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Cittadinanzattiva lancia “I due volti della sanità”, per mappare sprechi e buone pratiche nei servizi sanitari

Burocrazia inutile, corruzione, sotto-utilizzo di beni e servizi, prestazioni inutili, inappropriatezza sono alcuni esempi di sprechi ed inefficienze in ambito sanitario. la spesa sanitaria nel nostro Paese è di circa 10 miliardi di euro l’anno, mentre il peso della corruzione e della frode equivale al 5-6% della spesa pubblica.

Come riporta l’Osservatorio civico sul federalismo in sanità di Cittadinanzattiva, dal 2007 al 2011 sono diminuite dell’8,5% le prestazioni erogate ai cittadini a carico del SSN e la riduzione arriva al 17,2% nella fascia di popolazione che non ha esenzioni nè per reddito nè per patologia. Nel 2012 più di un cittadino su dieci (12%) si è rivolto a Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato per segnalare i costi elevati di prestazioni sanitarie non erogate dal SSN. E ancora, il 54% delle associazioni di pazienti con patologie croniche ritiene troppo oneroso il carico assistenziale non garantito dal sistema sanitario.

Cittadinanzattiva lancia la sua iniziativa “I due volti della sanità”, per segnalare sprechi e buone pratiche che spesso convivono all’interno della stessa azienda ospedaliera e sanitaria. Fino a metà giugno, collegandosi al sito www.cittadinanzattiva.it e compilando l’apposito form, i cittadini e i professionisti sanitari potranno segnalare buone pratiche, così come sprechi ed inefficienze della sanità italiana. Dalla raccolta delle segnalazioni verrà redatto un Rapporto su “I due volti della sanità” che sarà presentato ad ottobre, con l’obiettivo di fornire uno strumento utile per politici, amministratori e cittadini al fine di tagliare le inefficienze del sistema sanitario ed investire sui servizi offerti.

 

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