente superato, in media, i 40 anni di vita e con l’asset immobiliare pubblico che per il 97% è ancora molto lontano dai livelli di efficientamento energetico previsti dalla normativa europea.”
“È fondamentale comprendere – continua – come affrontare questa sfida e in che modo la relazione tra pubblico e privato possa fornire un contributo per vincerla e porsi quale motore di questa epocale trasformazione. Il PPP rappresenta dunque uno strumento che consente al partner pubblico di finanziare progetti di investimento e valorizzazione del patrimonio pubblico “off balance“, vale a dire con l’utilizzo di capitali privati e dunque senza impattare sul bilancio del soggetto pubblico.”