Il 15° Rapporto di Sostenibilità di Lucart, redatto secondo le linee guida internazionali del Global Reporting Initiative (GRI Standard), evidenzia il raggiungimento di un fatturato pari a 515 milioni di euro (+6,4%), nel rigoroso impegno verso l’innovazione, la responsabilità sociale e gli obiettivi del Green Deal europeo.
Nel corso del 2019, questo orientamento ha trovato espressione soprattutto in due importanti progetti: l’installazione di una nuova turbina a gas NovaLT12 nello stabilimento di Diecimo (LU), in grado di fornire una potenza di 12,5 Mw, con un rendimento cogenerativo (elettrico e termico) dell’85%, e lo sviluppo di un nuovo packaging in carta riciclata per i prodotti delle linee Grazie Natural ed Eco Natural, realizzato con la carta per imballaggi flessibili prodotta nello stabilimento di Porcari (LU).
Due importanti innovazioni che si sommano alle numerose iniziative che negli anni hanno portato Lucart a raggiungere importanti traguardi di riduzione del proprio impatto ambientale:
- riduzione delle emissioni di CO2 e di Nox, rispettivamente del 6,8% e del 16,9% (vs 2014);
- diminuzione dei rifiuti per tonnellata di carta prodotta (- 13,8% vs 2014)
- miglioramento nell’utilizzo delle risorse idriche ed energetiche, con consumi specifici di acqua calati del 13,3% (vs 2013) e di energia ridotti dell’8,1% (vs 2014);
- incremento nell’utilizzo di carta da riciclo, arrivato al 55% del totale del mix di produzione, in aumento del 2% rispetto al 2018;
- la migliore gestione dei rifiuti di produzione, che sono avviati a recupero in un’ottica di economia circolare per il 62%.
“La crisi sanitaria ed economica che stiamo vivendo ci impone di riflettere ulteriormente sui nostri stili di vita, sulle nostre abitudini e di conseguenza sul nostro modo di fare impresa – afferma Massimo Pasquini, AD di Lucart. “Il 2019 è stato un anno in cui la presa di coscienza sull’importanza della connessione fra temi economici, sociali e ambientali è passata dal piano individuale a quello collettivo, come hanno dimostrato i movimenti giovanili e l’adozione di nuove norme e piani di sviluppo a livello europeo come il Green Deal. In quest’ottica, la notizia del recente accordo tra Governo e Confindustria per una strategia industriale che vada nella direzione degli obiettivi europei in termini di sostenibilità, conferma la bontà delle decisioni strategiche che abbiamo intrapreso negli anni e ci sprona a puntare con sempre più decisione verso modelli di sviluppo come l’economia circolare e la simbiosi industriale, in grado di creare valore condiviso nel rispetto del Pianeta”.