“Apprendiamo con favore l’approvazione dell’emendamento che consentirà alle imprese di rinegoziare i costi nei contratti in corso degli appalti dei servizi, anche per quanto riguarda il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro. Una innovazione importante a tutela dell’occupazione e delle imprese dei settori labour-intensive”.
Il commento di Legacoop Produzione e Servizi a seguito dell’approvazione avvenuta l’11 maggio scorso dell’emendamento al Ddl Appalti, proposto da Alleanza delle Cooperative Italiane di concerto con l’Associazione settoriale e presentato da alcuni deputati in sede di VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, che stabilisce il riconoscimento in corso d’opera da parte delle stazioni appaltanti degli aumenti del costo del lavoro a seguito dei rinnovi dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro.
L’emendamento chiarisce che il rinnovo dei CCNL sottoscritti dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale rientra tra le condizioni di natura oggettiva e non prevedibili al momento di formulazione dell’offerta, che danno diritto all’appaltatore di chiedere la revisione dei prezzi.
Il riconoscimento dei costi dovuti all’aumento dei rinnovi dei CCNL rappresenta una previsione fondamentale, soprattutto nel settore dei servizi, ma non solo. Infatti, spesso il costo del lavoro rappresenta uno dei principali (se non il principale) dei costi sostenuti dall’appaltatore e il rinnovo dei CCNL comporta un aumento dei costi che potrebbe mettere in pericolo la sostenibilità economica dell’appalto stesso.
“Una decisione importante in un momento particolare dove le imprese e le cooperative devono fare i conti con un aumento incontrollato dei costi, aggravato dalla mancanza dell’obbligo di revisione da parte delle stazioni appaltanti. Auspichiamo che in futuro la revisione prezzi nel settore dei servizi, a tutela di imprese e lavoratori, diventi la normalità nella gestione degli appalti”.